Gli eventi di skialp in Valle d’Aosta hanno fatto e continuano a fare la storia, e su questa scia s’innesterà la seconda tappa di EPIC Ski Tour, dal 14 al 16 febbraio, chiudendo il challenge dal 6 all’8 marzo in Trentino con le ultime tre sfide di stagione. L’evento è stato presentato alla sala Coppi-Bartali della sede di RCS di Milano ed è “per tutti”, cosa che può destare perplessità trattandosi di una disciplina impegnativa che si svolge in alta montagna, ma il comitato ha pensato in primis ai concorrenti “4All” che avranno percorsi dedicati, gruppi e guide alpine qualificate a seguirli.
EPIC Ski Tour in Valle d’Aosta è anche Memorial Fiou in ricordo dei due fratelli Maurizio e Carlo Fiou, giovani promesse dello scialpinismo, scomparsi a causa di due tragedie di montagna. A ricordarli vi era il terzo fratello, Mauro Fiou, felice che il percorso che per tanti anni li ha commemorati ‘riprenda vita’: “Il tracciato è l’originale, un bel percorso per lo scialpinismo, c’è il dislivello giusto e la cresta molto ‘aerea’, prima di una bella discesa. Penso sia adatto un po’ a tutti”. L’ex atleta e campione olimpico Marco Albarello era presente: “Chiusa una 30 km di fondo mi sono precipitato perché il Trofeo Fiou era tradizione per tutti noi valdostani, addirittura lo percorrevo con gli sci da fondo”. Il presidente ad interim della Regione Valle d’Aosta Renzo Testolin si dice vicino all’organizzazione di EPIC Ski Tour: “La Valle d’Aosta è da sempre vicina allo sport di montagna e allo scialpinismo. Un territorio che si presta a questo tipo di randonnée, da affrontare in assoluta sicurezza. Il “4All” è importante per avvicinare gli appassionati a questo meraviglioso sport. La Valle d’Aosta ha voluto investire in quest’iniziativa, e conoscere la nostra regione attraverso EPIC Ski Tour sarà connubio che farà felici tutti gli appassionati”.
Kurt Anrather è l’ideatore dell’evento assieme ad un altro inventore, questa volta del Tour de Ski, Juerg Capol: “Vogliamo diventi la festa dello scialpinismo per tutti – afferma Anrather. – Abbiamo già fatto la prima tappa a Davos a dicembre, ora andremo in Valle d’Aosta e poi in Trentino per chiudere l’inverno e pensare alla stagione successiva”. Ricordando le partnership con Sellaronda, Tour du Rutor e Mountain Attack, EPIC Ski Tour è ‘appena nato’ ma… “penso che i presupposti per arrivare lontani ci siano tutti, absdbiamo tanti campioni che collaborano con noi, ora aspettiamo gli amatori”, prosegue Anrather.
Corrado Jordan, sindaco di Saint-Rhémy-en-Bosses, è entusiasta che EPIC Ski Tour possa fungere “da apertura” per tutti i comuni della Valle del San Bernardo, una valle meno conosciuta rispetto ad altre location valdostane, ma che vuole aprirsi nuovi orizzonti: “Vogliamo proporre la nostra tradizione, cultura e gastronomia. Il nostro è un turismo interessante tra silenzio, natura e paesaggi, lo scialpinismo ha potenzialità e i nostri itinerari sono alla portata di tutti. Vi aspetto in Valle d’Aosta ad aprire questo scrigno di possibilità”. EPIC Talk e area Expo sono ulteriori punti a favore dell’evento, che potranno soddisfare tutte le curiosità dei meno esperti e completare quelle degli addetti ai lavori, tra prodotti e interviste con chi vive lo scialpinismo sulla propria pelle.
Omar Oprandi è il tracciatore delle gare di Trento sul Monte Bondone: “Tre giorni sono impegnativi per chi organizza e divertenti per chi gareggia. I percorsi trentini saranno su pista e in una zona riservata solo alla gara. Il percorso ad anello sarà alla portata, il sabato la gara si svolgerà in una zona un po’ sconosciuta agli skialpers, sulla Cima Rosta di fronte alle piste di fondo, con la salita del Palon da affrontare e una discesa su una buona neve solitamente baciata dal sole. Domenica gara impegnativa, tanto da consentire ai ‘4All’ di poter rientrare con una deviazione, sempre accompagnati da una guida alpina. Gli atleti veri e propri affronteranno la cima del Cornetto, la più alta della competizione, la Cima Verde e inizialmente la Cima Palon”. Giuseppe “Pepi” Ploner, ex atleta ora organizzatore, è più pragmatico: “Arva, sonda, pala, saranno attrezzature controllate e obbligatorie. Scegliamo percorsi che non presentano problemi di slavine o rischi particolari. Domenica sarà gara ‘handicap start’ in base ai distacchi. Il primo che arriva sarà il vincitore di EPIC Ski Tour nei tre giorni”.
In chiusura Kurt Anrather dà il benvenuto alle prossime tappe e guarda al futuro: “Da una telefonata di tre quarti d’ora tra me e Juerg Capol è nato EPIC Ski Tour, ora siamo a Milano e speriamo che nei prossimi anni l’evento esca dai binari e diventi definitivamente grande”, prima di ricordare una collaborazione importante: “Nel 2018 sono caduti milioni di alberi in Trentino a causa della tempesta Vaia, ora una startup trentina si è inventata un amplificatore per telefonino, e per ogni pezzo che verrà venduto nascerà un albero”.
Epic Ski Tour 2020: presentate le due tappe che si disputeranno in Valle d’Aosta e Trentino
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