È subito una dichiarazione d’intenti quella di Therese Johaug, che domina la mass start in skating di Lenzerheide, nonostante una pista sulla quale era difficile fare la differenza. La norvegese è riuscita a salutare tutta la compagnia già sulla prima salita al terzo chilometro, staccando immediatamente tutte le avversarie e involandosi solitaria verso una scontata vittoria.
Ma nonostante tutto non ci si è annoiati, perché alle sue spalle, tutti gli appassionati hanno potuto godersi la bellissima prestazione di due grandi atlete come Østberg e Andersson, rientrate oggi in Coppa del Mondo dopo essere state costrette a saltare la prima parte della stagione a causa di problemi fisici. Entrambe hanno presto rotto il ghiaccio, alzando il ritmo e ponendosi immediatamente alle spalle di una grande Johaug, riuscendo anche a rosicchiarle secondi nel finale.
Nella volatona finale, però, entrambe sono state beffate da una generosa Weng. Andersson è riuscita ad avere la meglio su Østberg, rendendo meno amara la giornata ai tifosi svedesi, dispiaciuti per le difficoltà di Nilsson, che ha chiuso 24ª. Buon quinto posto per Jacobsen, che ha lottato per il podio fino all’ultima salita, mentre Nepryaeva ha terminato in quinta piazza a 40” da Johaug, riuscendo a tenersi di un soffio alle spalle Tiril Udnes Weng, Moa Lundgren, Charlotte Kalla e Kerttu Niskanen, che hanno chiuso la top ten, sfiorata da Stadlober e le tedesche Carl e Hennig, apparse in buonissime condizioni. Si è confermata su buoni livelli Lampic, quindicesima.
In crisi Diggins e Bjornsen, che hanno sprintato addirittura per il ventinovesimo posto in una giornata difficile per tutta la squadra statunitense, che ha visto la sola Brennan in top venti.
L’Italia può fare un sorriso grazie ad Anna Comarella, bravissima a strappare con generosità la 27ª posizione. Più indietro purtroppo le altre azzurre. Brocard ha terminato 39ª, Scardoni 40ª, Debertolis 50ª, Ganz 53ª e Laurent 59ª, mentre Francesca Franchi si è ritirata dopo pochi chilometri per le conseguenze di una caduta iniziale.
LA CRONACA
Johaug parte subito a tutta, imponendo un ritmo altissimo e allungando di conseguenza il gruppo. A marcarla stretta ci sono le statunitensi Diggins e Bjornsen, insieme a Heidi Weng e Jacobsen. Si creano subito dei grandi distacchi a causa di alcuni imbottigliamenti, che penalizzano tra le altre pure alcune azzurre partite con pettorali più alti.
Il gruppo continua ad allungarsi, tanto che si forma un primo gruppetto di testa formato da Johaug, Weng, Bjornsen, Diggins, Kalla, Jacobsen, Nepryaeva, Lundgren e Sundling. A guidare le prime inseguitrici ci sono però proprio Andersson e Østberg, tornate in gara oggi dopo aver saltato la prima parte di stagione. Per loro non c’è nemmeno il tempo di prendere respiro, bisogna subito andare a tutta.
Sulla prima salita, però, al terzo chilometro, si decide già la gara: Johaug saluta la compagnia e va in fuga, nonostante il tentativo di resistere da parte di Heidi Weng, l’ultima ad arrendersi. A sorpresa, alle sue spalle si pone Ebba Andersson, scatenatissima la lunga assenza, con lei anche l’altra rientrante Østberg, Weng e Jacobsen. Comarella, Debertolis e Brocard sono attorno alla trentesima piazza con Stina Nilsson.
Johaug continua la sua fuga solitaria, Østberg e Andersson guidano il quartetto inseguitore, al quale prova ad attaccarsi Nepryaeva. La campionessa del mondo ha 10” di vantaggio a metà gara, non avendo trovato altre zone della pista dove fare la differenza. Anna Comarella è in trentesima posizione alle spalle di Razymova e Nilsson.
In testa aumenta il vantaggio di Johaug, Nepryaeva ritorna sul quartetto davanti, mentre alle loro spalle c’è un gruppo di sei atlete guidato da Victoria Carl. In difficoltà Diggins, che perde posizioni e viene agganciata anche da un’ottima Anna Comarella, che scala posizioni di classifica. Sul tratto di salita Østberg e Andersson alzano il ritmo, ne risente proprio la russa che perde una decina di secondi. Crollano Jessie Diggins e Sadie Bjornsen, evidentemente in difficoltà con i materiali.
Nel finale, alle spalle di Johaug, Østberg mette in seria difficoltà le atlete in gruppo con lei. La prima a pagarne le conseguenze è Jacobsen, che si stacca immediatamente. Le risponde Ebba Andersson, che alza ulteriormente il ritmo e riesce addirittura a dare la possibilità al terzetto chiuso da Weng di guadagnare secondi su Johaug. Mentre la campionessa del mondo taglia il traguardo a braccia alzate, alle sue spalle Weng beffa le compagne di viaggio, sprintando al secondo posto, ma la tripletta norvegese viene scongiurata da Andersson, capace di battere Østberg in spaccata. A entrambe, però, va certamente l’applauso più grande. Anna Comarella chiude 27ª, dopo aver perso la volata con Zhambalova e Razymova, ma può certamente ritenersi soddisfatta della sua prestazione.
CLASSIFICA FINALE
1ª T. Johaug (NOR) 28’12.1
2ª H. Weng (NOR) +12.3
3ª E. Andersson (SWE) +12.9
4ª I.F. Østberg (NOR) +13.1
5ª A.U. Jacobsen (NOR) +24.1
6ª N. Nepryaeva (RUS) +40.1
7ª T.U. Weng (NOR) +40.6
8ª M. Lundgren (SWE) +41.3
9ª C. Kalla (SWE) +41.9
10ª K. Niskanen (FIN) +42.0
Le italiane
27ª A. Comarella +1’16.1
39ª E. Brocard +1’57.9
40ª L. Scardoni +1’58.2
50ª I. Debertolis +2’28.2
53ª C. Ganz +2’36.2
59ª G. Laurent +3’08.2
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Fondo – A Lenzerheide è subito Johaug, ma che rientro Andersson e Østberg!
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