Per la verità il livello della manifestazione non è dei più alti. Come di consueto è frequentata da gran parte degli atleti delle nazioni dell’Europa dell’Est, ma non è in grado di attirare la maggioranza dei big della disciplina.
Comunque sia, andiamo a vedere quanto accaduto nella giornata di venerdì 23 agosto, dedicata alle supersprint.
SUPERSPRINT MASCHILE
La medaglia d’oro è andata con merito a Timofey Lapshin, autore di qualcosa di simile a un monologo vincente. Il russo naturalizzato sudcoreano ha preso solitario il comando delle operazioni sin dal primo poligono, facendo gara di testa sino al traguardo senza concedere (quasi) nulla al poligono.
L’unico in grado di causare qualche piccolo grattacapo al vincitore è stato Klemen Bauer. Il veterano sloveno ha disputato una competizione molto solida, arrivando a minacciare – almeno in linea teorica – la leadership di Lapshin alla sessione di tiro conclusiva, dove però la superiorità del russo di Corea ha fatto la differenza. Comunque sia per Bauer è arrivata una pregevole medaglia d’argento.
Molto aperta la lotta per la medaglia di bronzo, alfine andata al russo Eduard Latypov, che dopo essere emerso dal gruppo al terzo poligono, ha difeso la sua posizione sino al traguardo.
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SUPERSPRINT FEMMINILE
Se la gara maschile ha avuto un unico indiscusso protagonista, quella femminile è stata decisamente più incerta. Infatti quattro atlete sono arrivate all’ultimo poligono in corsa per il successo, ovvero la russa Ekaterina Glazyrina, la cinese Jalin Tang, l’ucraina Valj Semerenko e la bielorussa Dzinara Alimbekava.
Solamente le ultime due sono uscite pulite dalla sessione di tiro conclusiva, mentre la prima ha dovuto utilizzare una ricarica. La cinese invece è uscita dalla corsa al successo. Nel giro finale il terzetto si è ricompattato, ma da dietro si è fatta prepotentemente largo anche la ceca Lucie Charvatova, capace di risalire la china a velocità doppia rispetto alle avversarie, raggiungendo le battistrada.
Alimbekava, sino a quel momento apparsa la più pimpante del lotto sugli skiroll, ha ceduto (probabilmente a causa delle tante energie profuse nei giri precedenti per sopperire all’imprecisione al tiro), definendo di fatto i nomi delle tre medagliate, di cui bisognava però ancora stabilire l’ordine.
Una scaltra Valj Semerenko ha anticipato i tempi, guadagnando leggermente terreno nella discesa antecedente al rettifilo finale. Il vantaggio accumulato si è rivelato decisivo e ha permesso all’ucraina di conquistare la medaglia d’oro resistendo al ritorno delle altre due concorrenti. Charvatova si è messa al collo un’insperata medaglia d’argento, mentre Glazyrina ha fatto proprio il bronzo, con Alimbekava quarta e delusa.
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SETTORE JUNIORES – SUPERSPRINT UOMINI
Festa per la Bielorussia padrona di casa, poiché Mikita Labastau si è aggiudicato la medaglia d’oro. Il ventiduenne si è sempre mantenuto nelle posizioni di vertice, guadagnando però la testa solo all’ultimo poligono e mantenendola sino al traguardo.
Medaglia d’argento per il ceco Vitezslav Hornig, che ha a lungo menato le danze, salvo tenere un passo sugli skiroll inferiore a quello di svariati avversari per il successo, venendo sopravanzato da Labastau proprio nella sessione di tiro conclusiva, senza riuscire a chiudere il buco nella tornata finale.
La medaglia di bronzo è stata appannaggio del russo Igor Malinovskii, che ha raddrizzato una gara (quasi) compromessa grazie a un ultimo poligono perfetto, a differenza del romeno Raul Antonio Flore e del bielorusso Dzimitry Lazouski, i quali hanno sbagliato, dovendo rinunciare al podio.
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SETTORE JUNIORES – SUPERSPRINT DONNE
Netto successo per Valeriia Vasnetcova, che si è messa al collo la medaglia d’oro facendo la differenza nelle sessioni di tiro in piedi. La russa ha preso autorevolmente il comando delle operazioni dopo il terzo poligono, mantenendolo agevolmente sino al traguardo.
Medaglia d’argento per la cinese Yuanmeng Chu, la quale ha progressivamente scalato la classifica con il passare dei giri. L’asiatica, dopo un inizio difficoltoso, ha disputato una prova in negative split risalendo sino alla posizione d’onore.
La medaglia di bronzo è andata all’ucraina Anna Kryvonos, mattatrice della competizione nella prima fase, ma scivolata sino al terzo posto con l’evolvere della prova. A parte le tre atlete citate, solamente l’altra ucraina Hanna Kovalenko è stata in grado di lottare per il podio, ma si è persa strada facendo e ha concluso solamente ottava.
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Domani sono in programma le sprint, tuttavia su distanza ridotta. Infatti gli uomini si confronteranno sui 7,5 km, mentre le donne si sfideranno sui 6 km.