Serata infausta meteorologicamente parlando in quel di Courchevel: sul Large Hill che ospitò i Giochi Olimpici del 1992 è andato in scena il terzo atto del Summer Grand Prix 2019 del salto speciale maschile, con Eolo che ha giocato brutti scherzi cogliendo impreparata a tratti la direzione gara. Un uomo – o forse meglio dire ragazzo – è stato più forte della malasorte, vincendo nettamente al di là del mero dato numerico portato dal punteggio finale.
Questo teenager è lo sloveno Timi Zajc, già vincitore qualche settimana fa a Wisla ed assente ad Hinterzarten. Il vero capolavoro di giornata l’atleta di Ljubno l’ha sfornato nella prima serie poiché ha ricevuto il via in un momento in cui il trampolino era poco performante ed in controtendenza a coloro che hanno dovuto saltare in quegli istanti è riuscito a difendersi al meglio, atterrando a 131.5 metri ed ottenendo la quarta moneta parziale a 5.4 lunghezze dal leader momentaneo Johansson.
Nella seconda manche – tornate buone le condizioni del vento – i valori in campo sono stati ristabiliti, con Zajc che si è portato a 133.5 metri con uno stile inappuntabile, realizzando ampiamente il miglior salto di giornata, conseguentemente il rappresentante del paese del Tricorno ha scalzato prima Bartol e Kot dal podio ed infine Johansson dalla vetta della competizione. Il margine di 4.5 punti che ha separato lo sloveno dallo scandinavo è “bugiardo”, poiché in pari situazione avrebbe potuto essere anche di quattro volte superiore!
A scanso di equivoci, la piazza d’onore di Robert Johansson è più che legittima dal momento che in mattinata era stato il migliore in qualificazione ed anche nei salti di allenamento era risultato costantemente tra i primi dieci. Il ventinovenne di Lillehammer si è presentato così già in buona forma a Courchevel, in ripresa rispetto a Wisla un po’ come tutta la compagine nordica.
Con una prima manche piuttosto fortunata ed una seconda ben più complessa, ha dato ottime risposte il nipponico Naoki Nakamura – terzo – , arpionando il primo podio della carriera nel Grand Prix (primo come anche quello di Johansson) in rimonta dalla quinta posizione del primo salto. Invece ha dovuto masticare amaro Tilen Bartol che nel momento decisivo si è visto relegare alla quarta moneta, tuttavia rappresentante il proprio career-best. È evidente che la Slovenia stia attraversando un’ottima estate al di là dei numeri fatti da Zajc: tra il Summer GP maschile e quello femminile i migliori risultati di tappa non sono mai stati inferiori al quarto posto, con tanti atleti a spartirsi i meriti.
Quinta posizione per Evgeniy Klimov, incapace di tenere il passo di Zajc nella prima sfortunata serie, rimediata però con una seconda di elevato spessore che gli ha permesso una rimonta importante dalla dodicesima piazza parziale. Il russo è stato decisivo nel round finale in quanto si è visto abbassare il gate di partenza sotto richiesta dello staff tecnico, l’ottima performance ottenuta ha indotto la direzione gara a mantenere la medesima stanga fino a Johansson e nel frattempo una serie di rivali hanno perso posizioni a causa della velocità di stacco troppo bassa per i loro standard attuali.
Tra questi troviamo certamente Maciej Kot (settimo), Marius Lindvik (nono), Daniel Andre Tande (decimo), Killian Peier (dodicesimo), Halvor Egner Granerud (tredicesimo) e Yuken Iwasa (diciottesimo), mentre a beneficiarne di questa particolare situazione sono stati anche Jakub Wolny (sesto), Karl Geiger (ottavo) e Stefan Kraft (undicesimo), con il tedesco e l’austriaco saltanti prima di Klimov.
Chi ha da rammaricarsi più di tutti per una gestione della competizione non propriamente idilliaca è Philipp Aschenwald (22°), caduto nella prima serie essendosi sbilanciato durante l’appoggio del telemark oltre l’Hill Size a 135.5 metri. Le cause del misfatto risiedono nell’alta velocità di stacco portata da un gate eccessivamente elevato per le condizioni del vento di quel momento, basti dire che in una situazione analoga – ma da una stanga inferiore – nel momento clou il tirolese è atterrato mezzo metro prima e senza alcun patema stilistico. Senza la caduta verosimilmente Aschenwald avrebbe potuto essere comodamente all’interno della top-ten ed il migliore degli austriaci.
Anche una compagine italiana ha gareggiato quest’oggi: Alex Insam si è classificato 40° a 12 lunghezze dall’ingresso in zona punti, mentre Federico Cecon non ha superato lo scoglio della qualificazione mattutina.
Nella classifica generale del Summer Grand Prix Zajc torna pettorale giallo dall’alto dei suoi 200 punti, seguito a 28 lunghezze di distanza da Geiger. Il terzo, Klimov, è già nell’ordine dei 100 punti di ritardo dallo sloveno. A seguire la graduatoria è decisamente serrata.
Il prossimo fine settimana si tornerà a competere in terra polacca a Zakopane: venerdì 16 agosto alle ore 16.30 è in programma la qualificazione alla gara individuale di domenica 18, mentre sabato 17 è previsto il secondo team event dell’estate. Molto probabilmente torneranno in azione i padroni di casa più quotati Kamil Stoch, Dawid Kubacki e Piotr Zyla, gli illustri assenti oltre a Ryoyu Kobayashi in quel di Courchevel.
SGP COURCHEVEL – HS 135
1. ZAJC Timi (SLO) 277.6
2. JOHANSSON Robert (NOR) 273.1
3. NAKAMURA Naoki (JPN) 269.5
4. BARTOL Tilen (SLO) 268.9
5. KLIMOV Evgeniy (RUS) 267.4
6. WOLNY Jakub (POL) 264.7
7. KOT Maciej (POL) 263.7
8. GEIGER Karl (GER) 258.9
9. LINDVIK Marius (NOR) 253.1
10. TANDE Daniel Andre (NOR) 252.6
Clicca qui per i risultati completi.
Che dimostrazione di forza! Timi Zajc vince con merito nel Grand Prix di Courchevel
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