La Marcialonga era, è e rimane l’obbiettivo principe del Team Robinson Trentino. Quella di quest’anno è stata una gara decisamente impegnativa, soprattutto per le condizioni della neve. La spruzzata della notte prima del via, imprevista, ha cambiato le condizioni dei binari, ma soprattutto le alte temperature hanno praticamente messo in crisi la pista dopo il passaggio dei primi.
Il presidente del team trentino Gianni Casadei al traguardo sorride, alla fine il Team Robinson Trentino è risultato la miglior squadra italiana, vanta il miglior italiano in classifica e due podi nella Marcialonga Light di 45 km.
Bruno Debertolis, “team director”, avrebbe voluto di più. A fine gara il primierotto è visibilmente stanco: “Come sempre la Marcialonga ti regala grande emozione e tanto stress. Viverla a bordo pista con borracce e bastoni non è poi meno faticosa che sugli sci. Preparare la Marcialonga nella settimana prima crea tanta tensione. Siamo abbastanza soddisfatti del risultato globale. I tecnici hanno lavorato bene, però per un motivo o per l’altro c’è sempre qualche cosa che non va. Busin si è dovuto ritirare a causa del virus rimediato in Svizzera e non ancora debellato, Panisi fino al km 55 ha fatto cose egregie, poi è calato, gli manca ancora una po’ di esperienza sulle lunghe distanze. Gli altri sono ai primi anni nelle lunghe distanze e in Visma Ski Classics, ci sono 35 teams con tanti professionisti. I nostri atleti non lo sono a tempo pieno. Io credo che se persevereranno nella preparazione tra 2 o 3 anni riusciremo a raggiungere livelli qualitativi elevati. Se i nostri partner e sponsor ci daranno fiducia, vedo un futuro promettente”.
A fine gara i risultati sono i seguenti: Alexandr Panzhinskiy 47°, Gilberto Panisi 48°, Matteo Tanel 104°, Roberto Passerini 113° e Florian Cappello 126°. Al femminile, Nicole Donzallaz si è piazzata 26.a e Chiara Caminada 32.a. Due podi nella “Light” con Lorenzo Cerutti (3°) e Caterina Piller (3.a).
Forse parlare di un buon 47° o 48° posto, per chi non è addentro al mondo delle lunghe distanze Ski Classics, può sembrare fuori luogo. Ma per fare un confronto adeguato basta dire che il campione Dario Cologna (25°) ha chiuso in 3h07’, come Chernousov vincitore del 2018 o come Andrew Musgrave, atleta da podio in Coppa del Mondo. Panzhinskiy e Panisi hanno concluso a quattro minuti, ma scorrendo dietro ci sono atleti del calibro di Nikita Kriukov (51°) e Petter Northug (99°), gente che a casa ha una “gioielleria”, 2 medaglie olimpiche e 5 mondiali il primo, 4 olimpiche e 16 mondiali il secondo!
È un po’ come vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ma non c’è tempo per pensare, sabato c’è la Dobbiaco-Cortina, nuova tappa di Visma Ski Classics, domenica stesso appuntamento, ma “Challenger” in tecnica libera.
Intanto ecco le dichiarazioni degli atleti del Team Robinson Trentino dopo la Marcialonga:
ALEXANDR PANZHINSKIY
“È andata così così, all’inizio ero nel gruppo di testa, avevo delle buone chances per vincere il traguardo sprint, ero in gruppo ed avevo una buona posizione, ma qualcosa è andato storto e non ce l’ho fatta. Ma sono comunque soddisfatto nel complesso, sono stato il migliore della nostra squadra, ho provato a fare del mio meglio, certo la neve era difficile oggi, ma ce l’ho messa tutta, sono contento ed anche il mio team è soddisfatto. Adesso mi concentro sulle prossime gare, la prima sarà la Dobbiaco-Cortina ed anche lì punterò al traguardo sprint e a fare bene.”
GILBERTO PANISI
“La gara di oggi è stata molto nervosa, sono rimasto davanti come volevo, stava andando tutto bene solo che poi a Predazzo c’era la neve molto molle e mi sono venuti i crampi agli avambracci. A Masi ho perso il gruppo e poi è stato difficile riuscire a riprenderli.”
MATTEO TANEL
“Dura ma bellissima, la mia prima Marcialonga. Dovevo fare esperienza e sono contentissimo, una cosa davvero unica. È bellissima: si passa dai paesi, non si smette mai di tirare. La Cascata però… non finisce più, è veramente lunghissima e durissima, ma anche quella ha il suo bello.”
FLORIAN CAPPELLO
“La gara di oggi è andata molto bene fino a Predazzo, poi la benzina è finita e sono andato in crisi. Non sono molto soddisfatto del risultato. Oggi si sentiva che era molto caldo e per questo la pista era un po’ molle e molto lenta.”
CHIARA CAMINADA
“È andata bene fino a Lago, poi le energie sono finite. Per aumentare la resistenza bisognerebbe allenarsi di più sul lungo, e purtroppo arrivo anche da un’influenza quindi non ero al 100%. Peccato, questa volta l’ho pagata parecchio. I primi sono mostri del double poling e sono allenati per fare questo, si vede la differenza tra noi e loro.”
LORENZO CERUTTI
“Dura, molto. Non ci voleva per me questa piccola nevicata, mi ha compromesso un po’, perché vado molto meglio sul ghiaccio che sulla neve fresca. La pista è comunque ben preparata, come sempre. Ho già corso diverse edizioni della Marcialonga, ho provato a vincere la corta per la terza volta ma l’impresa non mi è riuscita, peccato”.
CATERINA PILLER
“Ho scelto la Light perché è la mia seconda Marcialonga e volevo testarmi sulle distanze un po’ più brevi. Non è la prima gara Visma per me, sono stata a La Venosta e a Livigno, la settimana prossima sarò alla Dobbiaco-Cortina. Questa però è la mia seconda gara a spinta del circuito. Devo ringraziare il Team Robinson, più che una squadra per me è diventata una famiglia: è bello essere così internazionali, e poi è istruttivo poter imparare dai più “anziani”, tipo Kowalczyk e Panzhinskyi che hanno partecipato alle Olimpiadi. Questa è una stagione “di prova” per me, ho sempre disputato la Coppa Italia e ora mi sono “buttata” in quest’avventura, mi sono allenata a spinta, vedremo come andrà il proseguo”.