Johannes Klæbo ha già vinto tutto nella sua carriera: tre ori olimpici (uno individuale), tre ori (uno individuale) e un bronzo mondiali, due successi nella classifica generale della Coppa del Mondo, tre titoli di specialità sprint e altrettanti Under 23. Questo soltanto in tre anni di Coppa del Mondo, se si esclude la stagione 2015/16 quando esordì nel finale a Drammen, nei quali ha già vinto 27 gare individuali e 35 podi.
Risultati che fanno quasi dimenticare di trovarci di fronte a un atleta che soltanto il prossimo 22 ottobre compirà 23 anni. Ed è proprio la sua età a spaventare tutti gli avversari, perché Klæbo ha ancora dei grandissimi margini di miglioramento. Ma dovrà raggiungere il top se vorrà continuare a vincere, perché nei prossimi anni dovrà vedersela con un altro atleta in crescita continua, il suo coetaneo Alexander Bolshunov, che 23 anni li compirà in pieno Tour de Ski, il prossimo 31 dicembre.
Klæbo sa che non sarà facile avere la meglio sul russo e su qualche suo agguerrito connazionale, quindi è deciso a crescere anche lì dove non è ancora un vincente, nelle distance. Lo scorso anno riuscì a entrare nella top ten soltanto grazie al Tour di fine stagione in Canada, chiudendo così al nono posto in classifica con 325 punti, contro gli 864 del russo.
Per questo motivo il norvegese quest’anno ha deciso di cambiare qualcosa nella sua preparazione. Se lo scorso anno ha lavorato con gli sprinter – e i risultati si sono visti – quest’anno Klæbo è nel gruppo “overall” della nazionale, per concentrarsi sulle distance e diventare ancora più completo.
«Nella passata stagione non sono andato benissimo nelle distance – ha ammesso Klæbo in un’intervista rilasciata da Dagbladet nel corso del raduno francese di Font Romeu – ho disputato alcune buone gare alla fine e al Tour de Ski, ma generalmente non è andata troppo bene». Effettivamente l’anno precedente Klæbo aveva chiuso al settimo posto nella classifica distance, rispetto alla nona piazza dello scorso anno: «Abbiamo analizzato le motivazioni – ha spiegato il detentore della Coppa del Mondo – probabilmente mi sono allenato male tra agosto e settembre e questo mi ha dato qualche piccolo problema. È impossibile da dire, ma l’obiettivo è di fare qualche passo avanti ed essere più forte il prossimo inverno, forse posso fare meglio nelle distance».
Insomma Klæbo sa che la concorrenza è sempre più agguerrita: «Devo fare dei passi avanti nelle distance per entrare e combattere per la vittoria della Coppa del Mondo. Se dovessi ripetere le belle prestazioni della passata stagione nelle sprint, potrei andare molto avanti, ma devo essere nelle posizioni più alte della classifica nei tour, quando Emil Iversen e Alexander Bolshunov andranno forte. Sarà una grande battaglia. Bisognerà essere in alto nella classifica del Tour de Ski, semplice. Penso che in questa stagione dovrò stare in forma fin dall’inizio e conquistare molti punti nel corso di tutta la stagione».
Oltre ad allenarsi con il gruppo “Overall” della nazionale, Klæbo ha apportato un altro grande cambiamento alla sua preparazione. Per la prima volta, infatti, il quasi ventitreenne ha deciso di allenarsi in altura, cosa che non aveva mai fatto in precedenza, forse pensando anche ai Giochi di Pechino 2022. «È chiaro che il più grande cambiamento sia che mi sto allenando in altura ora – ha affermato Klæbo – ci sto provando e sono molto curioso di vedere quali risultati porterà, vedere come il corpo starà dopo una settimana o due e come risponderà all’altura. Non vedo l’ora di scoprirlo. Questo è il motivo per cui ho cambiato squadra anche, per diventare un miglior atleta nelle distance. Solo l’inverno ci dirà se porterà dei risultati».
Fondo – Klæbo vuole migliorare ancora: “Allenamenti diversi per crescere nelle distance”
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