Non c’è due senza tre ed il quarto vien da sè: un modo di dire caro ad Alberto Tomba che oggi potrebbe essere riutilizzato da Tiril Eckhoff. Da oltre ad una settimana, vince solo lei e anche la mass start di Annecy – Le Grand Bornard diventa terra di conquista per la ventinovenne di Oslo, alla quarta vittoria consecutiva personale per portare il bottino complessivo a quota dieci.
Ma dietro di lei, è grande Dorothea Wierer. Indomita, grintosa, determinata, a dispetto di condizioni – meteo e di materiali – poco confortevoli, la detentrice della Coppa del Mondo ha voluto riprendersi di forza il pettorale giallo, per poter brindare ancora una volta da leader della classifica e chiudere così un 2019 da favola.
Per Doro si tratta del podio numero 31 della carriera, il primo invece per la svedese Linn Persson che ha dovuto arrendersi in volata alla determinazione dell’azzurra, il tutto ad 1’24 dalla dominatrice Eckhoff.
Dorothea Wierer riesce così a far proseguire la striscia di podi azzurri e dimostra di aver compiuto un altro passo nell’ascesa della propria performance, perchè solo i fuoriclasse sanno in queste condizioni tirare fuori forse più di quello che in teoria potrebbero.
L’odierno secondo posto vale molto, moltissimo. Lei più di altre fatica ad adattarsi a queste condizioni e sotto i piedi non aveva gli stessi materiali altrui, norvegesi in primis. Ha stretto i denti, ha lottato, ha gestito al meglio i quattro poligoni (secondo range time alle spalle di Julia Simon) nonostante i due errori suddivisi tra la prima e la terza sessione; ha saputo cedere qualche posizione nei tratti duri del tracciato e sfruttare le scie, amministrando per quanto possibile lo sforzo per poi dare tutto quello che rimaneva nel serbatoio nel giro finale, affrontato a braccetto con Linn Persson, mentre le altre big – Kaisa Mäkäräinen e Denise Herrmann in testa – pagavano i pesanti errori nel poligono conclusivo.
Per tornare sul podio ed in giallo, non si doveva sbagliare in quel poligono: e così ha fatto Dorothea, uscendo per seconda dalla piazzola di tiro per pensare solo a spingere. Dietro Mäkäräinen ha provato a riportarsi sulla coppia da podio, ma nella tornata finale, Wierer ha saputo aumentare il ritmo, riportandosi al livello del giro di lancio. Un altro elemento che dimostra la grande maturità e concentrazione dell’azzurra di casa a Castello di Fiemme. Alla finlandese non è rimasto altro da fare che accontentarsi del quarto posto, seguita da una Denise Herrmann che nel finale ha stampato Ekaterina Yurlova, con Preuss e Bescond a completare la top8 di giornata.
Solo dodicesima Ingrid Tandrevold: il pettorale giallo evidentemente ha un peso e se ne è resa conto la norvegese che fa della costanza la sua forza principale. Quattro errori – due nel poligono finale – rappresentano un dato decisamente fuori dal coro di questo suo primo mese di stagione e probabilmente non è un caso. E’ cresciuta parecchio, la ragazza, ma ora deve sfruttare queste settimane per capire come ci si sente, lassù. Perchè, in alto, i riferimenti sono diversi e vanno compresi.
Sedicesimo posto quindi per Lisa Vittozzi, a sua volta in difficoltà con i materiali e incappata, al pari della compagna di team, in due errori al tiro, uno in apertura ed uno in chiusura. Nel mezzo la prova della sappadina è stata generosa, con la possibilità di riproporsi a ridosso della top10, una prospettiva non concretizzata dal giro di penalità nel secondo poligono in piedi. Anche per lei è ora di tirare nuovamente il fiato e provare a ricostruire certezze e fiducia nella lunga pausa che accompagnerà ad Oberhof, dopo l’Epifania.
Il 2019 si chiude quindi con Dorothea Wierer a quota 304 e 17 lunghezze di vantaggio nei confronti della scatenata Tiril Eckhoff (287), pronta a propria volta a scavalcare l’amica Tandrevold (282), con le due francesi Justin Braisaz (234) e Julia Simon (213) a seguire. Appuntamento a gennaio, si ripartirà da qui. Si ripartirà con Doro in giallo.
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