A trent’anni, poche settimane dopo essere guarita dal coronavirus, Jennie Öberg ha annunciato il proprio ritiro. La fondista svedese, classe 1989, che vanta anche una vittoria in Coppa del Mondo, ottenuta nel 2015 a Rybinsk in Russia, ha maturato questa scelta dopo aver vissuto delle stagioni molto difficili. Prima l’esclusione dalla squadra nazionale, poi dallo sci club d’appartenenza, Piteå Elit, quindi tantissimi infortuni, prima di venire anche infetta dal Covid-19 con conseguente ricovero in ospedale.
Durante la malattia Jennie Öberg ha avuto modo di pensare tanto al suo futuro e ha capito di non avere più forti motivazioni. «La stagione è stata più breve del solito – ha affermato l’atleta a Kuriren – ma ora ho avuto il tempo di pensare. Durante il periodo di malattia ho riflettuto tanto su come mi sarei sentita nel tornare ad allenarmi 4-5 al giorno da maggio a novembre. Sento di non avere più la motivazione necessaria per farlo. Ho trascorso così tutta la mia vita, ma ora ho capito di non avere più gli stessi stimoli di prima per fare ciò che è necessario per restare ad alto livello. Non mi vedo mettere gli sci e fare parecchie miglia al giorno».
Durante la malattia, la trentenne svedese aveva anche parlato con i dottori, chiedendo loro come avrebbe reagito il corpo agli allenamenti sugli sci dopo essere stato infettato dal covid-19. La loro unica indicazione era di aspettare un mese prima di riprendere ad allenarsi. «Ora sono tornata ad allenarmi e mi piace ancora – ha ammesso Öberg – ma la differenza è che oggi mi alleno solo per sentirmi bene. Non esco per fare allenamenti di quattro ore».
Già nel corso dell’ultima stagione, nella quale è riuscita comunque ad ottenere un 13° posto nella sprint in skating di Planica, la fondista svedese aveva iniziato a lavorare in un’azienda, cosa che oggi farà a tempo pieno, anche se il fondo resta nel suo cuore: «Lo sci è ancora una parte importante della mia vita, non so se avrò qualche progetto legato a questo ambiente. Sono ancora nel Kalix SK e sicuramente mi allenerò con i giovani, una cosa che mi mette molta energia, perché vedo la loro gioia e passione per lo sport».