Arriva un altro successo per la Norvegia, che ha conquistato una vittoria alla vigilia quasi scontata ma arrivata al termine di una gara emozionante. Decisive Røiseland ed Eckhoff, bravissime nella gestione del poligono e ovviamente paurose sugli sci, portando alla loro squadra il poker di successi consecutivi.
Le norvegesi hanno ottenuto il successo dopo una bellissima sfida a tre con Svezia e Francia, risolta all’ultimo poligono. Le svedesi sono state costrette ad accontentarsi del secondo posto, con Hanna Öberg che ha provato ad attaccare nell’ultima serie di tiro, consapevole di non poter battere Eckhoff sugli sci, ma è stata costretta ad utilizzare tre ricariche. Terza un’ottima Francia, mentre la Germania ha concluso al quarto posto penalizzata dal brutto inizio di Hinz. La Svizzera, quinta, ha dato l’idea di avere la gara in mano fino alla seconda serie della terza frazione quando Aita Gasparin è andata in difficoltà ed è stata costretta a girare.
Miglior piazzamento stagionale per l’Italia che ha concluso al nono posto al termine di una gara sulla quale hanno pesato purtroppo i due giri di penalità di Wierer e quello di Sanfilippo. Peccato perché la sensazione è che l’Italia avesse in canna un piazzamento importante vista la buonissima prestazione di Vittozzi e anche l’ottimo esordio di Carrara, che ha utilizzato solo due ricariche in piedi. Sanfilippo e Wierer fino agli errori commessi stavano disputando un’ottima gara, quindi qualche bel segnale si è visto, soprattutto se si considera che le azzurre hanno chiuso none con tre giri di penalità e una giovane all’esordio.
LA CRONACA
Tutte in gruppo al primo poligono, dove Vittozzi utilizza una ricarica ma esce con tutte le migliori. Elvira Öberg perde qualche secondo, ma in difficoltà vanno Russia e Slovacchia: Reztsova utilizza tre ricariche, mentre Ivona Fialkova deve girare due volte. Un gruppo di otto atlete, che comprende anche la cinese Tang, arriva compatto alla serie in piedi, dalla quale esce in testa un’ottima Vittozzi, che usa un’altra ricarica, seguita da vicino da Elisa Gasparin, Simon e Hojnisz. Solemdal utilizza tre ricariche e perde oltre 20”, così come Elvira Öberg che ne usa due. In difficoltà Hinz, costretta a girare. Al termine della prima frazione sono in testa Francia e Italia, la Svizzera è a 7”, mentre la Polonia ne perde 11. La Svezia cambia al sesto posto con 28” di distacco, la Norvegia è ottava a 38”, mentre la Germania addirittura 13ª a 57”.
Wierer si presenta al poligono in compagnia di Bescond e Selina Gasparin, mentre Zuk è a 7”. L’azzurra esce in testa insieme alla svizzera, dopo aver utilizzato una ricarica, mentre va in difficoltà Bescond che usa le tre ricariche e viene raggiunta dalla svedese Persson e la statunitense Egan a 30” dalla coppia di testa. Tandrevold è precisa ma non velocissima, trovandosi con un distacco di 40”. Poligono selettivo che manda in difficoltà la polacca Zuk, costretta a girare, mentre la Germania è a 1’03” con Hettich che manca un solo bersaglio. La coppia di testa arriva con 30” di vantaggio al secondo poligono su una cinquina che comprende anche la finlandese Mäkäräinen e la norvegese Tandrevold. Nella serie in piedi va sorprendentemente in difficoltà Dorothea Wierer, che commette addirittura cinque errori ed è costretta a girare due volte. La svizzera ne approfitta e va via con 24” di vantaggio su Bescond, mentre Mäkäräinen è terza a 29” e Persson segue a 35”. Wierer è a 59” in settima posizione in compagnia di Tandrevold e poco avanti alla tedesca Hettich. Si arriva al cambio con la Svizzera prima 26” davanti alla Finlandia. Francia terza a 41”, Svezia a 44”. Tandrevold ha staccato Wierer chiudendo sesta a 57”, mentre l’Italia è ottava a 1’03”.
Aita Gasparin si presenta sola in testa al primo poligono, utilizza una ricarica ed incrementa il proprio vantaggio. In seconda posizione c’è Røiseland che riporta in alto la Norvegia, seguita da Brorsson e Aymonier. Bene Sanfilippo, precisa e veloce, tanto da uscire sesta a 47” dalla testa. A 1’08” la Germania con Hammerschmidt. La svizzera mantiene 25” di vantaggio quando arriva alla sua ultima serie, seguita dal terzetto Brorsson, Røiseland e Aymonier, con la norvegese andata a tutta. Un’ottima Sanfilippo è da sola quinta a 43” dopo aver staccato l’austriaca Rieder. Aita Gasparin va in crisi al tiro ed è costretta a girare, in testa va la Francia con una splendida Aymonier che è velocissima e clamorosamente precisa, alle sue spalle Brorsson, anche lei perfetta, mentre Røiseland perde 13” utilizzando due ricariche. In difficoltà Sanfilippo, costretta a un giro di penalità. L’Italia è ottava a 1’10”, alle spalle della Germania. La norvegese va a tutta sugli sci e recupera su Aymonier, così al cambio la Norvegia è insieme alla Francia, la Svezia si trova a 6”. Quarta a sorpresa è l’Austria a 42”, quinta la Svizzera a 55”, poi la Germania a 1’00”. Sanfilippo è sempre ottava a 1’12”.
Eckhoff, Braisaz e Hanna Öberg partono insieme e così arrivano al poligono a terra. Le tre restano insieme nonostante siano tutte costrette ad utilizzare delle ricariche (due la svedese e la norvegese, una la francese). Haecki sale in quarta posizione a 44”, alle sue spalle una Herrmann lentissima al tiro, Pidhrushna e una bravissima Carrara che con freddezza non sbaglia. Le prime tre arrivano insieme alla decisiva serie in piedi. Öberg è velocissima ma sbaglia tre volte, così Eckhoff con più calma, utilizzando solo una ricarica, prende la testa e se ne va. La svedese esce a 7”, mentre Braisaz perde 21”. Herrmann fa un ultimo poligono di altissimo livello e recupera la svizzera Haecki. Carrara utilizza due ricariche ed è ottava. Nel finale Eckhoff va con i suoi ritmi e guadagna molti secondi sulla svedese, fino all’ennesima festa finale della Norvegia. Alle sue spalle la Svezia, mentre la Francia chiude sul terzo gradino del podio. Nel finale Herrmann va via a Haecki e porta la Germania al quarto posto. Carrara viene scavalcata nell’ultimo giro dalla bielorussa Kruchinkina, portando l’Italia al nono posto, che è il miglior risultato stagionale. Per la valdostana quella di oggi è stata un’esperienza importante, anche nel dover ricoprire con le ricariche l’ultimo bersaglio.
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