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Sci di fondo

Fondo – Il sorriso di Anna Comarella dopo il Cermis: “È stata un’esperienza bellissima”

Ha chiuso al diciottesimo posto assoluto il suo primo Tour de Ski completo, nonostante le difficoltà nelle sprint, miglior under 23 e soprattutto è giunta quindicesima nella mass start del Cermis. Un risultato importante quello ottenuto da Anna Comarella, l’atleta più giovane della squadra A, classe ’97 che sta crescendo e confermando quelle che erano le grandi speranze riposte su di lei dopo i Mondiali Juniores del 2017.
C’è però tempo e va lasciata crescere con calma come giusto che sia per una giovane. Intanto Anna si gode la sua bella prestazione sul Cermis: «Sono contenta – ha affermato la cortinese delle Fiamme Oro in mixed zone – perché a inizio salita non ero messa benissimo, mi trovavo un po’ in fondo al gruppo. Nella parte finale però ho trovato delle nuove energie, ho guadagnato anche qualche posizione. Ho fatto più fatica nella parte iniziale della salita, anche perché arrivavamo dopo quel pezzo in piano, non molto adatto alle mie caratteristiche. In ogni caso sono molto contenta del mio Tour, ho appena saputo di essere giunta diciottesima nel Tour de Ski, un buon risultato».
Non solo la Coppa del Mondo, perché dopo la gara Comarella ha in testa anche uno dei suoi obiettivi stagionali, il Mondiale Under 23 di Oberwiesenthal, che arriverà a fine stagione, il suo primo pensiero quando le viene comunicato di aver chiuso il Tour come miglior Under 23: «Sono felice di essere la miglior Under 23, magari è di buon auspicio in vista del Mondiale di marzo».
La veneta ha quindi parlato del suo primo reale Tour de Ski: «È stata un’esperienza bellissima, per me era la prima volta che partivo per concluderlo. Arrivare in cima al Cermis era un sogno, solo l’idea di fare questa salita rappresentava un’emozione fortissima. È stato bellissimo perché c’era tanta gente che faceva il tifo, un’atmosfera stupenda».
Comarella è cresciuta moltissimo nel corso delle due settimane del Tour de Ski: «Credo che il Tour de Ski, con tante mass start, mi abbia aiutato molto dal punto di vista mentale, facendomi capire che lavorando nel modo giusto posso starci anch’io. In questi dieci giorni sono salita molto di condizione, ero partita che non stavo bene, ma le cose sono poi andate sempre meglio, anche oggi mi sentivo bene. Credo di essere cresciuta anche mentalmente nella consapevolezza dei miei mezzi, ho una maggiore convinzione di poter stare nel gruppo. Insomma questo Tour mi ha fatto bene anche nella testa. La salita? È bella tosta, ma farla rende anche il nostro sport più accattivante. Ora mi prendo un periodo di pausa a casa, poi mi rituffo sulla Coppa del Mondo».

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