Nell’irreale silenzio dello stadio di Holmenkollen si potrebbe essere disputata sabato l’ultima gara in carriera di Astrid Uhrenholdt Jacobsen. La trentatreenne norvegese, infatti, aveva affermato alla vigilia della stagione, che alla sua conclusione avrebbe potuto lasciare lo sci di fondo agonistico, seguendo la politica di "un anno alla volta" che va avanti ormai da un po’ di tempo.
Nella giornata di ieri Jacobsen è apparsa in buone condizioni ma al traguardo è arrivata in sedicesima posizione a causa dei problemi con gli sci, comuni a tutta la squadra norvegese. La forma sarebbe quindi ottima per chiudere bene la stagione – e forse la carriera – in bellezza nel tour canadese, ma la trentatreenne non potrà partire in quanto è bloccata in Norvegia dall’Università, visto che le è richiesto di seguire un periodo di pratica per ottenere la sua laurea in medicina.
Al traguardo Jacobsen è scoppiata in lacrime, perché avrebbe voluto chiudere più avanti una gara di casa che per lei aveva un significato speciale. «Sapevo che questa sarebbe stata la mia ultima gara in Coppa del Mondo per questa stagione – ha affermato a VG ancora in lacrime – stavo molto bene ed è difficile tornare a casa con questa consapevolezza. Per questo motivo sono tanto delusa».
Vedendola così delusa, i giornalisti le hanno chiesto se quella di Oslo fosse la sua ultima gara in carriera: «Non lo so. Certamente ho deciso di non fare questa scelta ora in mixed zone».
Al momento Jacobsen è quarta nella classifica generale, a -65 da una Nepryaeva che non appare in grande condizione. La norvegese però non avrà l’occasione di andare in Canada. «Non ho avuto il permesso di andare in Canada, quindi questa è stata la mia ultima gara della stagione. Avrei tanto voluto chiudere la stagione con il tour canadese, perché sto lottando per il podio in Coppa del Mondo. Quindi oggi ho avuto anche la conferma di essere in buone condizioni per andare lì e fare bene, ma non sarà possibile farlo».
Addirittura la federazione norvegese e i tecnici della nazionale hanno cercato di convincere l’Università di Oslo a liberarla per le gare, ma Erik Røste, Espen Bjervig e Ole Morten Iversen non sono riusciti a ottenere quanto avrebbero desiderato loro e l’atleta.
Nell’ambiente Jacobsen è tra le fondiste più stimate, ogni anno è presente al meeting internazionale in Norvegia al quale partecipano tante nazionali Under 20 tra le quali l’Italia, non si è mai tirata indietro quando le è stato chiesto di parlare ai giovani fondisti, a trasmettere loro conoscenze e passione. La speranza di tutti, quindi, è che la sua carriera possa chiudersi in una maniera ben diversa, non in lacrime dopo una delusione all’interno di uno stadio vuoto. Ancora un altro anno Astrid, meriti una passerella d’addio degna della tua carriera e della tua persona.
