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Biathlon – Ragazze d’argento: Hannah Auchentaller, Linda Zingerle e Rebecca Passler parlano della medaglia vinta in staffetta

Alla vigilia del Mondiale, Mirco Romanin, allenatore responsabile della nazionale Juniores e Giovani, aveva ammesso di aspettarsi molto dalla squadra femminile Giovani. Le sue attese non sono state deluse, grazie all’argento di Rebecca Passler nell’individuale, con ottimi piazzamenti di tutta la squadra azzurra, e lo splendido argento nella staffetta Giovani.
La squadra formata da Hannah Auchentaller, Linda Zingerle (2002) e Rebecca Passler, tre ragazze targate Anterselva, ha disputato una gara di altissimo livello, facendo un’ottima impressione sugli sci e nell’atteggiamento al poligono, dove le azzurre si sono presentate sempre con la giusta aggressività, ma anche la capacità di non farsi prendere dal panico nei momenti di difficoltà, riuscendo a venire a capo anche delle situazioni complicate che si sono presentate lungo il corso della gara.
Mercoledì pomeriggio, a 24 ore di distanza dalla bellissima medaglia, la redazione di Fondo Italia ha contattato le tre Giovani azzurre per tornare su questa bellissima medaglia. Ecco cosa hanno dichiarato le tre ragazze, in rigoroso ordine di frazione.
Hannah Auchentaller, alla sua prima medaglia internazionale, è stata autrice di un fantastico lancio nel quale ha dato il cambio addirittura al primo posto. La giovane azzurra è un fiume in piena, felicissima per questo risultato: «Appena ci era stata comunicata la composizione della staffetta, tutte e tre avevamo capito sin da subito di poter fare bene, così la tensione ha cominciato a salire. In particolare il mattino della gara ho sentito l’adrenalina a mille e non poteva che aumentare dopo che i tecnici ci avevano comunicato il posticipo della partenza di un’ora. Proprio in quel frangente, le mie compagne Linda e Rebby sono state bravissime a calmarmi il giusto. Non appena sono partita, la tensione se ne è andata e ho cercato di concentrarmi al meglio per poi far bene al primo poligono, in quanto sapevo quanto fosse fondamentale per noi restare insieme alle altre. In quel momento, purtroppo, la tensione ha ricominciato a salire e infatti all’ultimo poligono mi sono presa uno spavento, ho dovuto utilizzare tre ricariche, ma fortunatamente sono riuscita ad isolarmi e coprire tutti i bersagli. Da lì in poi l’unico obiettivo che mi ero posta era di dare il cambio in prima piazza, ben sapendo di stare benissimo sugli sci.
Una volta arrivata ho seguito con attenzione sia la gara di Linda che quella di Rebby, quest’ultima insieme a Linda, che aveva concluso la sua frazione. Quando avevamo capito che sarebbe stata medaglia ci siamo abbracciate, ma li non potevamo immaginare la straordinaria prestazione sugli sci di Rebby, che continuava ad avvicinarsi sempre di più alla norvegese Bakken. Alla fine abbiamo mancato l’oro per poco più di un secondo, ma non direi che abbiamo perso l’oro, bensì che abbiamo vinto uno straordinario argento. È stato un momento molto emozionante e grazie al fatto che siamo amiche sin da piccole, questa medaglia vale ancora di più.
Infine vorrei ringraziare tutti i tecnici, che hanno fatto un lavoro straordinario, perché è anche grazie a loro se siamo riuscite a salire sul podio. Ovviamente un grazie enorme va al Centro Sportivo Carabinieri e all’allenatore di casa, Willi Pallhuber che non ha mai smesso di credere in me»
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Linda Zingerle ha conquistato la sua prima medaglia mondiale, dopo averne vinte due alle Olimpiadi Giovanili soltanto una settimana prima: «Sono molto contenta della mia gara. Ammetto di essere stata un po’ tesa al via della mia frazione, perché Hannah aveva fatto molto bene dandomi il cambio addirittura in testa. Mi sono però detta di restare tranquilla e concentrarmi unicamente sul lavoro da svolgere perché so farlo. Dopo la prima serie di tiro ero molto soddisfatta, in quanto avevo utilizzato soltanto una ricarica. Successivamente, però, ho avuto qualche difficoltà nella serie in piedi, perché ho dovuto utilizzare tutte le tre ricariche a disposizione. La situazione non è stata semplice, in quanto c’era vento e la norvegese era lì con me in testa. Ero tesa, ma sono riuscita a restare concentrata unicamente sul mio lavoro e ritrovare tranquillità. Chiuso l’ultimo bersaglio, ho affrontato un ultimo giro durissimo, nel corso del quale ho cercato di restare dietro alla norvegese, ma era difficile restarle agganciata perchè andava molto forte.
Alla fine sono molto contenta della mia gara, ma pure di quello che hanno fatto Rebby e Hannah, che sono andate benissimo sugli sci. All’ultimo giro, Rebby è andata fortissima, ha recuperato moltissimo alla sua avversaria, credo una ventina di secondi. Sono veramente felice di questo bellissimo secondo posto»
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Chiudiamo con Rebecca Passler, al suo secondo argento in questo Mondiale, che si somma ai podi conquistati in IBU Cup Junior. Una stagione fin qui molto positiva quella della ragazza di Anterselva. «Martedì mattina ero molto tesa fin dalla mattina, ci tenevo tanto perché era bellissimo fare la staffetta con Linda e Hannah. Sapevamo di stare bene e di avere quindi la possibilità di ottenere un bel risultato. Hannah ha fatto una bella gara e dato il cambio per prima. Anche Linda si è comportata benissimo, ha tenuto il secondo posto e mi ha quindi dato il cambio in un’ottima posizione. Poi è toccato a me.
Nel corso del primo giro la norvegese Bakken mi ha guadagnato alcuni secondi, poi ho iniziato a mangiarle qualcosa. Nell’ultima serie lei si è inventata una raffica, ha coperto i bersagli velocemente, mentre io sono stata costretta a utilizzare una ricarica. Lei se ne è andata, mentre io sono riuscita subito a corprire l’ultimo colpo. Avevo capito che lei era ormai al limite, era stanchissima, quindi ho dato tutto per provare a prenderla, non ho mai pensato di mollare. La vedevo sempre più vicina lì davanti a me, gli allenatori mi incitavano e spronavano, mentre ero lì per raggiungerla, ma alla fine lei è rimasta davanti di un soffio.
Per un pelo, quindi, non siamo arrivate addirittura prime, ma siamo tutte molto felici, contente ed emozionate per questo bellissimo risultato. Voglio ringraziare tutti i nostri allenatori e i tecnici della nazionale, insieme al Centro Sportivo Carabinieri»
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