"Era una bella occasione per fare un bel risultato davanti al pubblico italiano, come già l’anno scorso a Cogne, ma le sprint sono così. Ogni giorno può succedere qualcosa di diverso" racconta Federico Pellegrino al termine della gara.
Oggi, in Val di Fiemme, quel qualcosa ha risposto al nome del russo Spitsov che nel primo quarto di finale si è inserito tra i due pretendenti principali, Chicco Pellegrino e Johannes Klæbo.
"Non mi sarei mai aspettato di essere battuto da lui, questo mi delude. Purtroppo fa parte del gioco, soprattutto in un finale come quello odierno, in cui stare davanti in salita è penalizzante, ma allo stesso tempo per avere velocità sul rettilineo servono sci super, altrimenti non è possibile sorpassare. Peccato, davvero. Difficile anche pensare ad una tattica diversa, ma a posteriori posso dire che se avessi saputo che gli altri sci erano così più performanti, avrei potuto impostare il ritmo dall’inizio, ma parlare a giochi fatti è semplice. L’intenzione mia era quella di arrivare in finale con ancora energie da spendere, se avessi fatto il ritmo in batteria non avrei avuto comunque chance per il podio. Sono fatto così, prendere o lasciare".
Naturalmente il Tour de Ski di Pellegrino si chiude qui.
"Mi sono divertito, davvero. E l’aspetto positivo di oggi è che la qualifica ha dimostrato che la forma è ottima, un dato importante. Adesso avanti con Dresda".
Fondo: la delusione di Chicco Pellegrino. “A posteriori mi sarei mosso diversamente”

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