Ultimo capitolo del Tour de Ski 2019/20 con il Cermis, che quest’anno, rispetto al passato, vedrà la nuova formula mass start. Ovviamente occhi puntati sulla battaglia per la classifica finale, ma il nuovo format di gara apre anche all’interessante scenario del vincitore di giornata, dell’atleta che per primo taglierà il traguardo, che non sarà per forza il trionfatore del Tour de Ski, come naturalmente accadeva con l’inseguimento.
Il grande favorito della giornata odierna per la vittoria del Tour de Ski, Sergey Ustiugov, che lo scorso anno, nonostante la “carota” della possibile rimonta su Klæbo, chiuse soltanto con l’undicesimo tempo di giornata a 1’15”6 dal migliore. Distacchi ancora più pesanti li accumularono Alexander Bolshunov, 23° a 2’02” e Klæbo, 27° a 2’19”. Per esempio, il ’96 russo, fece registrare un tempo di 5” più alto rispetto a quello di De Fabiani, tanto da perdere addirittura il podio, scendendo dal 3° al 5° posto. Contando che Klæbo, invece, cercò di gestire al meglio le proprie energie lungo tutto il percorso, la sensazione è che tra i due non ci sia affatto differenza sul Cermis, almeno non c’era un anno fa.
Ustiugov, invece, pur dando tutto non riuscì ad agganciare il norvegese. Stati di forma diversi, magari, rispetto a quest’anno, ma anche nel 2017 quando vinse, chiuse comunque con il ventesimo tempo. In quel caso però, partiva con un vantaggio rassicurante.
Questi numeri, tenendo come punto di riferimento l’attuale classifica e quanto si è visto fin qui, fanno pendere la bilancia dalla parte del ventisettenne russo per la vittoria finale, non per quella di giornata.
Chi potrebbe dire la sua? Røthe e Krüger sono i due principali indiziati, perché lo scorso anno fecero registrare il primo e secondo tempo, portando a termine una grande rimonta. Chiusero con una differenza di appena 1” tra loro. La sensazione, per quanto si è visto fin qui, è che Røthe sia in grandissima forma e creda fortemente di poter ambire ancora a un risultato importante. Ieri nella sprint ha lottato strenuamente per ottenere dei preziosissimi secondi di bonus. Il suo obiettivo è la vittoria di giornata, poi chissà, se uno dei primi tre dovesse andare in crisi, anche le porte del podio potrebbero aprirsi, visto che è a 2’01” dalla vetta, distacco inferiore rispetto a quello che inflisse nei tempi lo scorso anno sia a Bolshunov sia a Klæbo.
Krüger, invece, guarda più alla giornata odierna e certamente, leggero com’è, può fare la differenza. Altri atleti che potrebbero dire la loro sono i russi Melnichenko, Spitsov e Larkov, tutti in grado di chiudere nelle migliori posizioni della gara odierna e scalare tante posizioni della classifica generale. Attenzione ovviamente anche a Cologna, capace di far sempre molto bene sul Cermis, così come i francesi Manificat e Gaillard, ma anche il norvegese Holund. Da tenere poi in forte considerazione l’andorranno Altimiras, che il motore in salita ha mostrato di averlo più volte negli ultimi anni alla Sportful e fece bene anche lo scorso anno sul Cermis. Tanti altri, non citati, vedi Niskanen, potrebbero inserirsi.
Ovviamente i numeri e i risultati passati non possono raccontare tutto. La gara odierna si disputerà con un nuovo format e di conseguenza la competizione sarà diversa rispetto al passato, così come la forma degli atleti non sarà la stessa rispetto allo scorso anno e la prima esperienza sul Cermis avrà insegnato tanto a Klæbo e Bolshunov, che magari avranno un’idea diversa su come affrontarlo. Insomma è tutto da scoprire.
La classifica alla vigilia dell’ultima tappa
Tour de Ski maschile – A poche ore dal Cermis: podio già deciso oppure c’è chi può scalare posizioni?
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