Nell’ultima stagione la FIS, in collaborazione con le agenzie nazionali antidoping di numerose nazioni, hanno svolto un ampio programma di controllo sugli atleti.
I controlli effettuati dalla FIS sono stati in totale 606 nel corso della stagione invernale e 2025 durante la preparazione. Questo numero, poi, non comprende anche i test svolti sugli atleti degli sport FIS sotto l’autorità delle agenzie antidoping nazionali.
Dai numeri della FIS notiamo come i più controllati siano per distacco i fondisti, soprattutto per quanto riguarda gli esami sul passaporto biologico. Nel corso della stagione, infatti, i protagonisti dello sci di fondo hanno dovuto sostenere 332 test della FIS, su un totale di 606, che comprendono le discipline combinata nordica, salto, sci alpino, snowboard e freestyle, quindi il 55%.
170 i test sulle urine, 112 misto sangue e urine, uno solo sul sangue e 49 sul passaporto biologico.
Per quanto riguarda invece i test effettuati nel corso della fase di allenamento, quindi lontano dalla competizioni, i fondisti ne hanno sostenuti addirittura 1278 su 2025 totali, quindi ben oltre la metà, il 63%. In questo caso sono stati ben 580 i controlli sul passaporto biologico, 302 i test su urine, 245 quelli misti sangue e urine, 151 quelli sul sangue.
Alle spalle dello sci di fondo c’è lo sci alpino, che nel corso dello stagione vede i suoi atleti controllati dalla FIS soltanto attraverso gli esami delle urine, mentre nel corso della preparazione a questi si aggiungono anhce le altre tre modalità di controllo. GUARDA LA TABELLA STATISTICA: CLICCA QUI