Emilien Jacquelin, Martin Fourcade, Simon Desthieux e Quentin Fillon Maillet da una parte; Vetle Christiansen, Johannes Dale, Tarjei Bø e Johannes Bø dall’altra: la staffetta maschile che scatterà alle 14:45 sembra destinata a regalare una supersfida tra le due potenze attuali del biathlon.
Con i francesi che sembrano avere qualcosa in più.
Il quartetto transalpino arriva dal successo della staffetta di Ruhpolding, quando con la medesima formazione dominò una gara in cui però la Norvegia si presentò con un vestito diverso (Dale, Bjøntegåed, Tarjei Bø e Christiansen), ma il precedente è significativo e di certo le prime due frazioni potrebbero consentire – almeno sulla carta – ai "bleu" di allungare nei confronti di una Norvegia che invece sembra poter mettere sul piatto maggiore qualità nella seconda parte di gara, specie alla luce della forma "ondivaga" di Fillon Maillet al tiro, in questi ultimi giorni.
Un duello che, a prescindere da quello che sarà, si presenta però entusiasmante e tale da relegare tutte le altre formazioni alla lotta per la medaglia di bronzo.
Per carità, nulla di certo ed il biathlon da sempre insegna a non dare nulla per scontato, ma le indicazioni vanno in questo senso.
E se davvero Francia e Norvegia duelleranno per l’oro, chi potrebbe mettersi al collo il bronzo? La Germania al maschile ha sin qui raccolto poco, nell’amica Anterselva. Erik Lesser giovedì ha dato un segnale in controtendenza e proprio lui domani sarà al lancio, seguito da Horn, Peiffer e Doll. Sicuramente i tedeschi hanno tutto per tornare a salire sul podio ma dovranno vedersela con la Russia (Garanichev, Eliseev, Porshnev e Loginov) e molto probabilmente con un’Austria rilanciata dal bronzo di Landertinger nell’individuale (Leitner, Eder ed Eberhard in gara prima di lui). Difficilmente prevedibile l’effettivo potenziale di una Repubblica Ceca (Slesingr, Moravec, Strvtecky e Krcmar) spesso temibile in staffetta e di una Svezia che pur senza grandi nomi, ha già dimostrato in passato di poter interpretare (a spot) un ruolo di primo piano, anche se sin qui il Mondiale ha di fatto voltato le spalle ai gialloblù, in pista domani con Femling, Nelin, Ponsiluoma e Samuelsson.
Nella prima staffetta stagionale, poco meno di tre mesi fa, sul terzo gradino del podio di Östersund dietro a Norvegia e Francia era salita l’italia di Lukas Hofer, Thomas Bormolini, Daniele Cappellari e Dominik Windisch che domani torneranno in pista nel medesimo ordine.
Purtroppo solo Lukas Hofer pare godere oggi di una condizione analoga a quella di inizio stagione e servirà un vero e proprio miracolo sportivo per poter rivivere il sogno svedese. Nulla è impossibile, nel biathlon e nello sport, ed il quartetto azzurro è chiamato a crederci, magari sperando in qualche (cospicuo) regalo altrui.
Biathlon – Francia vs Norvegia, la grande sfida del sabato di Anterselva

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