Johannes Høsflot Klæbo mette la firma sul 31° successo in Coppa del Mondo della sua ancora giovane carriera nella sprint in tecnica libera di Lenzerheide in Svizzera. Dopo la seconda tappa, il ventitreenne di Trondheim si prende la vetta della classifica del Tour de Ski e rafforza il primato in Coppa del Mondo in una giornata dove ha dimostrato sagacia tattica e totale controllo della situazione.
Assente per malattia il francese Lucas Chanavat che aveva sfiorato l’impresa di batterlo a Davos, l’unico serio contendente rimasto al norvegese era Federico Pellegrino, il quale ha fatto obiettivamente il massimo. L’azzurro ha percorso strada parallela con il rivale dai quarti alla finale cercando di studiare il piano per preparare l’assalto alla vittoria.
In una finale molto attendistica, Chicco si è ritrovato in scia all’imbocco del rettilineo finale senza la possibilità di impensierirlo. Rimane comunque un preziosissimo secondo posto che ripete quello di Planica della settimana scorsa, è il 2° podio stagionale e il 28° in Coppa del Mondo della grande carriera dello sprinter azzurro.
Il ventinovenne di Nus ha dimostrato di avere ancora lo spunto per far male infilando uno scatenato Richard Jouve, il quale ha menato le danze nella seconda parte della finale dopo aver speso l’inverosimile in un concitato epilogo nel turno precedente. In assenza di Chanavat, la Francia piazza ancora un suo velocista sul podio per la quarta sprint consecutiva. Fu proprio il mulatto venticinquenne transalpino ad aprire la stagione con un altro terzo posto ma in classico a Kuusamo.
Approdati in finale dalla semifinale teoricamente più debole, la seconda, il russo Gleb Retivykh, quarto, lo svedese Johan Häggström, quinto, e il norvegese Pål Golberg, sesto, sono rimasti in lotta fino alla fine beneficiando del tatticismo. Il meglio lo avevano già dato nel turno precedente quando si erano battuti come leoni nella batteria più veloce di giornata. Sorprende soprattutto lo svedese che si ritrova a sorpresa terzo nella graduatoria del Tour de Ski dietro Klæbo e Bolshunov.
I rivali di Klæbo attualmente più credibili per la conquista del Tour de Ski erano invece nella prima semifinale che è risultata più lenta eliminando uomini di classifica come Alexander Bolshunov, Sergey Ustiugov ed Erik Valnes. Il norvegese potrebbe essere la sorpresa viste le cose che sta facendo vedere anche nelle prove distance. La situazione rimane comunque molto fluida con la 15km skating di Dobbiaco prevista per San Silvestro in grado di rimescolare le carte.
E’ piaciuta la pattuglia azzurra approdata ai quarti di finale. Nonostante sia stato il solo Pellegrino a proseguire il cammino, i compagni hanno mandato dei segnali interessanti.
Francesco De Fabiani al miglior risultato stagionale, sedicesimo, ha rischiato di eliminare Ustiugov, ma è stato messo fuori dai giochi per un banalissimo contatto che ne ha impedito l’accelerazione sul rettilineo finale. Il recupero nel secondo giro, quando si trovava in coda al gruppo, è stato uno sprazzo di classe che ha ricordato il miglior "Defa". Ora ci vuole tanta convinzione nei propri mezzi perché mancano ancora cinque tappe e la condizione sembra stia arrivando.
Gli altoatesini Michael Hellweger, ventesimo, e Stefan Zelger, venticinquesimo, hanno confermato la condizione di Planica davanti a un consesso di caratura superiore. Infine, Maicol Rastelli ha ottenuto un paio di punti nella tecnica meno amica. Cosa manca? Sicuramente l’Italia deve crescere nelle gare sulla distanza e fra Dobbiaco e la Val di Fiemme ci saranno diverse occasioni per farlo. Domani giorno di riposo.
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Tour de Ski – Pellegrino si arrende solo a Klæbo nella sprint di Lenzerheide
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