Arriva già la seconda medaglia per l’Italia ai Mondiali Juniores e Giovani. Anche questa volta la soddisfazione arriva nella Youth femminile, uno splendido argento in staffetta. La squadra tutta sudtirolese, composta da Hannah Auchentaller, Linda Zingerle e Rebecca Passler hanno vinto un magnifico argento al termine di una gara di altissimo livello, sugli sci e al poligono, nella quale sono arrivate addirittura a un soffio dalla vittoria dell’oro, distante solo 1”4. Difficile trovare una pecca alle tre azzurrine, che hanno mostrato le qualità utili a ogni biatleta completo: velocità sugli sci e aggressività al poligono, ma soprattutto la giusta calma per coprire le ricariche quando si è in difficoltà e senza pressione, cosa accaduta in particolare nelle prime due serie in piedi con Auchentaller e Zingerle. Una prestazione da 8 per le tre azzurrine.
A vincere è stata la Norvegia, che dopo essersi difesa al lancio con Aas Straete, ha conquistato il successo grazie alle ottime prove di Dokken e Bakken, in particolare quest’ultima è stata autrice di un’ultima serie impressionante per precisione e velocità, vista la giovane età. Bronzo per la Germania, sempre attorno alla zona podio, capace di salirci sfruttando al meglio le difficoltà della francese Michelon, che dopo aver speso tanto sugli sci, è arrivata forse poco lucida all’ultima serie finendo in penalità. Girando due volte, nella prima e terza frazione, la Francia ha concluso quinta, alle spalle anche della Slovenia. Deludente la Russia, solo ottava a 2’10”.
CRONACA
Un’improvvisa nevicata e il vento hanno portato gli organizzatori a ritardare di un’ora l’inizio della gara. Di conseguenza alcune atlete hanno sentito ancora più pressione e il primo poligono fa subito selezione. Velocissima la ceca Jandova, che senza ricariche esce in testa accompagnata dall’austriaca Mellitzer, la slovena Repinc e la norvegese Aas Straete. Auchentaller è molto brava, sbaglia il colpo in apertura ma non si spaventa, copre velocemente gli altri bersagli e usa bene la ricarica, uscendo quinta a 12”6. Un po’ più attardate la russa Mokhova e la tedesca Behringer, che utilizzano rispettivamente due e tre ricariche. Sugli sci Auchentaller che rientra sulle altre e arriva alla serie in piedi in compagnia di Jandova, Repinc, Mellitzer e la francese Coupe, mentre la norvegese Aas Straete perde 16”. L’azzurra si prende però un bello spavento, manca i primi due bersagli, poi commette un altro errore sul quarto, ma con grande attenzione riesce a utilizzare al meglio le tre ricariche evitando penalità, pur uscendo dal poligono settima a 20” dalla slovena Repinc. L’azzurra è con Behringer, Mokhova e la finlandese Keranen, mentre la francese Coupe gira. Auchentaller è in gran forma e sugli sci inizia a recuperare tantissimo su tutte le avversarie. Così mentre Repinc inizialmente accresce il proprio margine in testa, l’azzurra sale addirittura al secondo posto in breve tempo mangiandosi le altre sugli sci, ma la giovane del CS Carabinieri ha un ritmo pazzesco, impressionante, vola sugli sci, recupera 16” anche alla slovena, la salta e addirittura al cambio l’Italia è sola in testa con 10” di vantaggio sulla Slovenia. Una frazione pazzesca. La Russia è terza a 15” insieme all’Austria, la Norvegia perde 20” e anche la Francia è messa bene a 22” con la Germania, nonostante abbia girato.
Nel primo giro della seconda frazione Zingerle non forza tanto e mantiene il proprio margine sulla slovena Maric. A tutta la norvegese Dokken che si riavvicina a 10”. A terra l’azzurra usa una ricarica ma la copre velocemente ed esce ancora in testa, incrementando il proprio vantaggio a 13” su Dokken e 17” su Maric. Al quarto posto risale la Germania con Puff a 34”, mentre qualche brivido lo corrono Francia e Austria, con Cloetens e Rothschopf che perdono qualcosa e sono a 43”, mentre Malyshkina usa tre ricariche ma si salva. La Russia è ora a 56”.
Nella seconda tornata la norvegese aumenta ulteriormente il proprio ritmo e riprende Zingerle. Le due arrivano alla serie in piedi con 20” di vantaggio sulla slovena Maric. L’azzurra forza ma sbaglia, deve utilizzare le tre ricariche, ma come ha fatto prima la sua compagna di squadra, si salva. Dokken utilizza due ricariche ed esce in testa, ma Zingerle è ad appena 2”. Da dietro però rercuperano Puff e Cloetens ora a 18”, Maric, resta a 22”. La Russia è a 1’05” con Malyshkina. L’azzurra riprende subito la norvegese e le due in testa riescono ad aumentare il proprio vantaggio sulle inseguitrici. Nel finale la norvegese riesce a staccare di poco l’azzurra, cambiando con 5” di vantaggio. La Francia è a 24” dalla vetta, quindi Slovenia a 34”, Germania a 35” e Austria a 44”. La Russia è settima a 1’50”. Buona la frazione di Linda Zingerle, la più giovane della squadra azzurra.
La norvegese Bakken ha un ritmo altissimo sugli sci e incrementa immediatamente il proprio vantaggio su Rebecca Passler, portandolo subito a 12”. L’azzurra riesce però a non perdere dalle inseguitrici Michelon, Kastl e Klemencic, mentre come prevedibile l’austriaca Gandler da dietro guadagna su Germania e Slovenia. Al poligono Bakken arriva con un vantaggio rassicurante di 13”, Michelon è a 23” con un ottimo finale. Bakken spara molto velocemente, usa una ricarica ma incrementa il proprio vantaggio. Anche Passler è aggressiva e copre velocemente la ricarica. La Norvegia incrementa quindi a 16” il proprio margine, ma l’azzurra difende il podio, perché anche Michelon commette un errore ma è più lenta ed è a 35”, braccata da Klemencic, Kastl e Gandler che non sbagliano e sono a 40” dalla vetta. La Russia è a 1’43” con Kalinina, ormai fuori dai giochi.
Passler recupera nella parte iniziale dell’ultimo giro, anche perché viene avvertita che da dietro Michelon sta andando a tutta tanto da riprendere 13” alla testa, così come più vicine sono anche Klemencic, Kastl e Gandler. Bakken si presenta in testa alla serie in piedi decisiva per la vittoria, Passler segue a 8”, Michelon è a 17”, Kastl e Klemencic a 30”. La norvegese tira fuori però una raffica di cinque colpi, copre i bersagli velocemente e regala l’oro alla Norvegia. Passler non trema, usa una ricarica e assicura il podio all’Italia, uscendo a 18” dalla vetta. Michelon paga lo sforzo fatto e addirittura è costretta a girare. Ne approfitta la tedesca Kastl, che esce al terzo posto a 41”, perché Klemencic deve utilizzare una ricarica ed è quarta a 55”, mentre la francese a 1’07” e Gandler a 1’18”.
Nel corso dell’ultimo giro Bakken è stanca, così alle sue spalle Passler va a tutta e recupera tanti secondi, si avvicina pericolosamente alla norvegese ma non riesce a completare quella che sarebbe una rimonta da annali. La Norvegia fa così festa, davanti all’Italia che vince così il secondo argento in questo Mondiale, ancora più bello perché arrivato in staffetta. Oro meritato per le norvegesi, in particolare Bakken, autrice di un’ultima serie da dieci e lode. Terza chiude la Germania. In ultima frazione da segnalare l’ottima prova di Nikkinen, autrice del miglior tempo, che ha consentito alla Finlandia di chiudere settima.
CLASSIFICA FINALE
1ª Norvegia 1:02’11.2 (0+5)
2ª Italia +1.4 (0+10)
3ª Germania +20.8 (0+4)
4ª Slovenia +45.7 (0+5)
5ª Francia +1’02.4 (2+9)
Biathlon – Mondiali Giovanili: splendido argento per l’Italia nella staffetta femminile Giovani
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