Quanti sportivi fanno un integrazione aspecifica? Quanti assumono multivitaminici che contengono un po’ di tutto e quindi niente che possa realmente servire? Quanti acquistano integratori con dosaggi elevati di caffeina, taurina, guaranà pensando in questo modo di migliorare le loro prestazioni? Quanti si preoccupano di valutare in modo approfondito quale può essere l’integrazione più adeguata per nutrire al meglio il proprio motore?
Quando parlo di integrazione e nutrizione sportiva ai miei atleti faccio sempre un parallelismo con il mondo dei motori e delle auto sportive. Chi possiede una bella auto sportiva sa che non basta mettere la benzina per farla funzionare al meglio. E’ importante rispettare i tagliandi, preoccuparsi di avere gli pneumatici sempre in buono stato, fare il cambio dell’olio e perché no, tenere l’auto sempre pulita. Ovviamente sceglierete il meccanico migliore.
Il nostro corpo è proprio una macchina (a volte anche sportiva) perfetta ma a differenza dell’auto sportiva crediamo che basti la benzina per farla funzionare al meglio e quando scegliamo gli integratori per lo sport pensiamo alle maltodestrine, agli aminoacidi ramificati ai grassi a media catena e sempre di più si pensa ad eccitanti e nervini come la caffeina, la taurina, il ginseng, il guaranà e chi più ne ha più ne metta. Se le maltodestrine, gli amminoacidi e gli mct hanno sicuramente un senso (infatti ci aiutano a produrre energia) tutti i nervini e gli eccitanti sono come la diavolina per il vostro barbecue, bruciano tutto e subito ma se non avete legna buona da ardere il loro effetto sarà illusorio e presto vi troverete senza energia. Sono dei veri e propri usurai dell’integrazione: ci danno tantissima energia subito ma successivamente ce la chiedono con gli interessi. Chissà a quanti di voi è capitato letteralmente di “bruciare” alcune gare sulla lunga distanza perché avete preso qualche eccitante di troppo. E in tutto questo ancora una volta ci siamo dimenticati che la benzina da sola non basta. Tornando all’esempio dei motori: per continuare ad avere una performance ottimale ed evitare il rischio di infortuni è importante occuparsi anche del cambio dell’olio, della sostituzione dei pneumatici e della pulizia del motore. In una sola parola quello che l’atleta dovrebbe ricordarsi di fare sempre è un tagliando dello sportivo.
Personalmente nella mia pratica utilizzo uno strumento, il TrainingTest®️, che attraverso un semplice campione di capelli ci permette di fare un check-up rapido del nostro organismo e ci permette di individuare il giusto nutrimento e la corretta integrazione al fine di ottenere il massimo rendimento favorendo le funzioni fisiologiche senza sovraccaricare il sistema. Entrando nello specifico il TrainingTest®️ attraverso una valutazione bioenergetica ricerca i presunti campi di disturbo alimentare e la nostra presunta capacità reattiva nei confronti di uno stress fisico. Gli alimenti campi di disturbo possono essere paragonati ad una vera e propria zavorra per il nostro sistema che si trova ad essere frenato e rallentato nelle sue capacità prestative. Attraverso una attenta e scrupolosa interpretazione del test siamo in grado di individuare quali sono le vitamine e i minerali più adatti per l’atleta e quali strategie intraprendere per ridurre l’accumulo di cataboliti acidi a livello muscolare, ridurre lo stress ossidativo e migliorare il ritmo sonno veglia. In questo modo è possibile fare un lavoro serio sul recupero sportivo che sempre più spesso manca o è inadeguato.
Oltre alla proposta di integrazione che ci permette di modulare il nostro sistema senza andare in antagonismo alla fisiologia del nostro corpo, l’eliminazione per poche settimane dei presunti campi di disturbo individuati dal test ci permette di iniziare un percorso di educazione alla sana alimentazione sportiva imparando a gestire in modo corretto la qualità degli alimenti che introduciamo, le tempistiche e la quantità rispettando i principi della piramide alimentare dello sportivo. In questo modo possiamo fare un vero e proprio tagliando dello sportivo utile per l’agonista che ricerca prestazioni sempre migliori e utile per l’amatore che si trova a dover fare i conti con impegni di lavoro e famiglia e spesso non ha la possibilità di programmare le sedute di allenamento negli orari più corretti e non riesce a dedicare il tempo che sarebbe necessario per un recupero adeguato. Lo sport è l’arte di migliorare se stessi, ci mette buon umore, ci fa divertire e rappresenta una grande opportunità per fare prevenzione. Sia che lo facciate per migliorare la vostra salute sia che lo facciate per spirito competitivo ricordatevi sempre che la chiave per vincere è regolare e nutrire il vostro corpo nel modo migliore.
Il tagliando dello sportivo
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