È tanta la gioia del quartetto azzurro dopo la splendida vittoria nella staffetta mista di Östersund. Non poteva certo iniziare in un modo migliore la stagione per un’Italia che è stata in testa per l’intero corso della gara. Un risultato che fa sognare in una stagione che porterà al Mondiale di Anterselva.
Non può che essere felice Dominik Windisch, contattato dalla FISI: «Non potevamo cominciare in modo migliore. I miei compagni di squadra mi hanno consegnato il testimone con un grande vantaggio. Sono riuscito a mantenere la calma e controllare la situazione anche al poligono, nonostante la grande rimonta di Johannes Bø. Apriamo la stagione praticamente come avevamo finito quella passata, questo risultato ci dà una grande carica per le prossime gare».
Splendida la prestazione di Lisa Vittozzi, andata subito in fuga grazie a una grande prova al poligono. Ovviamente felice la sappadina, intervenuta sul sito FISI: «Non vedevo l’ora di cominciare e l’ho dimostrato. E’ andata bene, forse sono stata un po’ troppo frettolosa nel chiudere la prima serie, però ho reagito bene e nella seconda le cose sono andate meglio. Le avversarie hanno imparato a rispettarci, ma non gasiamoci troppo». Vittozzi si è quindi concentrata sulle condizioni trovate: «Oggi il vento nell’azzeramento era fastidioso, quando sono arrivata a sparare in piedi avevo intenzione di andare sulla piazzola numero uno perchè mi sembrava coperta, ma le bandierine sventolavano parecchio e ho dovuto controllare bene la situazione. Guardiamo avanti, domenica la sprint sarà una nuova opportunità per tutti e si ripartirà da capo».
Ovviamente molto contenta e di buon umore Dorothea Wierer nell’intervista rilasciata all’IBU dopo la gara: «È bello essere tornati, sicuramente per chi l’ha fatto con una vittoria è meglio. Fa piacere averlo fatto con tutta la squadra. Al momento mi sento abbastanza stanca, ma mi sono allenata molto e ho avuto anche diversi impegni. Ora sono qui e devo solo essere concentrata sul lavoro da fare».
Particolarmente felice anche Lukas Hofer che cercava riscontri dal punto di vista fisico. Ecco quanto affermato all’IBU: «Per me era importante vedere a che punto ero. Venivo da due mesi difficili, nei quali avevo avuto dei problemi fisici e non sapevo a che punto sarei arrivato a Östersund. È stata una buona gara per me, la forma non era delle migliori, ma ho tempo fino al Mondiale di Anterselva».
Biathlon – La gioia degli azzurri dopo il trionfo di Östersund: “Non potevamo iniziare meglio”

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