Se Johaug ha dominato senza prove di appello, Johannes Høsflot Klæbo si è sì confermato quale faro di riferimento della Coppa del Mondo di sci di fondo ma per vincere è dovuto ricorrere alla sua arma più affilata, la volata.
Il ventitreenne di Trondheim ha elevato le sue statistiche con il 29° successo della carriera in Coppa del Mondo, il 2° stagionale dopo quello d’esordio della sprint, sempre sul podio in questo fine settimana, fatta eccezione per il tempo crudo effettivo della gundersen odierna sui 15km in tecnica libera. Nel weekend finlandese ha sempre conservato il pettorale giallo di leader che si portava dietro dalla scorsa edizione della massima competizione su lunga durata dello sci di fondo.
Il podio finale appariva delineato già dall’avvio visti i distacchi di partenza, ciononostante la battaglia fra i tre di testa è stata viva fino alle ultime centinaia di metri. Emil Iversen e Iivo Niskanen hanno lavorato in tandem a lungo prima di agganciare il battistrada.
Dal canto suo, Klæbo ha prima cercato di tenerli a distanza per poi adottare una volta ripreso una tattica attendistica in previsione del finale, quasi un omaggio al suo antesignano Petter Northug. Al momento dell’accelerazione decisiva, prima Niskanen, 3° al traguardo davanti al suo pubblico dopo il successo in classico di sabato, poi Iversen, 2°, hanno dovuto alzare bandiera bianca.
Il resto della concorrenza non è quindi potuto mai entrare in orbita podio, rimanendo a spartirsi il resto delle posizioni di vertice. Ha destato un’eccellente impressione l’ex (?) sprinter Pål Golberg, che dopo una stagione abbastanza anonima si è ripresentato ai vertici cogliendo un grande 4° posto a 47”9 nel mini-tour di Kuusamo.
Preceduti alla spicciolata Alexander Bolshunov, 5° ma ancora appannato rispetto ai suoi standard, il campione mondiale della 50km Hans Christer Holund, 6° e più veloce atleta in pista quale “winner of the day”, il vincitore della scorsa edizione del Triple Didrik Tønseth 7°, il campione mondiale dello skiathlon Sjur Røthe 8°, lo svedese Calle Halfvarsson 9° e i russi Sergey Ustiugov 10° e Andrey Larkov 11°. Tanta, tantissima Norvegia e Russia al rimorchio.
Dopo l’egregia prestazione nella 15km in classico di ieri, ci si aspettava da Federico Pellegrino una prova da protagonista anche in skating. Il valdostano, partito dalla 10^ piazza, ha cominciato però a pagare a metà gara per chiudere al 19° posto. Niente punti per gli altri azzurri: 32° Francesco De Fabiani, 55° Giandomenico Salvadori, 56° Stefan Zelger, ritirato Maicol Rastelli.
La Coppa del Mondo di sci di fondo tornerà sabato e domenica prossimi con skiathlon e staffette sulle nevi olimpiche di Lillehammer.
CLASSIFICA TRIPLE DI RUKA-KUUSAMO
1° J. Klæbo (NOR) 35’29”7
2° E. Iversen (NOR) +1"8
3° I. Niskanen (FIN) +11"1
4° P. Golberg (NOR) +47"9
5° A. Bolshunov (RUS) +48"3
6° H.C. Holund (NOR) +52"1
7° D. Tønseth (NOR) +58”8
8° S. Røthe (NOR) +1’16”4
9° C. Halfvarsson (SWE) +1’33”6
10° S. Ustiugov (RUS) +1’39”0
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Johannes Klæbo, vittoria da stratega nel Triple di Ruka
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