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Sci di fondo

Fondo – Il consiglio di Johaug alle compagne più giovani: “Evitate di starmi dietro in allenamento”

“Evitate di starmi dietro o vi distruggerete”. Parole di Therese Johaug, che ha dato questo consiglio alle giovani compagne di squadra, presenti con lei al raduno della nazionale norvegese a Font Romeu in Francia.
La trentunenne, vincitrice di tre ori mondiali individuali a Seefeld, si sta allenando con grandissima intensità, facendo registrare prestazioni pazzesche sugli skiroll ma anche nella corsa, come si è già visto ai Campionati Norvegesi di atletica leggera. Spinte dall’entusiasmo di trovarsi vicino una campionessa del genere, le più giovani della squadra norvegese cercano a volte di dare tutto in allenamento per provare a non farsi staccare, rischiando però di andare poi in crisi.
È stata quindi la stessa Johaug a dire alle altre ragazze di rallentare: «Sarebbe veramente sciocco se queste ragazze provassero a seguirmi nelle lunghe sessioni di skiroll o corsa. Si distruggerebbero. Ora la squadra è più giovane con tante ragazze giovani che si sono aggiunte al gruppo. Va da sé, quindi, che non hanno la mia esperienza, non hanno così tante ore di allenamento nelle gambe rispetto a me. Poi quando arriverà l’inverno magari alcune di loro saranno anche in grado di battermi. Ma le persone devono allenarsi per quello che possono ed è importante che non facciano solo un allenamento sul giro».
L’allenatore della squadra Geir Endre Rogn è sulla stessa lunghezza d’onda: «Queste ragazze sono allo stato iniziale della loro carriera, fisicamente sono ancora indietro. La resistenza in allenamento è molto diversa rispetto a Johaug, soprattutto in altura. Dobbiamo quindi differenziare gli allenamenti delle nostre atlete».
Ragnhild Haga ha raccontato che durante le lunghe sessioni di skiroll, Johaug sparisce presto dalla vista delle compagne insieme alla squadra maschile: «Siamo incredibilmente privilegiate nel lavorare duramente con la più forte al mondo e metterci a confronto con lei. Ovviamente è un po’ pericoloso ma anche buono avere un’atleta come Therese nella squadra». 

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