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Biathlon – Verso Oberhof, Michela Carrara: “Sarà un’esperienza importante”

A quasi tre anni di distanza dal successo nei Mondiali Juniores di Brezno-Orsblie del 2017, Michela Carrara farà a Oberhof il suo esordio in Coppa del Mondo. Quel giorno la valdostana del Centro Sportivo Esercito fece sua la sprint mondiale davanti a Tandrevold e Begue, in una gara nella quale fece top ten anche Julia Simon, mentre chiuse 14° Marketa Davidova. Il giorno successivo, con tre errori al poligono, l’azzurra chiuse al secondo posto, vincendo l’argento, alle spalle della russa Vasnetcova e ancora davanti a Tandrevold.
Nelle stagioni successive, però, Carrara ha faticato a emergere e confermare le buone potenzialità mostrate nell’evento iridato slovacco. A penalizzarla soprattutto il poligono, se si considera che da quel giorno soltanto in un’altra occasione è riuscita a chiudere una gara con lo zero. Negli ultimi anni ha visto esordire tanti suoi compagni di squadra, come per esempio Lardschneider, Cappellari e Braunhofer, ma non si è persa d’animo. Ora è arrivato anche il suo momento, Michela Carrara ha iniziato positivamente l’ultima stagione e a Forni Avoltri si è guadagnata la prima convocazione in Coppa del Mondo, un passo importante per la sua carriera.
L’abbiamo contattata per sentire come sta vivendo questo importante momento.
Ciao Michela. Cosa hai pensato quando, a seguito del secondo posto nella sprint di Coppa Italia a Forni Avoltri, ti hanno comunicato che sei stata convocata per la Coppa del Mondo?
«Ammetto che in un primo momento ero stupita, perché non credo di essermi comportata benissimo sugli sci. Poi ovviamente la contentezza ha preso il sopravvento sullo stupore. Voglio però migliorare tanto».
Con quali aspettative vai ad Oberhof?
«Innanzitutto per fare un’esperienza importante. Sicuramente cercherò di disputare una bella gara, ma non posso pormi obiettivi reali oltre questo, in quanto non so quale sia il mio livello in Coppa del Mondo. Sarà bello confrontarsi con grandi atlete, vivere un ambiente nuovo e gareggiare con tanti tifosi a bordopista. Sarà divertente».
Osserverai da vicino Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi nella preparazione di una gara di Coppa del Mondo.
«È una delle mie più grandi curiosità. Le osserverò da vicino, voglio vedere come gestiscono tutta la situazione. Da loro posso solo imparare».
Come arrivi a Oberhof? Cosa provi pensando che esordirai in Coppa del Mondo?
«Sono emozionata e felice. Ne parlavo spesso con i miei compagni di squadra, che hanno esordito lo scorso anno: "sono più vecchia di loro, ma pian piano arrivo anch’io" (ride, ndr)».
Quasi tre anni fa il titolo mondiale juniores davanti ad atlete che oggi sono presenza fissa in Coppa del Mondo; cosa ritieni ti sia mancato fin qui?
«Mi è mancata sicuramente la costanza. Sugli sci sono andata tante volte forte, ma ho avuto troppi problemi con il tiro. È questo il problema, quel giorno in Slovacchia feci un doppio zero, dopo non ci sono praticamente più riuscita. Devo migliorare il mio atteggiamento al poligono, perché senza il tiro non posso ottenere risultati, nonostante le belle prestazioni sugli sci».
Cosa è cambiato rispetto alle due stagioni precedenti?
«Diciamo che lo scorso anno partii proprio male, mentre due anni fa mi ammalai. Quest’anno è arrivato subito qualche risultato in più e ho preso fiducia. Però continuo a non essere costante».
In estate ti sei ben comportata ai Campionati Tedeschi di Ruhpolding; quell’esperienza è stata utile?
«Vero, in quell’occasione ho fatto bene sia nella mass start che nella staffetta. Quel weekend mi ha dato maggior fiducia».
Qual è il tuo stato di forma attuale?
«Non sono soddisfatta di quanto fatto sugli sci a Forni Avoltri, ma era la prima gara dopo un paio di settimane, quindi forse dovevo ritrovare il ritmo. Spero di avere già a Oberhof la mia forma di dicembre. Sicuramente andrò in Germania con coraggio».
L’esordio in Coppa del Mondo sarà un passo importante della tua carriera; vuoi ringraziare qualcuno?
«Devo ringraziare veramente tante persone. In primis la mia famiglia, poi il Centro Sportivo Esercito, che mi dà sempre tanta fiducia, chi mi fornisce i materiali e tutti i miei allenatori»

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