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Sci di fondo

Fondo – Magistrale Klæbo, che mette in riga i russi nella mass start in classico

E meno male che non ci credeva più. Klæbo, dopo le difficoltà delle durissime gare di Dobbiaco, ha ritrovato se stesso tornando nella comfort zone della tipica gara da sci di fondo moderno, imponendosi nella mass start in classico con una prova tatticamente magistrale, nella quale è riuscito, come fatto anche l’anno scorso con De Fabiani, a prendersi la vittoria grazie all’ottimo finale di gara. Senza rivali il norvegese nello sfruttare al meglio i propri materiali in discesa e arrivare sul rettilineo finale al doppio della velocità rispetto a Ustiugov e Bolshunov, stampandoli sul rettilineo finale.
La mass start in classico della Val di Fiemme, su una pista bellissima, è stata la tipica gara stile tappa del Giro d’Italia, quando ci si gioca tutto nella volata finale. Si vedono giochi di squadra, come quello dei norvegesi, che hanno tenuto ben protetto Klæbo fino all’ultima salita, grazie allo splendido lavoro di un Røthe quasi gregario, così come Holund, bravissimo nel sacrificarsi per aiutare il compagno di squadra nella volata che portava ai secondi di bonus. Bolshunov aveva già sottolineato in estate quanto i norvegesi siano bravi a gareggiare come squadra seppur in uno sport individuale come il fondo e in Val di Fiemme se ne è avuta l’ennesima dimostrazione.
Tutto stava nel far arrivare Klæbo nella miglior posizione possibile e in possesso di tante energie all’imbocco dell’ultima salita, il resto l’avrebbe fatto la classe immensa del norvegese, che in queste situazioni non ha rivali. Si è messo tutto a sinistra in salita per per guadagnare metri, ha scollinato volontariamente alle spalle di Ustiugov per sfruttarne poi la scia in discesa e, una volta giunto sul lungo rettilineo finale, ha utilizzato al meglio i suoi sci e la maggior velocità derivata dall’ottima conduzione della discesa conclusa, con una curva pennellata da discesista, sverniciando Ustiugov e Bolshunov. Una vittoria e un gesto tecnico da grande campione.
Alle loro spalle, in quarta piazza Larkov, staccato di 4”, mentre gli altri sono giunti già oltre i 10” con un Røthe da applausi al quinto posto e un ottimo Cologna sesto.  Nella top ten anche Halfvarsson e Niskanen, forse quest’ultimo un po’ deluso. Da segnalare l’ottima sedicesima posizione di Altimiras, l’andorrano capace di giungere sedicesimo.
Buona prestazione per Salvadori, giunto 19° al termine di una gara condotta benissimo, sempre nel gruppo di testa, fino all’ultimo giro. L’azzurro ha perso la volata finale con Yakimushkin e Gaillard, ma le sue ultime due gare sono un bel segnale per tutta la squadra azzurra. Fuori dalla zona punti gli altri azzurri in gara, con Pellegrino che ha risparmiato energie in vista della sprint di domani.  
CRONACA    
Klæbo accelera subito per prendersi punti importanti per la classifica a punti, guadagnando 4” su Bolshunov, che però recupera subito insieme a tutto il gruppone. Al terzo chilometro Rastelli si mette in testa al gruppo a tirare, seguito da Halfvarsson, Burman e Cologna. Gli svedesi hanno ottimi materiali e al quinto chilometro, termine del secondo giro, sono proprio loro a passare in testa, mentre Rastelli si mette a metà gruppo a riprendere respiro. I russi per ora si tengono coperti per mantenere energie, con Ustiugov che marca stretto Klæbo.
Qualcuno inizia a staccarsi al termine del terzo giro, ma i ritmi si alzano soltanto verso il traguardo degli 8,4km che porta secondi di bonus. È Holund ad accendere la contesa con una bella accelerata che gli permette di mettere qualche metro tra sé e gli altri. A inseguirlo è Bolshunov, ma ovviamente sulla salita è Klæbo a dare una bella scossa e prendersi 15” di bonus d’oro, recuperando ben 7” al russo, beffato da Røthe e Krüger. La Norvegia quindi mette subito in campo l’artiglieria pesante, mentre Ustiugov appare guardingo. Il ritmo si alza e nelle prime posizioni si vedono anche Pellegrino e Salvadori.
Prende la testa Niskanen, poi al termine del quarto giro transita un gruppone trainato da Røthe, Bolshunov e Cologna, nel quale ci soono anche Pellegrino e Salvadori. Zelger non è distante dalla 30ª piazza, mentre Rastelli e Abram si staccano. I tanti tifosi di Cologna sono ben felici di vedere lo svizzero tra i più attivi nelle posizioni di testa, grazie anche a ottimi materiali. Pellegrino nel frattempo si stacca dal gruppo dei migliori, al quale resta invece attaccato Salvadori. Nessuno va all’attacco per primo, in testa c’è un gruppone con circa una ventina di atleti.
Inizia l’ultimo giro con Bolshunov in testa, seguito da un gruppo allungato di ventidue atleti. In molti iniziano però a staccarsi, tra i quali anche il buonissimo Salvadori.  Dopo essere rimasto nascosto per tutta la gara, è Ustiugov il primo ad andare all’attacco con delle spinte poderose in salita, seguito da Bolshunov e Larkov. Klæbo però li segue da vicino, trainato da Røthe, mentre va in difficoltà Niskanen. Ustiugov arriva in testa all’imbocco dell’ultima salita, mentre Klæbo si tiene coperto ma accelera come previsto sulla salita finale, come fosse una sprint. La sfida è bellissima, il norvegese ha ottima tenuta, ma lascia che sia Ustiugov a scollinare in testa restando fuori dai binari. È una sprint e tatticamente i russi non possono nulla, vengono portati a lezione da un Klæbo in possesso di un gran materiale, che in discesa pennella lo sci con traiettorie che gli altri nemmeno conoscono, esce dalla curva meglio degli altri e sul rettilineo finale, come prevedibile, si prende la vittoria davanti a Ustiugov e Bolshunov.
Salvadori, persa la volata finale con Yakimushkin e Gaillard, chiude in un’ottima 19ª posizione, suo miglior risultato in stagione.
CLASSIFICA FINALE
1° J. Klæbo (NOR) 39’51.0
2° S. Ustiugov (RUS) +0.7
3° A. Bolshunov (RUS) +1.0
4° A. Larkov (RUS) +4.4
5° S. Røthe (NOR) +10.2
6° D. Cologna (SUI) +11.0
7° D. Spitsov (RUS) +13.7
8° H. Holund (NOR) +15.8
9° C. Halfvarsson (SWE) +18.1
10° I. Niskanen (FIN) +18.4
Gli italiani
19° G. Salvadori +40.6
37° S. Zelger +1’40.5
43° F. Pellegrino +2’05.8
49° M. Abram +2’46.0
53° M. Rastelli +3’15.0 Per la classifica completa clicca qui

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