Dominante, annichilente, disarmante: ognuno pensi al termine che preferisce per descrivere al meglio la superiorità di Johannes Bø nella mass start che ha concluso il programma di Annecy – Le Grand Bornard e la prima parte di stagione.
Nell’ultima gara dell’anno solare, il ventiseienne norvegese ha voluto fare la voce grossa sin dai primi metri, menando forte un ritmo insostenibile pressochè per tutti, nonostante condizioni di gara difficili, con la pioggia a rendere oltremodo pesante una neve provata dal caldo di questo periodo.
Qualcuno è riuscito a seguirlo fino al primo poligono, quando Johannes è stato anche il primo a rialzarsi – senza errori – per dare via ad un monologo fatto di grande efficienza sugli sci, di assoluta padronanza e di un calibrato mix di serenità, precisione, aggressività e fiducia al poligono.
Il dominio di Johannes Bø va oltre quello che dicono i numeri, pur decisamente chiari: per lui si tratta della 43ima vittoria in carriera, la quinta in stagione, 15 nel corso del 2019, traguardo mai raggiunto da altri in un anno solare. Nella sua cavalcata Johannes si è concesso un solo errore, nel terzo poligono, troppo poco per poter riaccendere le altrui speranze: complice la durezza del terreno di gara, il traguardo si è materializzato dopo 41’36"3, con 42"1 di vantaggio nei confronti del padrone di casa Emilien Jacquelin. Un percorso parallelo a quello del dominatore, al poligono, per il transalpino che conquista così il miglior risultato della carriera: la statistica chiave è tutta in quel primato nel Range Time, con margine su Lapshin e sull’onnipresente Johannes Bø, terzo assoluto con un gap di 10"9 dal transalpino.
Tutto nel giorno che gli ha regalato il secondo podio in Coppa del Mondo, con sorpasso nella quarta sessione di tiro ai danni di Tarjei Bø (+51"8, un errore in chiusura) che ha così completato il podio di giornata, confermando a propria volta la sua ineccepibile costanza in questa prima parte di stagione. Ai piedi, è ancora Francia con Quentin Fillon Maillet (2 errori) a precedere in volata Martin Fourcade (1 errore), seguito da Johannes Dale a pareggiare i conti tra vichinghi e transalpini nella top6 di giornata. Arnd Peiffer, settimo, è stato l’unico altro a mantenere il distacco al di sotto dei due minuti, nonostante i pochi errori generalmente commessi.
Quattro e cinque giri di penalità invece per i due azzurri in gara, Dominik Windisch (17imo a 3’15) e Lukas Hofer (21imo a 3’39): il ritmo infernale imposto da Bø in avvio e le condizioni tipicamente poco gradite hanno reso l’impegno duro sin dal via, con gli errori al tiro al primo poligono (2 per il campione iridato in carica, 3 per Hofer) a fare il resto. Ora è tempo di ricaricare le batterie, perchè una gara così ha chiesto uno sforzo ulteriore. Per fortuna è tempo di tirare il fiato.
Ed ora che farà Johannes? Se davvero il mese di gennaio lo vedrà impegnato ad accudire la compagna ed il figlio in arrivo, per gli altri (in primis Tarjei e Fillon Maillet) si potrà aprire la via verso la Coppa del Mondo, nella consapevolezza però che il minore dei fratelli Bø avrà comunque a disposizione altri due mesi di gare (ammesso che davvero salti tre tappe) per rimettere in chiaro le cose. E dopo il segnale odierno, non è impensabile immaginare che pur senza diverse gare (sei prove individuali, se davvero rinunciasse ad Oberhof, Rupholding e Pokljuka) questo fenomeno potrebbe essere ancora lì a dire la sua per la riconferma in vetta alla generale. Se ne riparlerà a gennaio, anche sulla scorta delle tempistiche che sceglierà il nascituro.
Intanto si va a festeggiare il Natale con Johannes Bø leader della generale in forza dei 374 punti raccolti, contro i 313 del fratellone Tarjei ed i 281 di Quentin Fillon Maillet, seguono Fourcade (267) e Desthieux (266). Appuntamento ad Oberhof, per capire quali saranno gli equilibri nel nuovo anno.
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