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Sci di fondo

Verso la 37ª Gran Fondo Val Casies – Michel Rainer: “Una gara nata per gli appassionati”

È la seconda gran fondo più importante d’Italia con i suoi oltre duemila partecipanti di media. La Gsieser Tal Lauf – Gran Fondo Val Casies vivrà il prossimo 15 e 16 febbraio 2020 la sua 37ª edizione.
Si comincerà il sabato mattina con la partenza della prova in tecnica classica di 42km per gli uomini e 30km per le donne, mentre nel pomeriggio si disputerà la 27ª Mini Val Casies. Poi la domenica il main event, la sentitissima gara in skating che anche quest’anno vedrà iscritti oltre duemila atleti e alla quale prenderanno parte molti fondisti delle nazionali azzurre e dei corpi sportivi. Questo perché, non essendo in programma l’OPA Cup, la gara è stata inserita nel calendario della Coppa Italia.
Della gara abbiamo parlato con Michel Rainer, del CS Carabinieri, che oltre a essere il vincente direttore tecnico dello skiroll italiano, è da sette anni direttore di gara di questa splendida competizione.
Rainer ha iniziato parlando delle novità sul circuito di gara. «Nella passata stagione abbiamo fatto un grande cambiamento, una cosa mai facile in un evento che lo scorso anno viveva la sua trentaseiesima edizione – ha affermato il direttore di gara della Gran Fondo Val Casies a Fondoitalia – perché abbiamo cambiato la zona di partenza. Una cosa complicata in una popular, un difficile intervento logistico, in quanto non è semplice gestire la partenza di oltre duemila persone. Tutti però sono stati molto soddisfatti, non soltanto gli atleti agonisti ma anche gli amatori. A me interessava in particolare il feedback di questi ultimi, in quanto le gare popular si chiamano così proprio perché nascono per loro. Ciò ci ha aiutato a migliorare e porre altri nuovi piccoli interventi. Partiremo a San Martino, dove è presente anche la zona arrivo, con sullo sfondo le Dolomiti di Braies e sotto al campanile, per lanciare il segnale che questa gara appartiene al paese, all’intera valle e la sua comunità. Abbiamo fatto poi un intervento, creando un sottopassaggio nella zona del giro di boa a Ponticello. Fino a oggi gli atleti passavano sulla provinciale, causando non pochi problemi al traffico nelle giornate di gara. Ora grazie al tunnel sotterraneo, oltre a evitare questa problematica nel weekend di gara, faremo si che da metà dicembre a metà marzo circa, quando la pista sarà aperta, gli atleti o amatori non saranno più costretti a fermarsi, togliersi gli sci e attraversare la strada, come hanno fatto per anni fino a oggi. Un bel vantaggio per loro ma anche per la sicurezza, in quanto non è mai bello attraversare una statale».
Pur non essendo nel calendario del Visma Ski Classics, la Gran Fondo Val Casies vede sempre al via grandi atleti. «Quest’anno la gara domenicale sarà valida anche per la Coppa Italia Senior. Essendoci concomitanza soltanto con la Coppa del Mondo, ci aspettiamo quindi la partecipazione dei Corpi Sportivi, che darebbero un valore aggiunto qualitativo alla gara. Nella passata stagione era al via anche Chervotkin, che qui ha preparato i Mondiali di Seefeld. Questo perché pur non facendo parte del circuito Visma, la Gran Fondo Val Casies assegna punti FIS e si disputa sempre quando ci sono dei buchi nel calendario delle grandi distanze. Tanti quindi scelgono di venire qui per farsi un bel veloce, confrontarsi, conquistare importanti punti FIS, godersi questa valle fantastica e un percorso che piace moltissimo, in particolare la salita finale, un bel test per mettersi alla prova dal punto di vista atletico».
Contrariamente a molte altre classiche gran fondo, la Val Casies si disputa in skating. «Ci differenziamo dalle gran fondo tradizionali anche per questo – ha spiegato Rainerin quanto il sabato è in programma la gara in classico, mentre la domenica il main event è in skating. L’opposto di quanto accade solitamente dalle altre parti, però abbiamo sempre ricevuto un numero più alto di iscrizioni per la prova in skating, quindi evidentemente ai partecipanti piace. Se ci pensate nel Visma Ski Classics più del 90% delle gare si disputa in classico».  
Essere direttore di questa gara ha creato a Rainer un solo problema, l’impossibilità di parteciparvi. «Ho fatto due volte questa gara – ha ricordato il dt dello skiroll italiano – la prima come atleta e la seconda da amatore. Oggi il mio unico rammarico è che essendo direttore di gara non posso partecipare, in quanto il mio ruolo ovviamente non lo permette. Spero un giorno di rifarla, perché il percorso mi piace ed è interessante. Nel finale, c’è la salita molto impegnativa che porta a Santa Maddalena seguita dalla discesa che ti lancia sull’arrivo, dove mi sono sempre divertito e quando ti diverti tutto diventa più facile».
Infine Rainer ha ricordato quanto questa gara sia sentita da tutta la valle: «A livello locale è un evento clou, gli abitanti del posto la vivono con passione perché la Val Casies è una valle di fondisti e qui quasi tutti vi hanno partecipato almeno una volta nella loro vita»

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