Per la seconda settimana di fila, sono le nevi di Brezno-Osrblie, in Slovacchia, a divenire il naturale teatro di una tappa del circuito di IBU Cup; infatti, il quinto appuntamento stagionale con la sorella minore della Coppa del Mondo, era originariamente in programma a Duszniki Zdroj, in Polonia, però le temperature elevate e le condizioni della pista (di conseguenza) difficili hanno indotto gli organizzatori a puntare nuovamente sulla località slovacca.
La prova sprint femminile, disputatasi nel primo pomeriggio, ha registrato l’acuto di Karoline Erdal, al secondo successo individuale dell’annata 2019/2020 dopo quello ottenuto a Sjusjøen. La norvegese classe 1997 si è macchiata di un errore al poligono (nella sequenza in piedi), facendo tuttavia segnare il miglior tempo sugli sci. Tanto è bastato per mettersi alle spalle in classifica il duo russo composto da Victoria Slivko ed Ekaterina Glazyrina, con la prima delle due che ha preceduto sul podio di un solo decimo di secondo la connazionale (decisivo, in tal senso, l’errore di Glazyrina nella sessione di tiro finale).
Ai piedi del podio, l’ucraina Nadiia Bielkina (zero errori per lei), quarta con uno scarto minimo (quattro decimi di secondo) sulla tedesca Vanessa Voigt, anche lei con uno score di 10/10 al poligono. Buon sesto posto per l’elvetica Susanna Meinen: a precluderle un piazzamento fra le prime tre, quest’oggi, è stata esclusivamente l’unica imprecisione commessa nella serie di tiro in piedi.
Chiudono la top ten Franziska Hildebrand (Germania, settima), Ingela Andersson (Svezia, ottava), Ida Lien (Norvegia, nona) ed Elisabeth Hoegberg (Svezia, decima).
Capitolo italiane: pare aver ritrovato lo smalto dei tempi migliori Alexia Runggaldier, che chiude diciottesima a 1:08.6 da Erdal. L’azzurra ha mancato un bersaglio da terra e ha concesso qualcosa di troppo nei tratti sugli sci (23° tempo assoluto per lei). Sorride anche Irene Lardschneider, venticinquesima e più rapida sulla neve di Runggaldier. Peccato soltanto per il duplice errore al tiro nella sequenza finale: avrebbe potuto mirare a un piazzamento decisamente più prestigioso. Quarantaduesima, infine, Eleonora Fauner (+2:26.2): fatali, per lei, le tre imprecisioni al poligono.
Condizioni climatiche tutto sommato positive per le atlete, che hanno gareggiato sotto un cielo soltanto inizialmente privo di nubi, nel quale campeggiava un tiepido sole invernale. Il vento, alle 14, soffiava alla velocità di un chilometro orario in direzione sud-ovest. La temperatura esterna era di 3.2 gradi centigradi.
CLASSIFICA FINALE
1ª K.Erdal (NOR) 20:47.1 (0+1)
2ª V. Slivko (RUS) +19.7 (0+0)
3ª E. Glazyrina (RUS) +19.8 (1+0)
4ª N. Bielkina (UKR) +26.1 (0+0)
5ª V. Voigt (GER) +26.5 (0+0) minimo scarto
6ª S. Meinen (SUI) +36.3 (0+1)
7ª F. Hildebrand (GER) +43.5 (0+1)
8ª I. Andersson (SWE) +45.1 (1+0)
9ª I. Lien (NOR) +46.3 (0+2)
10ª E. Hoegberg (SWE) +49.5 (2+0)
Le italiane:
17ª A. Runggaldier +1:08.6 (0+1)
25ª I. Lardschneider +1:41.7 (0+2)
42ª E. Fauner +2:26.2 (1+2)
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Biathlon, IBU Cup: acuto di Karoline Erdal nella sprint femminile di Brezno

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