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Biathlon – Birkeland non si ritira, anzi rilancia: con l’ex allenatore di Bjørndalen per l’obiettivo olimpico

Dopo una stagione molto negativa, la peggiore della sua carriera, e l’esclusione dalla nazionale norvegese, in molti erano convinti che Lars Helge Birkeland, a 32 anni già compiuti, potesse annunciare il proprio ritiro. Invece il biatleta norvegese, che in carriera ha vinto un oro mondiale a Östersund e un argento olimpico a Pyeongchang, entrambi in staffetta, ha addirittura rilanciato, affermando di voler proseguire e puntare sulle Olimpiadi del 2022 a Pechino, quando avrà 34 anni.

Per rilanciarsi, Birkeland si è affidato a Roger Grubben, ex allenatore di Bjørndalen, che lo definì addirittura “il miglior allenatore al mondo”. Il trentaduenne ha quindi raggiunto il suo nuovo coach a Sirdal, per dare il via alla lunga e difficile rincorsa a Pechino 2022. «È stato lui stesso a contattarmi, invitandomi a Sirdal se fossi stato interessato – ha affermato Birkeland a VGcosì, quando ho deciso di proseguire, è stata una scelta semplice».
    
Nella passata stagione Birkeland si è ammalato due volte, non ha mai trovato la condizione migliore e non è quindi riuscito a qualificarsi per i Mondiali di Anterselva. Di conseguenza è arrivata anche l’esclusione dalla squadra nazionale e la perdita delle due borse messe a disposizione dall’associazione norvegese di biathlon, per il valore complessivo di 200mila corone, il corrispettivo di 18200 euro. «È stato brutto, ma è ciò che succede alla maggior parte dei biatleti. Sei un privilegiato quando sei in nazionale. Fortunatamente ho uno stile di vita abbastanza tranquillo, mia moglie lavora e quindi le cose vanno abbastanza bene».

Le motivazioni di Birkeland sono ancora molto alte, nonostante l’età e le delusioni recenti, al punto da abbandonare Lillehammer per raggiungere il suo nuovo allenatore a Sirdal, a 500km da casa, dove passerà dei lunghi periodi fino ad ottobre: «Ho l’ambizione di qualificarmi prima per la Coppa del Mondo – ha rilanciato il norvegese a VGquindi far parte del contingente che andrà ai Mondiali e tra due anni gareggiare alle Olimpiadi, che sono il mio grande obiettivo, se proseguirò. Non dipenderà dall’inserimento nella squadra nazionale, ma da come evolveranno le cose nella prossima stagione, dopo un anno per me molto negativo».   
Roger Grubben, oggi direttore sportivo di Sirdal Ski, è convinto di poter lavorare molto bene con Birkeland ed è contento che l’atleta voglia giocarsi tutte le sue carte, alla ricerca del primo podio individuale in Coppa del Mondo: «Non penso che sia in fase calante, anche se ha avuto una brutta stagione. In molti hanno parlato sempre di un atleta vicino alla grande svolta, che poi non è mai arrivata. Non so se potrà fare l’ultimo passo e diventare un atleta da podio, ma vi è arrivato così vicino che vale la pena provarci. Meglio crederci e cercare di raggiungere il proprio obiettivo, che sedersi tra qualche decennio sulla sedia a dondolo e chiedersi se abbia rinunciato troppo presto. Può andare all in per qualche altro anno»

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