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Biathlon – Women on the Rise, Denise Herrmann: “Al poligono spendo sempre tante energie mentali”

Proseguono le interessanti interviste del sito ufficiale dell’IBU, biathlonworld, alle atlete della Coppa del Mondo. Dopo Lisa Vittozzi è stato il turno di Denise Herrmann, atleta in crescita continua nel corso degli anni, velocissima sugli sci, essendo un’ex fondista, ma in costante miglioramento al tiro, particolare ovviamente dove sta lavorando con grande attenzione.
Nei passati Mondiali la trentenne tedesca ha vinto tre medaglie ai Mondiali di Östersund, conquistando anche l’oro nell’inseguimento. «Ho avuto delle sensazioni pazzesche – ha affermato all’IBUall’inizio non avevo realizzato, poi al termine della stagione mi sono resa conto, avevo vinto tre medaglie una cosa folle. Mi sono detta che se ho un grande sogno e un obiettivo da ottenere, dovrò lottare ancora più duramente in vista della prossima stagione».
Come Lisa Vittozzi, anche Herrmann ha parlato dell’imprevedibilità del biathlon: «Credo questo renda interessante il nostro sport, perché ci sono tante atlete in grado di lottare per la vittoria o le posizioni migliori. Ciò è positivo anche per noi concorrenti, perché sappiamo di dover sempre combattere fino all’arrivo».
La tedesca è in crescita costante nei risultati, come ha dimostrato il fatto che in tre stagioni è passata dal 48° all’8° posto della generale: «Un’atleta è sempre motivata, soprattutto quando sai che se spari bene potrai poi lottare per la vittoria o il podio. Ecco perché in estate la motivazione ti porta a spingere un po’ più duramente in allenamento oppure lavorare su piccoli dettagli. Una cosa che mi piace? Avere le altre atlete attorno a me in pista, per esempio una Kuzmina con il suo alto ritmo sugli sci, oppure quando ho Wierer vicino al poligono e so che devo sparare veloce se non voglio che lei sia andata già via quando mi rialzo. Ogni atleta ha le sue caratteristiche e tu puoi fare i tuoi calcoli in pista. Ciò rende tutto più interessante».
Ovviamente, arrivando dal fondo, Herrmann ha maggiori difficoltà, anche mentali, al tiro: «Al poligono spendo molte energie mentali, non so se prenderò o meno i bersagli, a volte ho dovuto combattere per essere presente alla gara del giorno successivo. Ma credo sia facile trovare motivazioni e concentrazioni quando non vai così bene al tiro, perché sugli sci i periodi di forma sono più lunghi, mentre al tiro un giorno può andare bene e quello successivo male».
Infine Hermann ha parlato della classifica generale e di cosa serve per vincerla: «È molto difficile perché hai tre gare a settimana e c’è sempre il piccolo rischio di poter stare male. Devi fare una buona performance praticamente sempre, sparare bene e stare in forma sugli sci per quattro o cinque mesi».

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