Estate turbolenta per il biathlon russo. Una questione legata alle sponsorizzazioni, infatti, ha mandato su tutte le furie Loginov, Garanichev, Babikov e Malyshko.
In particolare il primo, oggi leader del movimento russo, una vittoria e altri sei podi nella passata stagione, compreso l’argento individuale nel mondiale di Östersund, ha alzato il livello della contesa con la federazione russa.
Il problema è legato agli sponsor da porre su tuta e carabina nel corso della prossima stagione. La Federazione ha già trovato i contratti con i propri, scegliendo ovviamente le posizioni migliori dove apporre le pubblicità. Addirittura la federazione ha irrigidito la cosa, decidendo di concedere agli atleti la possibilità di poter avere lo spazio soltanto per uno sponsor personale, assolutamente non sulla carabina. Questo ha mandato su tutte le furie Loginov, il quale proprio su di essa aveva posto nella passata stagione il proprio sponsor personale.
Il direttore esecutivo della federazione russa di biathlon, Sergey Golikov, ha condotto le negoziazioni con gli atleti al training camp di Sochi ma non ha ottenuto i risultati sperati. Loginov non ha firmato alcun contratto mentre gli altri tre atleti, che l’avevano fatto in maggio fidandosi delle promesse di Drachev, presidente della federazione di biathlon, sono tornati sui propri passi.
La situazione, secondo quanto riferito dai media russi, sarebbe in fase di stallo, perché le due parti sono rimaste ferme sulle proprie posizioni. In caso di mancato accordo gli atleti resterebbero fuori dalla squadra nazionale e inizierebbero la stagione direttamente in Coppa di Russia, saltando in ogni caso il primo mese di Coppa del Mondo. Ma senza contratti firmati, in ogni caso, difficilmente potrebbero trovarsi al via di gare internazionali.
Alcuni media russi, però, sono molto critici nei confronti della federazione. Innanzitutto trovano inaccettabile che per una questione legata agli sponsor, l’atleta attualmente più forte del movimento, Loginov, possa non rappresentare la Russia nella prossima Coppa del Mondo. Dall’altra parte pongono anche un’intelligente domanda alla federazione: se gli atleti più forti dovessero restare fuori squadra, per quale motivo gli sponsor dovrebbero continuare a pagare per apporre il proprio marchio sulle tute e sul fucile degli atleti russi? Insomma la situazione è molto pesante e in Russia devono trovare assolutamente una soluzione, oppure l’ambiente potrebbe davvero esplodere.
Biathlon – Caos sponsorizzazioni: Loginov, Garanichev, Malyshko e Babikov fuori dalla nazionale russa?
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