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Sci di fondo

Alexander Bolshunov risponde: battuti i norvegesi a Lillehammer

Il ragazzo impara in fretta. Memore della beffa d’argento dello skiathlon dei Mondiali di Seefeld 2019, quando si dannò l’anima per tenere alta l’andatura in opposizione all’attendismo dei norvegesi e venne superato in volata da Sjur Røthe, Alexander Bolshunov ha cambiato strategia.
Il leader della squadra russa questa volta ha fatto lavorare gli avversari in attesa di piazzare la stoccata finale a pochi metri dal traguardo, centrando l’8° successo in carriera dopo 30km scoppiettanti.
L’andatura della frazione in classico non è mai stata estenuante. Si sono susseguite schermaglie e cambi di ritmo solo per andare a prendere i punti d’abbuono ai traguardi volanti. E’ stato così il tracciato di Lillehammer, perfettamente preparato e durissimo a fare la differenza, tanto che a metà del guado si sono presentati al cambio di materiale in soli nove fondisti.
Neanche il tempo di sciogliere le gambe nella transizione classico-skating che Hans Christer Holund ha deciso di prendere in mano le operazioni e imporre un ritmo che avrebbe finito per svelare il volto della gara. Il trentenne campione del mondo in carica della 50km, reduce dalla prima vittoria in Coppa del Mondo a Kuusamo e ormai passato dallo status di gregario di lusso a punta dell’infinita squadra norvegese, ha fatto una rapida selezione che ha finito per ridurre a tre unità il gruppo di testa.
Bolshunov è rimasto in scia e anche Emil Iversen ha dato grandi segnali di forma, rispondendo colpo su colpo. Con l’avvicinarsi del traguardo, i favori del pronostico sembravano indicare la vittoria in volata del più veloce dei due norvegesi davanti, invece è stato Holund a rompere gli indugi con un’azione da passista sull’ultima lunga salita. Iversen ha mollato, Bolshunov ha perso qualche metro dando però l’impressione di essere in controllo.
Sull’ultima breve asperità è arrivata l’azione che ha chiuso la contesa. Bolshunov ha ripreso il generosissimo Holund per gestire il rettilineo finale in surplace. Messi in fila cinque norvegesi, i due sul podio e coloro che si sono combattuti per la quarta piazza finale.
Johannes Høsflot Klæbo ha faticato parecchio, ma da buon erede di Petter Northug ha saputo ottenere il massimo possibile grazie alla volata. Battuti un Martin Johnsrud Sundby in crescita, quinto, e Sjur Røthe, bravo a rientrare sul gruppo dopo essersi staccato in classico, sesto.
In assenza di Calle Halvarsson, i colori svedesi sono stati difesi da Jens Burman settimo, mentre si è rivisto il piccolo russo Denis Spitsov ottavo, che ha superato il connazionale Sergey Ustiugov, decimo. Fra loro, Iivo Niskanen si è inserito al nono posto, meno brillante rispetto alla settimana scorsa.
Klæbo rimane in vetta alla classifica, ma gli avversari stanno crescendo e la strada verso la terza Coppa del Mondo (consecutiva) della carriera è tutto fuorché scritta. Come già detto in settimana, nessun azzurro è stato convocato a Lillehammer per preparare al meglio la prossima tappa di Davos. Domani le staffette.
CLASSIFICA 15+15km skiathlon uomini
1^ A. Bolshunov (RUS) 1h17’42"4
2^ H.C. Holund (NOR) +2"2
3^ E. Iversen (NOR) +7"9
4^ J. Klæbo (NOR) +57"4
5^ M. Sundby (NOR) +57"7
6^ S. Røthe (NOR) +58"8
7^ J. Burman (SWE) +59"4
8^ D. Spitsov (RUS) +1’06"6
9^ I. Niskanen (FIN) +1’09"4
10^ S. Ustiugov (RUS) +1’42"9

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