Le tappe di Dobbiaco del Tour de Ski si sono concluse con le vittorie di Sergey Ustiugov, Therese Johaug, Alexander Bolshunov e Ingvild Flugstad Oestberg, indicando come favoriti per il titolo finale in Val di Fiemme i due russi, il norvegese Johannes Klaebo e il finnico Niskanen, e le norvegesi Johaug, Oestberg e Weng, insieme alla russa Nepryaeva, tra le donne.
Nell’immediato post gara gli occhi erano tutti puntati sulle tappe fiemmesi che concluderanno anche il 14° Tour de Ski dal 3 al 5 gennaio. Venerdì ci sarà la mass start in classico di 10 e 15 km, 100.a tappa di sempre nella storia del Tour del Ski, sabato una sprint nuova di zecca che attirerà i velocisti e domenica un’altra novità, la Final Climb con partenza mass start.
Il norvegese leader di Coppa del Mondo Johannes Klaebo non sa cosa aspettarsi, ma quando sente parlare di sprint gli si illuminano gli occhi: “Penso che la sprint in Val di Fiemme potrà essere interessante, mentre la partenza mass start renderà ancora più difficile la Final Climb, e anche l’altitudine è un fattore importante. Vedremo”. Il russo Sergej Ustiugov vuole alzare le braccia al cielo sul Cermis: “Guardo tappa dopo tappa e non sto ancora pensando alle prossime, il formato mass start sarà tutto da valutare ma voglio chiudere al meglio questo Tour de Ski. Le possibilità di far bene in Val di Fiemme ci sono tutte”.
Uno sguardo anche alla nazionale azzurra che sta affrontando un momento delicato, ma che nella “culla dello sci nordico” potrebbe parzialmente riscattarsi, nonostante il ritiro di Francesco De Fabiani. Federico Pellegrino ha occhi puntati sulla sprint: “L’ultima volta che ho gareggiato in Fiemme è stata nel 2013, il mio obiettivo è battere l’undicesimo posto di allora. Parto con questa idea, poi vedremo strada facendo come andrà: in classico ho ambizioni più contenute che nella skating, farò il massimo ma posso dire la mia come ho fatto per le Olimpiadi del 2018, dove c’era la pista dura in classico”.
Maicol Rastelli non vede l’ora, ma considera le piste fiemmesi tra le più dure: “La pista è durissima in Fiemme, ancora più dura di questa (Dobbiaco – ndr). L’obiettivo è far bene nella sprint. Preferisco un tracciato duro ma in classico, la sprint è la gara in cui vado meglio”. Stefan Zelger è al suo Tour de Ski numero due: “Vediamo se riesco a portarlo in fondo, se avrò ancora la forza di affrontare l’Alpe Cermis”. La bellunese Anna Comarella è tra le azzurre più ambiziose: “Sicuramente la sprint in Val di Fiemme, in classico, sarà più bella di quella di Lenzerheide. Il mio obiettivo è arrivare in cima al Cermis, è una cosa diversa e nuova per me, mi piacerebbe davvero arrivare”. Caterina Ganz in Val di Fiemme troverà il proprio fan club: “Il mio proposito è quello di arrivare in fondo al Tour e di far felici i miei supporter”. Anche Lucia Scardoni punta alla sprint in classico: “Il mio obiettivo per il Tour de Ski è di arrivare alla sprint classica in Val di Fiemme, la gara che mi si addice di più”.
Il programma del comitato Fiemme Ski World Cup è avvincente anche per quanto riguarda gli eventi di contorno, e il trittico di chiusura del Tour de Ski sarà da non perdere anche per il pubblico che seguirà gli eventi tra il Centro del Fondo di Lago di Tesero e l’Alpe Cermis.
Fondo – Verso la Val di Fiemme: le parole di Klæbo, Ustiugov e gli azzurri
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