Ragazzi che sfida. C’era fermento per il duello tra Johannes Bø e Martin Fourcade nel primo atto della tappa di Pokljuka, con il norvegese che rientrava alle gare dopo un mese di assenza in cui il transalpino era tornato a fare la voce grossa. Insomma, c’erano tutti gli ingredienti perchè il duello fosse epico ed i due protagonisti hanno fatto in modo che davvero fosse così, con una prova di grandissimo livello, da leggenda verrebbe da dire.
Alla fine a vincere è stato papà Johannes Bø, capace di mettere in pista una prestazione in crescendo, con un poligono finale spettacolare per chiudere senza errori e correre verso la sesta vittoria stagionale, maturata con 11"4 di margine nei confronti di Martin Fourcade, autore di una gara letteralmente in parallelo. Nessun errore a propria volta, con la differenza dettata solo dai dettagli. E la caduta del francese in uscita dal secondo poligono è stato uno di questi: in quel frangente Fourcade ha perso sei o sette secondi ma difficilmente sarebbe riuscito a contrastare la corsa verso il trionfo di Bø.
Un duello che dati alla mano, Johannes Bø ha vinto al poligono, risparmiando nel complesso 6" secondi rispetto a Fourcade in termini di Shooting Time (il Range Time è inficiato dalla caduta del francese), cedendo per solo mezzo secondo invece il confronto sugli sci.
Dietro alle due divinità del biathlon moderno, a completare il podio ci ha pensato l’altro francese Fabien Claude che ha voluto a propria volta aggregarsi al party francese di questo inverno eccezionale in casa transalpina. A sua volta scevro di errori, il 25enne di Epinal si è regalato il debutto assoluto sul podio di Coppa del Mondo, lasciandosi alle spalle il tedesco Philipp Nawrath, autentico "Cenerentolo" del team tedesco che con un glorioso zero ed una convincente resa sugli sci si è inserito appena a ridosso del podio. Ed in una stagione non particolarmente memorabile per la Germania, è grasso che cola.
Quinto e sesto posto quindi ancora per la Norvegia, con Johannes Dale e Tarjei Bø oltre il minuto di distacco a seguito anche del singolo errore al tiro, con Quentin Fillon Maillet settimo appesantito da due errori proprio mentre voleva interpretare il ruolo di guastafeste nei confronti dei due big; suo in ogni caso il miglior tempo sugli sci di giornata.
Ed un errore al tiro – sul terzo bersaglio dell’ultima serie – ha macchiato una giudiziosa gara da parte di Lukas Hofer che dopo i problemi (fisici e di risultati) delle due tappe tedesche ha voluto riprendere confidenza e fiducia con una gara di buon livello, conclusa appena a ridosso della top ten di giornata per un 13imo posto (+2’26"8) che vale molto, davvero. Ci voleva una prova confortante per invertire la tendenza dopo le due ultime settimane, in quella che – va ricordato – è l’ultima tappa prima dei Campionati Mondiali di Anterselva.
Ancora una giornata difficile al tiro invece per Dominik Windisch, appesantito da ben 7 minuti di penalità, e per Thomas Bormolini (5 errori) e la classifica ne ha risentito, inevitabilmente. Più concreto al poligono invece il friulano Daniele Cappellari, a propria volta però oltre la 60ima piazza nonostante un singolo errore al tiro.
News in aggiornamento
Biathlon – La supersfida è servita: Johannes Bø torna e vince, secondo Fourcade
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