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Biathlon – Coppa del Mondo, Johannes Bø incerto sulla partecipazione alla tappa di Pechino

Quando è stato ufficializzato il calendario della stagione 2020/21, vi abbiamo subito sottolineato quanto stonasse la presenza della tappa di Pechino nella settimana immediatamente successiva al Mondiale di Pokljuka. Proprio di questa tappa, in programma dal 26 febbraio al 1 marzo 2021, si sta parlando in Norvegia. NRK ha riportato infatti le opinioni contrastanti all’interno del biathlon norvegese, con Johannes Bø che non sembra ancora certo di partecipare.

Prima di entrare nel fulcro della discussione, è giusto partire da un antefatto: PyeongChang 2017. A un anno dai Giochi Olimpici, la tappa di Coppa del Mondo sudcoreana venne saltata da tre big della squadra norvegese, Johannes Thingnes Bø, Emil Hegle Svendsen e Tarjei Bø. L’anno successivo, quando si disputarono le gare olimpiche, questi atleti faticarono ad acclimatarsi, soffrendo in particolare nella sprint e nell’inseguimento. Alla fine Johannes Bø portò comunque a casa l’oro nell’individuale, ma in molti criticarono poi la sua marcia d’avvicinamento alle Olimpiadi. Il campione norvegese non è mai stato d’accordo con queste opinioni, ritenendo che probabilmente non avrebbe ottenuto risultati diversi se anche avesse partecipato alla tappa preolimpica del 2017.

L’idea di Botnan, quindi, è di essere più rigorosi con gli atleti, cercando di portarli a Pechino per fare la prova generale delle Olimpiadi: «La nostra chiara raccomandazione agli atleti sarà di partecipare se si ha l’ambizione di fare bene ai Giochi – ha dichiarato Botnan – tutti sanno che è un vantaggio provare in anticipo la pista e adattarsi al vento. È importante poi per un professionista abituare il corpo a una nuova località».

Johannes , però, non è certo di voler essere presente alla tappa di Coppa del Mondo a Pechino, che arriverà dopo tre settimane lontano da casa tra raduno e Mondiale di Pokljuka. Il campione norvegese vorrà valutare stato di forma e situazione in Coppa del Mondo: «Non mi sono pentito di non aver gareggiato la volta scorsa (a PyeongChang, ndr) e potrei avere lo stesso approccio alle prossime Olimpiadi. Valuterò se partecipare (alla tappa di Pechino, ndr) quando si avvicinerà l’evento e forse in inverno diventerà chiaro che ciò sarà più necessario rispetto a tre anni. Alcune persone ritengono che sia davvero importante prendere parte alle gare pre olimpiche, mentre coloro che come me sono più tranquilli pensano sia comunque possibile disputare delle buone Olimpiadi».

Lo stesso Botnan, pur richiedendo la presenza dei suoi atleti, non è convinto che l’IBU abbia fatto la scelta giusta nell’inserire questa gara in calendario proprio alla conclusione del Mondiale: «Va bene anche viaggiare direttamente dopo il Mondiale, ma ciò significa che, sommando anche il raduno pre Mondiale, gli atleti saranno lontano da casa per tre settimane e mezzo durante quel periodo».

Tarjei Bø ed Emil Hegle Svendsen, che come il detentore della Coppa del Mondo saltarono le pre olimpiche di PyeongChang, pensano sia giusto andare. «A causa della quota – ha spiegato Tarjeiquesta volta è estremamente importante andare. C’è bisogno di fare più esperienza possibile in vista del prossimo anno».  «Il piano della direzione norvegese è molto intelligente – ha sottolineato Svendsensarà un periodo molto difficile tra raduno pre Mondiale, Mondiale e un lungo viaggio anche con il fuso orario. Qualcosa di durissimo dopo un Mondiale, ma bisogna prenderlo come un viaggio di ricognizione che è necessario».

A chiudere l’argomento, per il momento, ci ha pensato lo stesso Johannes Bø con un sorriso: «Sta alla direzione spingermi (ad andare, ndr). Li sostengo in questo, dovrà essere una decisione ben ponderata e ben argomentata da entrambe le parti. Apprezzo il fatto che mi stiano spingendo per delle scelte in stile Bjørndalen».

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