Quando Alexander Bolshunov aveva alzato bandiera bianca nella semifinale della Sprint di Åre dopo essere stato tirato giù, sapeva bene che ai fini della classifica generale quella tappa avrebbe avuto poca importanza. Perché il più forte di tutti è ancora e sempre lui. Dopo aver dominato il Tour de Ski, aver di fatto chiuso la Coppa del Mondo 2019/2020, oggi ha messo la parola fine, o quasi, allo Ski Tour scandivano dominando la granfondo da 34 chilometri di Maraker. Ha fatto gara da solo, il russo. È rimasto coperto nella prima parte nella quale, con il vento a complicare tutto, era meglio stare a cuccia, per poi portarsi davanti quando il tracciato presentava la parte più impegnativa, fare selezione e continuare con una progressione che nessuno è riuscito a reggere. Quel ritmo lì, ad ora, lo tiene solo lui. Che sia alternato o pattinaggio poco importa. A 23 compiuti il 31 dicembre, Bolschunov è in rampa di lancio per vincere il primo Ski Tour della storia e per diventare il primo uomo a vincere Tour de Ski e Ski Tour, per di più nello stesso anno solare e nella stessa stagione di Coppa del Mondo.
Bolshunov ha vinto dopo 1 h 19’34" con 51"7 su Johannes Hoesflot Klaebo che in volata ha battuto gli altri norvegesi Emil Iversen, Martin Loewstroem Nyenget, Finn Hagen Krogh, lo svizzero Dario Cologna, l’altro norvegese Sjur Roethe, lo svizzero Roman Furger, il norvegese Simen Hegstad e il russo Andrey Melnichenko a chiudere i primi dieci. Il leader dello Ski Tour, Paal Golberg, è finito 12°, a 1’18".
Tra gli azzurri, Francesco De Fabiani ha chiuso 22°, a 2’40", Simone Daprà 45°, a 4’33", Paolo Ventura 43°, a 4’35", Giandomenico Salvadori 66°, a 7’17", Federico Pellegrino 75°, a 9’30", in compagnia dell’altro sprinter Simeon Hamilton.
La Cronaca
Il gruppone degli uomini di classifica si stabilizza dopo il terzo chilometro. Sino ad allora ci pensa Federico Pellegrino a tenere desta l’attenzione. In palio ci sono i punti del traguardo volante che vince con 7"4 su Klaebo e 7"9 su Krogh. Poi Pellegrino tira i remi in barca e va al traguardo. Davanti restano meno di quaranta e l’andatura resta controllata sino al ventesimo chilometro dei trentaquattro previsti. Anche perché, in mezzo alle nuvole, tira forte il vento e stare coperti ha vantaggi importanti. Sjur Roethe vince il traguardo volante del chilometro 20 e restano in 32 nel gruppo di testa. Francesco De Fabiani è li davanti. Gli altri azzurri Paolo Ventura e Simone Daprà sono nel secondo gruppetto che insegue a 1’35". Più indietro Giandomenico Salvadori, ancora più indietro Federico Pellegrino.
Davanti il ritmo si alza. Provano ad andarsene in tre: Roethe, Bolshunov e Krueger. Dietro Golberg deve farsi carico dell’inseguimento. Non c’è gioco di squadra e i due norvegesi se ne vanno con il russo che vuole prendersi lo scettro di re. Golberg e Iversen stanno lì davanti a tirare il gruppo inseguitore e davanti,. piano piano, allungano. Nessuno molla. E l’arrivo si avvicina. Il gruppo inseguitore è tirato da Niskanen e De Fabiani perde contatto. Ma è tutto il gruppo di testa che si sfilaccia. Davanti rimangono in due: Bolshunov e Roethe. Il leader di Coppa sfianca tutti: non è che accelera, sono gli altri che non reggono il suo ritmo. Bolshunov ha un solo obiettivo: mettere più secondi tra se e gli altri per chiudere lo SKi Tour prima della due giorni di Trondheim. Il pugno alzato sul traguardo sancisce il dominio della tappa e dello Ski Tour.
Nella classifica generale dello Ski Tour, Bolshunov guida con 1’05" su Paal Golberg e 1’06" su Sjur Roethe.
Nella classifica a punti Federico Pellegrino resta al comando con 64 punti davanti a Klaebo, secondo con 57. Poi il resto del mondo con Golberg terzo con 24 punti.
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Domani secondo giorno di riposo prima del gran finale di Trondheim con una Sprint e una gara classica.
Alexander Bolshunov vince a Meraker la granfondo dello Ski Tour e vola in testa alla classifica
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