Un caos che non ha mai fine, un’autentica guerra interna, quella che si sta vivendo all’interno del biathlon russo. Un nuovo capitolo, dopo la lettera firmata da alcuni ex campioni olimpici e allenatori per chiedere le dimissioni del presidente della federazione russa di biathlon, Vladimir Drachev, si è avuto oggi con la scelta dell’allenatore responsabile della squadra nazionale di biathlon.
La Russian Biathlon Union ha infatti proposto la candidatura di Valery Polkhovsky per la posizione di capo allenatore delle squadre russe di biathlon per la prossima stagione. Quest’ultimo dovrà portare una bozza dello staff tecnico da proporre.
Polkhovsky aveva ricevuto lo scorso 7 aprile, in occasione del consiglio dei coach della RBU, 11 voti. 10 erano stati i voti per l’abolizione del ruolo, 1 per Anna Bogaliy e uno per l’attuale capo allenatore Anatoly Khovantsev.
Quest’ultimo è andato su tutte le furie per aver saputo soltanto attraverso i media che era stata proposta l’abolizione del suo ruolo: «Finora ho ricevuto tutte le notizie da internet – ha affermato Khovantsev – per quanto riguarda la mia persona, l’ultima cosa che ho sentito riguarda la mia posizione di capo allenatore, che potrebbe essere abolita, ma non sono stato informato di alcuna decisione. La situazione ha cominciato a cambiare a dicembre, quando Polkhovsky ha ricevuto la carica di vice presidente della RBU. Conosco bene quest’uomo: ha delle idee, ma poi agisce in maniera diversa. La situazione mi ricorda quanto mi accadde già nel 2010/11, quando ho lavorato per la squadra femminile. Come appresi in seguito, a dicembre erano stati condotti negoziati con Wolfgang Pichler per guidare la squadra russa. Quindi per me questo non è uno shock, avevo messo in preventivo che potesse accadere».
Poi Khovantsev ha aggiunto: «Non sono un amministratore, anche se ci sono persone nella direzione della RBU che mi vedrebbero in quella veste. Credo però ci siano già abbastanza persone in grado di farlo. Non credo che riceverò alcuna offerta per allenare la nazionale russa, quindi se dovessero arrivare dall’estero le prenderò in considerazione».
Quindi una dichiarazione pesante: «Da novembre non ho più ricevuto lo stipendio dalla federazione russa di biathlon. Quindi non mi è del tutto chiaro come pagheranno gli stipendi agli specialisti stranieri ai quali vogliono fare delle offerte».