Marte Olsbu Røiseland è la prima vincitrice del 2020. Con una gara pressochè perfetta, la norvegese ha firmato la sprint di Oberhof, disputata come spesso avviene, tra nebbia, vento e pioggia. Un contesto di gara difficile, in quello che è uno dei circuiti più complessi della stagione: ne è venuta fuori una sfida interessante, in cui la ventinovenne di casa a Lillehammer ha messo in mostra una quadratura eccellente tra forma fisica e capacità tattica. Zero errori al tiro e irresistibile progressione sugli sci, per archiviare la pratica dopo 22’04"9 di gara e aspettare così di conoscere chi sarebbe salita con lei sul podio.
Alla fine l’onore è spettato alla padrona di casa Denise Herrmann (un errore in piedi, +37"8) che in apertura di anno ha quindi potuto restituire un sorriso al pubblico tedesco dopo un avvio di stagione piuttosto tragico e alla francese Julia Simon (un errore a terra, +47"4) che nel giro finale ha privato della soddisfazione del podio a Dorothea Wierer, quarta (+1’01"8).
Nonostante un errore in apertura della seconda sessione di tiro, l’azzurra è uscita dal poligono con il terzo tempo ma nella tornata finale ha pagato 23" nei confronti della transalpina, autrice del terzo tempo assoluto sul giro, ad un nulla da Herrmann e Mäkäräinen (11ma con tre errori), segnale di un’eccellente condizione.
Un ottimo risultato quindi per una Wierer che ha voluto gestire con oculatezza lo sforzo, partendo senza forzare nella prima parte del giro per poi alzare i giri e regalarsi poligoni convincenti – eccellente a terra – errore a parte: ancora una volta suoi i migliori riscontri cronometrici al poligono, sia in termini di tempo di tiro, sia di intervallo tra ingresso ed uscita dalla piazzola, sempre davanti a Røiseland.
Un quarto posto che oltretutto consente all’azzurra di precedere la principale inseguitrice nella classifica generale Tiril Eckhoff – quinta con un errore per poligono – che ha così chiuso la serie vincente dopo i quattro acuti consecutivi con cui aveva chiuso il 2019. Alle sue spalle, sesto posto per la slovacca Paulina Fialkova, seguita dalla convincente canadese Emma Lunder e dalla polacca Monika Hojnisz. Battuta a vuoto invece per la norvegese Ingrid Tandrevold, 34ima con tre errori (1+2).
Gara a due volti, per Lisa Vittozzi. Sul tracciato che dodici mesi fa le aveva regalato la doppietta sprint + inseguimento, la sappadina è partita forte, concedendosi la prima parte di gara migliore della stagione, con un ottimo primo poligono ed una intrigante resa sugli sci. Nel tiro in piedi, due errori ne hanno quindi compromesso la corsa, facendola scendere in ventesima piazza, appena davanti alla svedese Hanna Öberg.
Due errori, ma a terra, anche per Federica Sanfilippo che si è ritrovata esclusa dalla zona punti per poco più di un secondo, in 41ima posizione. Più indietro la valdostana Nicole Gontier con ben 5 errori al tiro che l’hanno costretta al 75imo posto, appena davanti alla debuttante Michela Carrara che nella sua prima giornata tra le grandi – in un contesto difficile, come si diceva in apertura – ha iniziato a capire che aria tira da queste parti; quattro errori per lei, tre a terra, uno in piedi; possibile rivederla in gara sabato in staffetta.
Come detto, dopo la sprint di Oberhof, Dorothea Wierer resta al comando della classifica generale con 347 punti, venti in più rispetto ad Eckhoff, con Tandrevold ancora terza (287) nonostante la giornata difficile; Julia Simon (261) è però ormai in scia. Wierer leader anche della classifica di specialità (182), davanti alla vincitrice odierna Røiseland (150) e alla russa Svetlana Mironova (139, oggi 19ima con due errori).
La classifica della gara La classifica di Coppa del Mondo