A Planica, sembrava tutto apparecchiato per la prima vittoria stagionale di Federico Pellegrino dopo le straripanti prestazioni con facili vittorie nei quarti e in semifinale, invece il poliziotto valdostano ha dovuto fare i conti con la fame di Lucas Chanavat, affermato sprinter francese, salito sul podio per diverse volte in carriera, ma mai arrivato al successo.
E’ giunto così il primo podio stagionale dello sci di fondo che finalmente rompe il ghiaccio (e viene in mente la pazza grandinata che ha interrotto la gara per venti minuti fra quarti e semifinali) dopo un avvio stagionale piuttosto complicato. Tuttavia rimane un po’ di amaro in bocca perché Pellegrino, 27^ volta fra i primi tre in una gara di Coppa del Mondo, sembrava avere margine su tutti gli avversari. L’impressione visiva è che il poliziotto valdostano abbia dovuto bruciare molte energie lavorando di gambe e braccia per compensare degli sci non particolarmente efficaci.
Onore comunque al transalpino Chanavat che dopo 7 podi ha raggiunto la prima vittoria in carriera nel weekend successo al duello con il mostro sacro Klæbo. In sua assenza, la Norvegia ha trovato comunque il podio con Erik Valnes, terzo per la seconda volta in carriera dopo la sprint di Dresda 2019.
Hanno completato il ranking dei finalisti Sindre Bjørnstad Skar quarto, Richard Jouve quinto e Håvard Solaas Taugbøl sesto.
Segnali di risveglio anche da parte del resto della truppa italiana. Aveva già dato egregie indicazioni di un possibile approdo ad una dimensione diversa con l’undicesimo tempo in qualificazione, così proseguendo l’altoatesino Michael Hellweger si è battuto come un leone nell’ultimo dei quarti di finale. Non è arrivata la qualificazione per un soffio contro due avversari eccellenti come il bronzo mondiale Gleb Retivykh e uno dei tanti norvegesi di qualità Gjøran Tefre. Il quindicesimo posto è’ il miglior risultato in carriera per il ventitreenne di Sarentino, il quale era già stato capace di marcare punti a Dresda con un ventitreesimo posto nel 2018.
L’ottima giornata dell’Alto Adige è stata confermata dalla migliore performance della carriera di Stefan Zelger, combattivo nelle prime fasi di gara prima di perdere qualche metro nel finale. Il ventiquattrenne nato a Bolzano era già riuscito a marcare punti due volte nelle sprint in passato ma non si era mai spinto fino alla ventiquattresima piazza odierna.
Domani Pellegrino cercherà il colpo nella team sprint. Sarà interessante vedere chi lo affiancherà visto che Francesco De Fabiani pare fuori gioco e Davide Graz non ha confermato le splendide cose di Davos. Forse sarà proprio Hellweger (o Zelger viste le maggiori qualità distance) a giocarsi una chance importante in una gara che per durata e sforzo è un po’ diversa dalla sprint individuale.
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FONDO – La prima di Chanavat a Planica ma Federico Pellegrino è 2°
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