Un evento straordinario, una serata che ha radunato tutta la famiglia italiana del salto e della combinata nordica e che ha unito l’intera comunità di Predazzo, ma non solo. Tutti insieme per Matteo Antico, il giovane ex saltatore con gli sci vittima un anno fa di un grave incidente con il parapendio ed oggi impegnato in un difficile percorso riabilitativo. Un cammino faticoso, che Matteo sta affrontando con coraggio, circondato dall’amore dei suoi famigliari e dall’affetto di tanti amici che, per portargli un aiuto tangibile, hanno ideato l’evento “Fai un salto per Matteo”.
Una splendida kermesse, organizzata ieri sera dall’Unione Sportiva Dolomitica con la collaborazione del Comune di Predazzo, di Nordic Ski Fiemme World Cup e di molti volontari nello scenario dello “Stadio del Salto G. Dal Ben”, teatro di un evento di sport, divertimento e solidarietà. L’intero ricavato della serata e delle donazioni effettuate attraverso il conto corrente messo a disposizione dalla Cassa Rurale Val di Fiemme sarà infatti devoluto alla famiglia di Matteo Antico. Un aiuto concreto per sostenere le costose cure fisioterapiche e per dotare l’abitazione del ragazzo di un ascensore. La comunità di Predazzo, insieme a quella del salto e della combinata nordica azzurra, ha risposto alla grande, consapevole del fatto che in situazioni come questa non ci si può voltare dall’altra parte.
Nasce da questo concetto solidale il successo di “Fai un salto per Matteo”, evento aperto da una golosa “Merenda Olimpica” a base di torte e fortaie di Ospitalità Tridentina e da giochi per i più piccoli sui gonfiabili e sul mini trampolino in legno montato per l’occasione al cospetto degli impianti che, nel 2026, ospiteranno le prove di salto e combinata nordica dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina. Spazio poi ad un interessante e ricco di aneddoti talk-show sul tema “Olimpiadi ieri, oggi e domani”, moderato dallo speaker del Giro d’Italia e del Tour de Ski, Paolo Mei, al quale hanno preso parte l’ex atleta e tecnico azzurro Fabio Morandini, il campione di combinata nordica Alessandro Pittin, l’ex saltatore predazzano Roberto Dellasega insieme a due giovani promesse locali come Iacopo Bortolas e Veronica Gianmoena.
Nell’occasione è stato anche inaugurato alla presenza, fra gli altri, del sindaco di Predazzo Maria Bosin, dell’Assessore allo Sport Giovanni Aderenti, del Parroco di Predazzo Don Giorgio Broilo, del Presidente del Comitato Trentino F.I.S.I. Tiziano Mellarini e dei Consiglieri Provinciali Piero De Godenz e Gianluca Cavada, il trampolino HS66, l’ultimo gioiello dello Stadio del Salto di Predazzo che va a completare un impianto finalmente in grado di accompagnare, con gradualità, la crescita dei giovani saltatori dall’HS 20 fino al più grande HS 134. Presenti gli atleti della nazionale italiana di salto e combinata nordica, guidati dal D.T. Federico Rigoni, che insieme a tanti giovani si sono esibiti in una gara con team misti su tutti i trampolini predazzani.
La serata è stata allietata da DJ set, dalla musica live dei MarketOne in concerto e da un ricco…non poteva essere chiamato diversamente… “Aperitivo Olimpico”!
Roberto Brigadoi, Presidente dell’US Dolomitica, si dice "entusiasta dell’evento, con una presenza di residenti ed ospiti al di sopra delle aspettative ed una grande soddisfazione per la risposta che le persone hanno dato all’iniziativa. Un grazie doveroso va indirizzato a tutti quelli, e sono tantissimi, che in qualsiasi modo hanno contribuito a rendere unica la serata".
Presente per tutta la durata dell’evento, Matteo Antico ha ricevuto l’abbraccio di tutti gli ex saltatori d’Italia, riuniti per l’occasione da una goliardica spaghettata di gruppo, ed ha potuto visionare sul maxi schermo degli emozionanti video-messaggi a lui dedicati inviati da campioni e personaggi come Roberto Baggio (ebbene si, proprio il Divin Codino!), Noriaki Kasai, Alberto Tomba, Primoz Roglic, Marco Albarello, Kamil Stoch, Dorothea Wierer, Adam Malysz, Ryōyū Kobayashi, Gregor Schlierenzauer, Simon Amman, Dawid Kubacki, Chicco Evani, Matteo Trentin, Maurizio Fondriest, Hannu Lepistö, Stefano Vegliani, e tanti altri ancora. Una vera e propria scarica di emozioni, non solo per Matteo ma per tutti i presenti, toccati dalle profonde parole di sostegno espresse con tanta umanità ed affetto da queste autentiche, e sensibili, leggende sportive.
Nonostante le difficoltà, Matteo Antico ha voluto raccontare la sua storia e ringraziare pubblicamente tutti i medici ed infermieri che lo stanno aiutando nel suo salto più impegnativo di sempre, quello per tornare ad una vita quanto più normale possibile. Una cosa è certa: Matteo non salta da solo!