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Biathlon , Coppa del Mondo

BIATHLON – Stratosferica Doro! Titolo mondiale in casa nella sua Anterselva

Il capolavoro di Dorothea Wierer. Ad Anterselva, l’altoatesina realizza il sogno di una vita: vincere il titolo mondiale sulle sue nevi, dominando il suo poligono, davanti alla sua gente. Un trionfo che ne premia la crescita e la maturazione acquisita dopo la stagione scorsa, quando vincendo Coppa del Mondo e oro iridato nella mass start, capì di non dover dimostrare più nulla a nessuno se non se stessa. E’ nettamente la miglior gara della carriera con margine fra tutte le 12 ottenute in questi anni.
Cattiva sugli sci sin dalla partenza, la ventinovenne di Rasun ha dimostrato di voler vincere e solo vincere quella che è la sua gara, l’inseguimento, e ha saputo amministrare ogni fase con la tranquillità e la classe della campionessa.
Partendo con 39" di distacco da Marte Olsbu Røiseland, l’impresa sembrava difficile ma non impossibile e sono stati necessari due poligoni perfetti a terra per portarsi in testa alla gara, poi le due hanno fatto strada assieme senza sbagliare nella terza fermata al poligono. Sono arrivate all’ultima sessione a giocarsi la medaglia d’oro con lo spauracchio della tedesca Denise Herrmann alle calcagna, che aveva perso terreno fino a sfiorare i 40" di ritardo, ma rimaneva minacciosa in virtù delle potenzialità nel giro finale.
Il capolavoro odierno è stato appunto il difficilissimo quarto poligono, quando le gambe possono tremare e la carabina diventare un peso insostenibile. Un bersaglio mancato in apertura non ha fatto perdere la calma all’azzurra che ha rallentato, respirato, aspettato e gestito per completare la serie senza altri errori. La rivale norvegese ha sentito maggiormente la tensione e ha imboccato due volte il giro di penalità, perdendo l’occasione di vincere il terzo oro in tre gare di questo splendido Mondiale.
Oro Doro? Neanche per sogno, Herrmann ha sparato a raffica ma la sua serie è sembrata in qualche modo eterna per il grido che tutti gli appassionati hanno dovuto trattenere in gola in quegli intensi attimi, poi l’ultimo bersaglio mancato proprio come un anno fa nella mass start di Östersund, quando Dorothea vinse il suo primo titolo mondiale. Oggi è arrivato il secondo, ancora più bello perché più sentito e voluto. E’ la decima medaglia internazionale della carriera, otto iridate e due olimpiche.
Nell’ultimo giro Doro ha continuato a spingere allungando il vantaggio sulla norvegese e la tedesca a quasi 30". Le due, rassegnate, hanno poi accesso la miccia della rivalità nel finale per disputarsi l’argento. Herrmann ha infine staccato l’avversaria a 500 metri dal traguardo.  
Hanna Öberg pagava lo scotto in partenza dei tre errori commessi nella serie in piedi della sprint e altri due errori nella terza serie di oggi le sono stati fatali per vincere la medaglia, persino quella d’oro. Giunta quarta, sarà la naturale favorita dell’individuale sui 15km essendo campionessa olimpica e mondiale in carica. 
C’è la Germania, dopo una stagione difficile: oltre Herrmann, Vanessa Hinz con un errore al tiro ha terminato quinta, mentre Franziska Preuss con due è giunta settima. Fra le due si è classificata la più debole delle sorelle slovacche Fialkova, Ivona, che dopo i due giri di penalità nella prima serie a terra, ha colto una sesta piazza senza più mancare alcun bersaglio.
Ottime le prestazioni anche dell’austriaca Lisa Theresa Hauser, ottava con uno, la lettone Baiba Bendika, nona con due, e la più giovane delle sorelle Gasparin, Aita, decima con uno, confermano la posizione allo start.
Ottima reazione delle sconfitte della gara sprint che partivano da lontanissimo: strepitosa la rimonta della norvegese Ingrid Landmark Tandrevold, da cinquantasettesima a quattordicesima con un giro di penalità; la rivale designata di Wierer per la conquista della Coppa del Mondo, Tiril Eckhoff, è risalita da cinquantanovesima a ventesima con tre; da cinquantesima a sedicesima con quattro poligoni perfetti l’elvetica Selina Gasparin.
Se l’Italia può gioire per il successo di Wierer, c’è anche del dispiacere per l’indecifrabile gara di Lisa Vittozzi che sulla carta vantava chance analoghe alla compagna di squadra. La sappadina, pur sbagliando solo tre bersagli, è crollata dalla sesta alla ventisettesima posizione.
Meglio in proporzione Federica Sanfilippo che da quarantacinquesima è risalita fino alla trentatreesima posizione, mancando due bersagli.
Già l’argento della staffetta mista aveva dato serenità verso le gare successive, con la giornata di oggi l’Italia può incamminarsi verso le prossime gare con infinita serenità. Rimane il punto di domanda riguardo a Vittozzi perché la prossima gara sarà l’individuale, nella quale dovrà difendere l’argento dello scorso anno.
A breve toccherà agli uomini. Nessuna possibilità di medaglia per l’Italia, ma lo spettacolo non mancherà per una sfida all’arma bianca che speriamo metta in secondo piano le polemiche della conferenza stampa di ieri attorno al vincitore Alexander Loginov. Clicca qui per la classifica completa La cronaca della gara
Røiseland parte con un buon ritmo nel primo giro. Herrmann riduce il distacco a 23" e si avvicina a Dunklee e Charvatova. Wierer e Vittozzi in coppia rimontano qualcosa. Nell’avvicinamento al poligono la tedesca riduce ancora a 20" e salta la ceca. Wierer stacca leggermente Vittozzi e si avvicina a Pidhrushna.
Røiseland è lenta a sparare e manca il bersaglio centrale al primo poligono. Dunklee è precisa e passa a condurre. Wierer è precisa ed esce a 12" dietro alla norvegese in terza posizione. Errore di Herrmann, mentre Vittozzi manca l’ultimo bersaglio e al passaggio è 13^ a 46".
Wierer è scatenata nel secondo giro e passa Røiseland che lascia fare. Dunklee conserva 7" secondi mentre Herrmann risale a 22". Öberg è già rientrata in lotta per le medaglie.
Nell’avvicinamento al secondo poligono Wierer è a 4" da Dunklee sempre con Røiseland, Herrmann è quinta, Öberg sesta, Vittozzi rimane a oltre 40".
Doro è ancora infallibile ma anche Røiseland, Herrmann e Öberg. Sembra una sfida a 4 per vittoria e podio. Vittozzi è perfetta ma si trova 10^ a 51".
Nel terzo giro Herrmann si avvicina a 11", mentre Wierer e Røiseland conducono assieme. Öberg perde a 24". Vittozzi non sembra in giornata sugli sci e scende a 58".
Nell’avvicinamento al poligono, Öberg scende a 27". Le tre davanti mantengono le proporzioni nei distacchi.
Terza sessione di tiro. Wierer e Røiseland sono stratosferiche per precisione e velocità, Herrmann ne manca uno ed è a 38" mentre Öberg salta con due errori. Vittozzi non sbaglia e si trova a 1’12 ma il podio è ancora lontano.
Davanti continuano a viaggiare rapide e Herrmann rimane a 37". La serie finale è palpitante, Wierer manca un bersaglio mentre ne manca due Røiseland, Herrmann manca l’ultimo. E’ oro di Wierer! Le altre due si giocano argento e bronzo. La tedesca la lascia sul posto a 500 metri dal traguardo.

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