Avevamo incontrato Ebba Andersson la scorsa estate durante il training camp svolto dalla nazionale svedese nella sua città natale di Sollefteå. In quell’occasione la ventiduenne fondista “trekroner” ci aveva prefigurato quelle che erano le proprie aspettattive e i programmi per la stagione che si è prematuramente conclusa con la 30km di Holmenkollen.
Ebba in una stagione senza Olimpiadi e Campionati del Mondo intendeva essere protagonista e lottare per le primissime posizioni della overall fin dall’opening di Ruka oltre che disputare per la prima volta in carriera Tour de Ski, Scandinavian Tour e rimanere in forma top fino al termine della stagione coi nazionali svedesi.
Tutte le sue speranze si sono però subito infrante con l’infortunio al ginocchio a metà Novembre. Andersson ha dovuto così ritardare il debutto stagionale, arrivato soltanto al Tour de Ski, e la sua stagione è durata solo due mesi a causa della cancellazione delle tappe di Coppa del Mondo previste in Nord America. Ciò nonostante Andersson è stata capace di concludere al settimo posto nella generale di Coppa del Mondo e di terminare sul gradino più basso del podio nella classifica riservata alle gare distance.
La sciatrice del Västernorrland dopo un periodo di riabilitazione ha incominciato la propria stagione nella tappa inaugurale del Tour, la 10km mass start a skating di Lenzerheide, terminando terza a soli tredici secondi da Johaug. Ebba non era ancora al massimo ma desiderava disputarlo quel Tour: «La mia annata agonistica è stata decisamente particolare. Il momento clou è stato il ritorno a Lenzerheide dopo l’infortunio al ginocchio. D’accordo coi medici siamo partiti per il Tour e ne ero entusiasta. Quando mi hanno diagnosticato la lesione l’intera stagione era a rischio. Le gare di inizio stagione sono state cancellate dal mio calendario e non era affatto chiaro che sarei tornata già al Tour. Dopo l’infortunio avevo molto lavoro da fare e sognavo di raggiungere lo stesso livello della stagione precedente. E’ stato emozionante per me, dopo un periodo di riabilitazione impegnativo, il poter salire sul podio proprio nella prima gara».
Tour de Ski che la svedese, per un influenza di stagione, ha dovuto abbandonare alla vigilia del Cermis quando si trovava in sesta piazza a poco più di un minuto da Johaug.
Dopo il secondo posto ottenuto a Febbraio nella 10km mass start in pattinaggio a Falun, Ebba si è concentrata sul secondo obiettivo stagionale: il Tour Scandinavo. Nella competizione svolta fra Svezia e Norvegia, Andersson ha collezionato ben quattro quarti posti. Quarto è stato anche il piazzamento finale delllo Ski Tour 2020 concluso a quasi sei minuti dalla dominatrice Johaug. Al termine del secondo Tour, la fondista scandinava ha voluto chiudere la propria carriera nella categoria under 23 coi due ori vinti nelle gare distance nei Mondiali di Oberwiesenthal.
Come per tutto il circo dello sci di fondo, anche Ebba ha chiuso anticipatamente la propria stagione con la 30km in alternato di Holmenkollen, della quale conserva ovviamente un bellissimo ricordo: «Ad Oslo è stato grandioso prendere il terzo posto. Avevo finito terza anche nel 2019, ma senza essere protagonista. Quest’anno me la sono giocata al massimo fino al termine. Con gran forza di volontà ho lottato per la vittoria fino alla fine. Quando io e Karlsson abbiamo cambiato gli sci e vedevamo che guadagnavamo su Therese, ci siamo aiutate a vicenda. E’ stato un vantaggio per entrambe ed è stato anche bello vedere la vittoria di Frida ad Holmenkollen».
Con la cancellazione del Tour nord-americano, dei Nazionali “trekroner” previsti a Boden e le consuete gare FIS di fine stagione a Bruksvallarna, Andersson ha cambiato in corsa programma concentrandosi su un periodo di allenamento sulla neve ancora presente nelle zone fra Östersund e Vålådalen. Obiettivo avvicinare Johaug e lavorare sui punti deboli: «Therese è più vecchia di me e ha basi di allenamento differenti. La cosa più importante è continuare a lavorare. Non vi è nessuna scorciatoia per il successo. Adoro ciò che faccio giornalmente. Sto continuando a fare il lavoro necessario per il mio sviluppo. So che allo stesso tempo tutti i miei avversari lavorano altrettanto duramente. Questo è molto motivante per me. Reggere a lungo alti ritmi di gara e la resistenza sono i miei punti di forza. Le mie debolezze sono nella velocità e nello sprint. Devo migliorare la mia velocità per essere una fondista migliore e più completa. Le distance sono la mia casa ma vorrei essere a mio agio anche nelle sprint e nelle eventuali volate che possono esserci nelle mass start. Questa è la mia sfida più grande e ci sto lavorando giorno dopo giorno».
Nel corso della conversazione che la ventiduenne fondista scandinava ha sviluppato per il portale norvegese Langrenn.com, lei ha anche parlato del lavoro che svolge da più di tre anni con papà Per-Ola Andersson: «Mio padre è il mio personal coach da quando sono uscita dal Sollefteå Skidgymnasium. Lui è anche insegnante e allenatore dello sci club lì. Ha grande esperienza e competenza e nessuno mi conosce meglio di lui. Mi fido al 100%. Quest’anno abbiamo oramai accumulato circa 850 ore di allenamento di resistenza. A questo vanno unite le ore svolte in palestra per lavorare sulla potenza. Complessivamente credo si possano accumulare più di mille ore all’anno compresi i periodi praticati all’interno dei training camp nazionali previsti durante la preparazione estiva/autunnale ad intervalli di un mese circa».
A proposito della grande competitività presente nella squadra svedese di sci di fondo, la vendiduenne che dalla scorsa estate vive ad Östersund, non può che parlare positivamente sul fatto di allenarsi assieme a Kalla, Karlsson, Lundgren, Svahn etc. : «Allenarmi a stretto contatto con fondiste di livello incredibile come le ragazze presenti in squadra nazionale crea naturalmente una sensazione positiva. Vi è una grande voglia di lavorare da parte di tutte le ragazze svedesi. Ci ispiriamo a vicenda e ci spingiamo una con l’altra in modo che tutte ne traggano beneficio. Il clima è meraviglioso fra di noi».
Sci di Fondo – Ebba Andersson: “Stagione positiva, ma ora voglio migliorare nella velocità e nelle sprint”
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