Dal fondo al biathlon, dopo un anno Stina Nilsson e Rikard Grip si ritrovano. L’ex allenatore della nazionale svedese di fondo aveva guidato per anni la campionessa olimpica, fino al suo improvviso addio alla squadra femminile, che la scorsa primavera mandò in crisi un intero movimento. Quell’addio, secondo molti, avrebbe anche inciso sulla scelta di Stina Nilsson di passare al biathlon.
Ora i due torneranno a lavorare insieme anche se in modo diverso, in quanto Grip ha appena assunto il ruolo di segretario generale del biathlon svedese, un annuncio fatto oggi dall’associazione: «Rikard è perfetto per questo ruolo – ha affermato Sofia Domeji, presidente dell’associazione svedese di biathlon – il suo background e la sua esperienza sono grandi e si adattano molto bene ad esso. Insieme alla sua spinta e alla leadership, l’Associazione di Biathlon potrà proseguire in modo positivo il suo sviluppo».
Grip ha guidato il fondo svedese per nove anni, nel 2015 ha vinto il premio di leader dell’anno agli Sports Gala, ma soprattutto ha portato la sua squadra a 35 medaglie olimpiche e mondiali, oltre a centinaia di podi in Coppa del Mondo.
«Sono incredibilmente felice e orgoglioso di avere l’opportunità di far parte del biathlon svedese, che è in una fase di crescita entusiasmante e ha una bella organizzazione – ha affermato Grip – entro per poter dare il mio contributo con la mia leadership, il mio impegno e la mia esperienza maturata in tutti questi anni negli sport di elite, confrontandomi con nuovi colleghi. Non vedo l’ora».
A Grip spetterà la gestione delle operazioni dell’intera associazione, comprese quelle della squadra nazionale. Sofia Domelj ha chiarito cosa ha spinto la sua associazione ad assumere l’ex allenatore del fondo svedese: «Il reclutamento di Grip si adatta perfettamente al nostro obiettivo, di trasformare la Svezia in leader mondiale nel biathlon».
Sicuramente sarà molto felice Stina Nilsson, che ritroverà una persona di cui si fida. Lo stesso Grip ha ammesso, in un’intervista concessa a SVT, di aver parlato anche con lei prima di accettare la chiamata dell’associazione svedese: «Quando le ho detto che ero attratto dalla possibilità di accettare questo lavoro, Stina mi ha consigliato di fare ciò che ha fatto lei e seguire i miei sogni. Così ho fatto». Grip ha però spiegato che il passaggio di Stina Nilsson al biathlon non ha influenzato la sua decisione: «Non l’ha fatto. Questo è uno sport che ha un potenziale di crescita enorme, mediaticamente è molto attraente con tanti grandissimi atleti a sfidarsi in pista. Ma sicuramente la sua presenza (Stina, ndr) cotribuirà alla crescita positiva della disciplina».
In passato Grip ebbe qualche problema con l’ex allenatore della Svezia, Wolfgang Pichler, che provò a reclutare fondisti da portare al biathlon: «Fondamentalmente sono gli atleti che devono decidere. Se tutti volessero provare il biathlon, dovremmo supportarli nel miglior modo possibile. Allora io avevo il mio ruolo e Pichler il suo. Eravamo due leader che si preoccupavano dei rispettivi sport. Ma spero che possiamo avere un buon dialogo oggi, stringerci la mano anziché combattere. La Svezia deve essere una nazionale di sport invernali più forti, e io vogliono farne parte e contribuire».