Gara perfetta di Denise Herrmann nella silente Nove Mesto, in una sprint che ha aperto la quattro giorni ceca, in un tardo pomeriggio ha riservato numerosi scossoni in chiave Coppa del Mondo generale. Perchè i tre errori al tiro (1+2) hanno costretto Dorothea Wierer a scendere notevolmente in classifica fino al 23° posto finale, con un ritardo di 1’48 dalla tedesca dominatrice di giornata.
Imbattibile sugli sci, Herrmann ha saputo mettere in campo una insolita precisione al tiro, raccogliendo uno storico primo "zero" nella disciplina nella propria carriera da biatleta. Dati che di fatto l’hanno resa ingiocabile per tutte, a maggior ragione in un contesto difficile, sia per l’atmosfera surreale dovuta all’assenza di pubblico per la nota decisione cautelativa contro l’emergenza da coronavirus, sia per un vento fastidioso e non propriamente costante che ha causato non pochi errori. Alle altre.
A conti fatti Herrmann è una delle sole cinque atlete senza errori in zona punti, un elemento a dir poco sorprendente nel ruolino di marcia della tedesca. Buon per lei, che può al massimo recriminare per aver "indovinato" la migliore sprint della carriera in una tappa che non propone l’accoppiata con l’inseguimento.
Lo stesso pensiero, ma in verso opposto, che può affacciarsi nella mente di Dorothea Wierer. Il ventiquattresimo posto finale rappresenta il peggior risultato della stagione al pari del piazzamento dell’individuale di Pokljuka, appena peggio del 23° posto nell’individuale di Pokljuka e del 22° posto nella sprint di Annecy. Certo, se c’era una sprint da "bucare" tra le tre ancora in calendario, quella di Nove Mesto era l’indiziata numero uno, ma è lapalissiano sottolineare che era meglio tenersi il bonus per il maggior tempo possibile.
Ma questo è il biathlon: la forma complessiva di Wierer è apparsa buona, ma tre errori in una sprint sono evidentemente troppi, anche in condizioni non agevoli come quelle odierne. Perchè se Herrmann era in giornata di grazia, anche le altre rivali per la corsa alla Coppa del Mondo non hanno sfigurato, con Tiril Eckhoff (2 errori e molto tempo perso nella piazzola in piedi) ed Hanna Öberg (1 errore) separate tra loro di soli sei decimi in quinta e sesta posizione ad 1’11 dalla scatenata tedesca. E le tante atlete che si sono infilate tra le scandinave e l’azzurra hanno di fatto allargato la forbice della rimonta di chi insegue. Il vantaggio in classifica generale resta di una cinquantina di punti al netto degli scarti, ma il gruppo delle inseguitrici si è compattato, con il prepotente ritorno in corsa di Herrmann. Che vista oggi, fa davvero paura.
Ricapitolando, la situazione è questa: Dorothea Wierer si ritrova a quota 736 (con 35 punti da scartare, 701 effettivi) contro i 651 di Öberg, i 647 di Echoff, i 631 di Herrmann mentre l’influenzata Røiseland resta ferma a quota 597 ed ormai fuori dai giochi. Nella graduatoria della sprint, Wierer resta leader ma vede alle sue spalle Herrmann sorpassare in un colpo solo le due norvegesi: 283 per l’azzurra, 254 per la tedesca, con Eckhoff a quota 235 alle spalle di Røiseland (248).
Insieme alla dominatrice tedesca, sul podio di Nove Mesto sono salite la costante francese Anais Bescond, a sua volta senza errori e staccata di 27"2 dalla leader, e la padrona di casa Marketa Davidova (1 errore a terra, +49"7) che avrebbe sicuramente voluto festeggiare il risultato di fronte al solito straripante pubblico ceco. Quarto posto quindi per la finlandese Mari Eder, seguita come detto da Eckhoff e Öberg; dietro la svedese, ecco Lisa Vittozzi. La sappadina è apparsa lontana dalla quasi remissiva atleta vista in alcune uscite iridate, decisamente più vicina alla grintosa protagonista della sprint e delle staffette di Anterselva, seppur non ancora sorretta dalla precisione dei giorni migliori. Un errore per poligono è stato il suo bottino al tiro, con una solida prestazione sugli sci che ha limitato il ritardo dalla vetta ad 1’12. Nel complesso una prova più che buona per la venticinquenne dei Carabinieri che può catalogare la prova di Nove Mesto come una delle più positive della stagione.
Detto di Wierer, in casa Italia si annovera anche il 59° posto di una Federica Sanfilippo apparsa in palla nella prima parte di gara (5/5 a terra) quanto in difficoltà nel proseguo (3 errori in piedi) per chiudere a quasi 3′ da Herrmann; sono stati 4 invece i giri di penalità raccolti da Michela Carrara che ha chiuso in 84ima posizione.
Domani le ragazze riposano, quindi sabato spazio alle staffette con la mass start in programma domenica.
Biathlon – Herrmann perfetta, Wierer no: il vantaggio si riduce. Vittozzi settima
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