Therese Johaug è a Torsby, in Svezia, dove si sta allenando insieme alle sue compagne all’interno del tunnel innevato di 1,3 km, che le permette quindi di fare anche dei lavori sugli sci, oltre a corsa e skiroll. Nell’occasione la campionessa norvegese è stata raggiunta da Ludvig Holmberg, che per l’Expressen le ha fatto un’intervista ricca di spunti, nella quale Johaug ha parlato a trecentosessanta gradi della passata stagione, dalla pressione per il ritorno alle gare e le tragedie che avevano colpito lei e il fondo norvegese, fino ai successi in Coppa del Mondo e al Mondiale di Seefeld.
«Il tunnel di Torsby è il posto perfetto per un summer camp con la nazionale – ha esordito Johaug nella lunga intervista all’Expressen – quando venni qui lo scorso anno fu una piacevole sorpresa. Qui posso fare tutto, sciare, andare sugli skiroll e correre. Se ho tifosi in Svezia? Sembra di si, ho dovuto firmare molti autografi in questi giorni ed è sempre una cosa molto bella».
Quella passata è stata una stagione trionfale per Johaug, con la vittoria di tre ori mondiali, numerose vittorie in Coppa del Mondo, più il minitour di Lillehammer e la Coppa del Mondo Distance. «È stata una stagione fantastica – ha ammesso Johaug – non avrei mai potuto immaginare che sarebbe andata così bene. Prima di iniziare avevo la speranza di vincere un oro mondiale che era il mio grande obiettivo. È una cosa che mi ha stimolata durante l’intero periodo di preparazione durante l’estate. Ma che andassi così bene gara dopo gara non l’avrei mai pensato. Sono orgogliosa di quello che ho fatto».
I mesi di avvicinamento al ritorno in Coppa del Mondo non furono però facili per lei. Alla pressione di dover tornare dopo due anni di stop con l’obbligo di vincere si sommarono il dolore per la scomparsa di due sue amiche, Vibeke Skofterud, morta in un incidente, e Ida Eide, miglior amica di Therese, colpita da un arresto cardiaco. «Non ho avuto certo un avvicinamento facile alla stagione – ha ricordato Johaug – non gareggiavo da dua anni ma la gente aveva comunque grandi aspettative da me. C’erano state diverse discussioni riguardo quanto sarei stata competitiva e se sarei potuta salire ancora sul podio. Nel mezzo di tutto questo, ho perso una amica come Vibeke un mese prima di perdere la mia miglior amica Ida. Sono andata ai funerali di due mie amiche che avevano più o meno la mia età, la cosa mi ha colpito moltissimo. Allo stesso tempo, però, dovevo preparare il mio ritorno e quell’inverno aspettato così a lungo. Quando ci ripenso oggi, quasi non ho capisco come abbia fatto a sopportare quella situazione».
Quindi l’inizio della stagione e la pioggia di successi. Johaug non ha però dubbi su quale sia stato per lei quello più bello: «Certamente la cosa più grande sono stati i successi ai Mondiali di Seefeld. Però anche la vittoria nella prima gara di Ruka ha significato molto per me, perché avevo avuto la partenza che desideravo. È stata una stagione veramente incredibile, dove sono riuscita a raggiungere i miei obiettivi».
Per tutta la stagione Johaug ha conosciuto solo una parola nelle distance, vittoria. Fino alla mass start in Quebec, quando è stata sconfitta da Nilsson allo sprint. «È stato divertente provare a sprintare con Stina e sono anche soddisfatta dello sprint che ho fatto lì anche se non mi è bastato per batterla. Stina è fantastica sul rettilineo finale e aveva già fatto bene nelle distance in passato, quindi non ero sorpresa».
Proprio Nillsson, secondo molti potrebbe essere la sua principale avversaria nella prossima stagione. Johaug è consapevole di doversela vedere con le svedesi, molto agguerrite: «Stina ha mostrato in passato di poter fare bene nei minitour e salire sul podio. Non ci sono dubbi che andrà forte il prossimo inverno. Ma è una cosa positiva, mi spinge a lavorare ancora più duramente ed essere più concentrata. Sarà una battaglia e non vedo l’ora di affrontarla. Se ho Stina in mente quando mi alleno? Si capita (ride, ndr). Ma non solo lei, anche tante altre. So che Frida Karlsson, Ebba Andersson e Charlotte Kalla andranno molto veloci il prossimo inverno e anche le mie compagne norvegesi. Ci sono diverse nazioni con ottime atlete oggi, quindi sarà un inverno entusiasmante».
Nonostante le tante vittorie, Johaug è ancora motivatissima e si sta allenando con la solita grande professionalità. «Ho la sensazione che sto ancora salendo dei gradini, crescendo e migliorando. Dall’altra parte amo allenarmi, mi diverto a fare questa vita, essere con la mia squadra e gareggiare. Tutto questo mi dà molto ed è la cosa più importante per me». Costretta a saltare le Olimpiadi di PyeongChang per la squalifica, Therese Johaug è ancora alla ricerca del suo primo oro olimpico individuale ma in questo momento la cosa non sembra interessarle troppo: «Sinceramente non ci penso molto. Per me oggi non significa tanto quanto in passato. La cosa più importante è godermi la vita e crescere costantemente».
Fondo – Johaug: “Tra tragedie e aspettative per il ritorno, l’estate scorsa non so come feci a sopportare tutto”
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