"Ho da risolvere un problema che non so bene quale sia ma sono fiducioso perché nella mia testa so che si risolverà. La buona notizia è che il mal di schiena che mi ha tenuto fermo sei giorni prima di Ruka è passato. Poi, perché non vado, non mi è dato sapere, per ora".
Francesco De Fabiani trova tempo e modo di sorridere. A Planica, in Slovenia, sabato va in scena la seconda Sprint Skating della stagione e domenica la prima Team Sprint dell’anno. E Francesco è pronto a dare battaglia. Anche se a Davos non si è qualificato nella Sprint e nella 15 chilometri skating si è fermato dopo il rilevamento dei cinque chilometri.
De Fabiani: che succede al suo fisico?
"Non lo so. Non ho una risposta; almeno non per ora. Faccio a fatica a recuperare i lavori di intensità: magari li faccio anche bene ma poi il giorno dopo sono stanco, troppo stanco. Ho fatto le analisi del sangue per capire se c’è qualcosa che non va ma non ho ancora avuto gli esiti. E così navigo a vista. Ieri ho fatto dei lavori di qualità insieme a Pellegrino e stavo bene. Vediamo come reagisce il mio fisico ora".
Pareva essere tutto dovuto ad un ritardo di condizione conseguente ai sei giorni di stop per la mal di schiena. E, invece?
"E, invece, non era cosi. Era ciò che in primo tempo di sicuro ha influenzato ma poi, risolti i problemi alla schiena, ho continuato a non ingranare. A Ruka ho disputato due brutte gare e a Davos, seppur partito con altre prospettive e speranze ho capito presto che non sarebbe stata di nuovo giornata".
Alla fine della stagione 2016/2017 ebbe uno stop proprio per un calo fisico. Di nuovo gli spettri di quella situazione?
"No. Se allora si poté presupporre un overtraining (poi mai comprovato) adesso sono certo che non può essere perché mi sono allenato con carichi di lavoro simili e anche leggermente più bassi rispetto a quelli dello scorso anno. È qualcos’altro ma, ripeto, non so cosa".
Come parte, mentalmente, nelle gare di Planica?
"Sono sereno e provo a giocarmi qualifica e batterie nella Sprint. Poi tireremo le somme. E non è detto che anche se vado bene sabato posso essere competitivo anche per la Team di domenica".
E fisicamente?
"Sto bene, nel quotidiano tutto funziona. E anche in allenamento ci sono giorni nei quali mi sento bene. Poi capitano sessioni nelle quali faccio fatica: il vero problema è sempre il giorno dopo".
Una stagione lunga con quaranta gare di Coppa e una classifica Overall da inseguire: cambia il suo obiettivo che, ad inizio stagione, era la top 5?
"Per ora no. L’anno scorso ho chiuso settimo pur non facendo segnare molti punti nelle prime gare, non tanti in più rispetto a quest’anno. Ecco, d’ora in avanti, però, bisognerebbe cambiare registro. Mi do tempo sino a Tour de Ski: se lì dovessi essere competitivo il mio obiettivo potrebbe restare lo stesso, altrimenti dovrò pensare alle singole gare e non più alla classifica generale. Ma sono fiducioso".
De Fabiani: “Faccio fatica a recuperare gli sforzi ma resto positivo anche perché il mal di schiena mi è passato”
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