L’Antidoping Panel dell’IBU avrebbe sospeso Margarita Vasileva per 18 mesi, per aver saltato tre controlli antidoping in un anno. Lo ha riferito TASS, ripreso poi da tutti i principali media russi, citando come fonte una persona molto vicina all’atleta.
Tutti i risultati ottenuti quindi dalla russa, dopo l’ultimo controllo saltato, quello del 4 febbraio 2019, sarebbero stati cancellati, compresi i premi in denaro, tanto che l’atleta dovrà restituire 1000 euro all’IBU. Prima della sospensione Vasileva aveva preso parte alle tappe di Canmore e Soldier Hollow, prendendo parte anche alle gare a squadre.
Due controlli li aveva saltati tra fine primavera e inizio estate 2018, prima nella sua casa di Krasnoyarsk, poi non facendosi trovare al raduno di Belokurikha. Quindi lo scorso 4 febbraio aveva scordato di segnalare il suo spostamento per la partenza verso il Canada con la squadra, così i commissari antidoping provarono invano a controllarla nella sua casa, quando l’atleta era già in viaggio.
I 18 mesi di squalifica partirebbero però dal 18 settembre, quindi Vasileva potrebbe tornare a gareggiare solo a partire dal marzo 2021, quando avrà quasi 30 anni. Pechino non sarebbe certo compromessa, ma dopo due anni di stop sarebbe difficile per lei prendersi un posto in squadra.
Se la notizia lanciata da TASS e ripresa da tutti i media russi, dovesse essere presto confermata dall’IBU, la distrazione di Vasileva potrebbe costare molto cara alla Russia. I suoi risultati dal 4 febbraio sarebbero cancellati e, se si considerano anche le staffette, questo potrebbe significare anche 355 punti persi dalla Russia nella Coppa per Nazioni. Abbastanza per scendere dal quarto, dove salirebbe l’Italia, al sesto posto, con il sorpasso anche della Svezia, che porterebbe la nazionale russa a perdere anche un pettorale.
A questo punto non resta che aspettare l’ufficialità dell’IBU.
Biathlon – Dalla Russia: “18 mesi di squalifica per Vasileva, a rischio un pettorale di coppa?”

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