La Norvegia non si batte. Il quartetto formato da Knotten, Tandrevold, Eckhoff e Røiseland prosegue la striscia vincente targata "Norge" e nelle ultime due frazioni mette il sigillo alla staffetta di Ruhpolding, chiudendo con una decina di secondi di margine nei confronti della Francia e della Svizzera (20"1) lanciata sul podio da una sontuosa Lena Häcki. Solo quarto posto per le padrone di casa di Germania, con Vanessa Hinz croce e delizia in terza frazione che costringe Denise Hermann a recuperare oltre 30" per chiudere quarta, davanti a Svezia e Ucraina.
Settimo posto per l’Italia: Lisa Vittozzi convince al lancio – forse la miglior gara dell’inverno, Michela Carrara si difende bene prima che una Dorothea Wierer in grande spolvero si riporti in linea per un posto nel podio. Nel finale, contro le big, Federica Sanfilippo fa il suo, ma senza incantare.
La cronaca della gara:
In prima frazione la francese Julia Simon prova subito ad allungare dopo il primo poligono, ma nel giro di poche centinaia di metri Lisa Vittozzi (1 ricarica a terra) riporta il gruppo sulle code della transalpina e della statunitense Susan Dunklee. Gruppo compatto, con qualche difficoltà per la norvegese Knotten e per la svedese Magnusson che oltre a ritardare l’uscita dal poligono si ritrova a fronteggiare una caduta tra le due sessioni di tiro.
In piedi Vittozzi è magistrale ed esce per prima dalla piazzola, seguita ad 8" da Simon e dalla svizzera Gasparin; più lontane tutte le altre, con la Svezia già al limite del minuto di ritardo; salta per aria la Repubblica Ceca.
Al cambio Lisa lancia Michela Carrara in testa alla gara con 8"8 sugli Stati Uniti, seguiti da Francia e dal resto del gruppo; tra le nazioni principali, la Germania paga 23", la Norvegia e la Svezia oltre un minuto. Grande frazione per Lisa Vittozzi.
In avvio di seconda frazione, Bescond, Egan ed Innerhofer chiudono il buco sulla più giovane Carrara andando a comporre un quartetto che si presenta al tiro a terra. L’austriaca Innerhofer è la più veloce a completare l’opera senza utilizzare ricariche. Ne è servita una invece per Bescond, Egan e per la tedesca Preuss che risale in quarta piazza. Michela Carrara pur avendo tenuto un ritmo significativo sugli sci è brava a gestire il poligono con un paio di ricariche e si ritrova quinta a 25"8 dall’Austria; risalgono le due scandinave Persson e Tandrevold, ora rispettivamente a 55" e 59".
Sbagliano in tante in piedi e Bescond si prende la leadership con 11"7 su Egan e 13"1 sull’Ucraina di Dzhyma che si ritrova Preuss in scia; giro di penalità per Innerhofer mentre come in precedenza Carrara esce dalla piazzola sfruttando al meglio due ricariche, lamentando 49" di ritardo dalla Francia e precedendo di poco Tandrevold e Persson.
Bescond da dunque il cambio ad Aymonier con una decina di secondi di margine su Stati Uniti, Germania ed Ucraina; l’Italia è 12ima a 55"9, con Dorothea Wierer che vede davanti a sè di una manciata di secondi Tiril Eckhoff (47"8) e parte insieme alla svedese Mona Brorsson.
Ottimo poligono di Vanessa Hinz che approfitta degli errori altrui per esaltare il pubblico tedesco ed uscire in testa dopo la serie a terra, con una dozzina di secondi su Vali Semerenko e 16 su Aymonier. Appena alle loro spalle si ripresenta il duello a distanza tra Tiril Eckhoff e Dorothea Wierer: la norvegese è ottima, l’azzurra anche meglio e si ritrovano separate da soli 5" con la scandinava quarta (27"8) e l’altoatesina sesta (32"2); nel mezzo la svizzera con Aita Gasparin.
In piedi Vanessa Hinz getta al vento tutto quanto di buono fatto in precedenza e colleziona due giri di penalità. Aymonier scappa senza intoppi davanti a Semerenko, ma alle loro spalle Doro Wierer si concede una ricarica per volare sul podio provvisorio, lasciandosi dietro anche Eckhoff (due ricariche): 9"2 il ritardo della finanziera di casa a Castello di Fiemme nei confronti della Francia; quarta la Svizzera (15"8), quindi una scatenata Eckhoff che in breve chiude il buco, poi la Svezia; la Germania paga un minuto.
Al terzo cambio, Eckhoff di fatto lancia Marte Røiseland alla pari con Justin Braisaz; appena dietro scattano anche Olena Pidhrushna e Federica Sanfilippo per un quartetto che guida con margine la gara; alle loro spalle di una ventina di secondi la Svizzera, quindi Svezia (Hanna Öberg parte con 48"5 dalla testa) e Germania che si affida a Denise Herrmann con 1’02 di svantaggio.
Nel poligono a terra Røiseland è più lesta a gestire la ricarica e si porta al comando in solitaria con 11"8 su Braisaz (due ricariche) mentre un’infallibile Lena Häcki porta la Svizzera sul terzo gradino del podio provvisorio (17"8); quarta piazza per Pidhrushna, seguita ad una decina di secondi da Sanfilippo, ricorsa a due ricariche. Ma dietro Denise Herrmann (perfetta, una prestazione così fa paura) scalpita e si avvicina, preceduta da Öberg.
Røiseland sfrutta una ricarica anche in piedi ma la sua leadership non è a rischio: la norvegese esce con margine dal poligono davanti a Braisaz e ad una Häcki sensazionale, ancora stupefacente al tiro. Un grande poligono permette a Denise Herrmann di scavalcare di slancio Öberg, Pidhrushna e Sanfilippo (2 ricariche).
Sul traguardo, quarta vittoria stagionale per la Norvegia, con 10"7 sulla Francia e 20" sulla Francia; Herrmann porta così la Germania ai piedi del podio a 31"7, quindi Svezia, Ucraina ed Italia, settima a poco meno di un minuto di distacco.
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