Nei giorni scorsi, in un’intervista rilasciata al collega Nicolò Persico di OA Sport, Dorothea Wierer ha svelato di essere stata ostacolata da Tandrevold nel corso dell’ultimo giro dell’inseguimento di Kontiolahti, affermando che, una volta avvisata dai suoi tecnici dell’arrivo dell’azzurra insieme alla compagna di squadra Eckhoff, in lotta con l’italiana per la Coppa del Mondo, la norvegese avrebbe provato a tagliarle la strada e successivamente anche a calpestarle gli sci. Un evento che ha mandato su tutte le furie Dorothea Wierer, che si è detta delusa da questo atteggiamento, perché nel biathlon non c’è gioco di squadra e tanto meno si danneggiano gli avversari.
Ovviamente dalla Norvegia non si è fatta attendere la risposta della diretta interessata Tandrevold, in un’intervista rilasciata a VG: «È normale che ci siano dei duelli ravvicinati quando si gareggia su piste strette – ha affermato la norvegese, legata a Eckhoff da un grande rapporto di amicizia – ma siamo corrette. Nessuno cerca di mettere in difficoltà l’avversaria calpestando gli sci di proposito. Naturalmente sia io che Tiril abbiamo provato a battere Dorothea, affinché prendesse meno punti possibili in Coppa del Mondo, ma c’è una bella differenza tra il cercare di stare davanti a qualcuno e il sabotarlo. Credo che se ciò fosse veramente accaduto, allora Dorothea ne avrebbe parlato con me dopo l’arrivo anziché rivolgersi ai media diverse settimane dopo. Al termine della gara abbiamo parlato molto tra noi quella giornata. Magari ho capito male io, ma allora mi sembrava fossimo in buoni rapporti».
Sicuramente quando le due atlete si incontreranno al via della prossima stagione (magari già in estate, ma visto i tempi che corrono gli eventi sportivi estivi sono in forte dubbio, ndr) avranno modo di chiarire. Qualche piccola "scaramuccia" dialettica dopo una stagione lunga e piena di tensione può anche starci tra atlete molto competitive.
Biathlon – Tandrevold risponde a Wierer: “Volevo arrivarle davanti ma non ho provato a ostacolarla”

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