Sergej Ustiugov alza la voce a Dobbiaco. Nella prima delle cinque tappe italiane del Tour de Ski, il russo – già trionfatore nel gennaio 2017 – non ha concesso repliche a chicchessia, scandendo un ritmo insostenibile in una 15 chilometri in tecnica libera che ha letteralmente riscritto la storia di questa quattordicesima edizione del Tour.
Una gara che il 27enne russo ha condotto sin dal primo intermedio, aggredendo il tracciato pusterese della Südtirol Arena per rilanciarsi ai piani alti della classifica, in una giornata dalla chiara impronta russa: secondo posto per Ivan Yakimushkin a 22"6, terzo per Alexander Bolshunov a 29"0 per un podio completamente firmato dall’armata diretta da Elena Välbe.
Tripletta russa dunque a Dobbiaco, un dominio che il solo Johannes Klæbo ha provato ad insidiare, ma il suo tentativo è durato una manciata di chilometri, prima che lo stesso norvegese si vedesse costretto a rallentare il ritmo, forse sfiancato dall’insostenibile andatura altrui, per chiudere ad 1’17 dallo scatenato Ustiugov, in diciassettesima piazza.
Un autentico sparpaglio, per usare un termine caro agli appassionati di ciclismo, che coinvolge anche altri big: Dario Cologna ha chiuso appena davanti al vichingo (1’09 di distacco) e via dicendo. Una giornata importante, forse decisiva, in cui anche il team italiano non è riuscito a recitare da protagonista. Migliore azzurro al traguardo è stato il primierotto Giandomenico Salvadori, 40imo ad 1’57 e seguito a ruota da Francesco De Fabiani, 41imo ad oltre due minuti; oltre la cinquantesima piazza tutti gli altri, con Mikael Abram, Federico Pellegrino, Stefan Zelger e Maicol Rastelli nell’ordine. Le cose non vanno bene, non lo si scopre di certo oggi, ma di certo l’approdo in Italia non ha giovato particolarmente.
Tornando alla classifica di giornata, dietro al terzetto russo, quarto posto per lo svedese Calle Halfvarsson (+29"6) con Hans Christer Holund in quinta piazza a provare a difendere l’onore norvegese, anche se alle sue spalle è ancora Russia con Maltsev e Melnichenko (sei furie rosse nella top 10, considerando anche Spitstov, decimo), prima dell’ottavo posto di Sjur Røthe.
Ustiugov sarà dunque il primo a partire domani nell’inseguimento in tecnica classica, ancora sulla distanza di 15km: una pursuit che rispetto al passato non seguirà la classifica generale del Tour (con lo stesso russo che torna al comando), quando proprio la graduatoria odierna e non sarà semplice per nessuno provare a riportarsi nella scia del colosso in tuta rossa, sin qui vincitore di entrambe le prove distance disputate. E con una sensazione di superiorità che non può lasciar tranquilli i rivali.
E la nuova classifica generale vede Ustiugov comandare il gruppo (1:06’43) con un margine di 27" su Bolshunov e 37" su Klæbo, con Holund quarto ed un ritardo già cospicuo di 1’20; Francesco De Fabiani, 38°, continua ad essere il migliore tra gli italiani, seppur ad oltre 3′ dal leader, nella speranza che la forma possa crescere con i chilometri.
I risultati della gara
La Classifica generaleNews in aggiornamento