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Sport alpini e calcio, perché ai top player europei non è permesso sciare?

La montagna e le attività ricreative che si possono praticare in altura attirano di anno in anno sempre più persone. Decine di migliaia sono i turisti che preferiscono le vette innevate e le sconfinate vallate al caldo delle spiagge e del mare d’estate. Anche tra i professionisti del mondo dello sport, le località di montagna sembrano raccogliere sempre più consensi. Chi non si lascerebbe rapire dal brivido e dalla magia di una discesa con gli sci lungo uno dei suggestivi pendii delle montagne del vecchio continente? Eppure, esiste una categoria di sportivi a cui non è consigliabile (e, in alcuni casi, è addirittura vietato) praticare sport sulla neve.
Prendiamo il caso del Barcellona. Alle stelle della formazione blaugrana, in passato, è stato proibito (pena multe salatissime) di passare il proprio tempo libero, nel corso della stagione sportiva, sulle vette dei Pirenei, la rinomata località sciistica sita ad un tiro di schioppo dalla metropoli catalana. Il motivo? Evitare che Lionel Messi e compagni potessero cedere alla tentazione dello sci e dello snowboard, disciplina quest’ultima assai in voga tra i top player del vecchio continente. Gli sport sulla neve, pur nella loro complessa bellezza, restano discipline sportive che, se non praticate da professionisti, possono portare a gravi infortuni. Ed ovviamente questo non è concesso ai grandi campioni del calcio, tanto meno ai fuoriclasse del Barcellona, ogni anno impegnati nella corsa per il titolo di campione in Spagna ed in Europa, secondo i maggiori esperti delle scommesse Champions League.
Analoga sorte è toccata anche ad alcune squadre della Premier League in Inghilterra. Nel 2017, la formazione londinese del Chelsea è stata costretta ad intervenire pubblicamente sui media inglesi per ricordare ai propri tesserati il divieto assoluto (così come previsto nelle clausole del contratto) di andare a sciare nel corso delle vacanze di metà campionato. L’allora capitano dei Blues, John Terry, fu infatti pizzicato dai paparazzi in settimana bianca, in aperta violazione alle regole del club che vietava ai propri giocatori di recarsi sulla neve a fine anno. Fortunatamente, il nazionale inglese se la cavò soltanto con un richiamo scritto.

Molti dei migliori calciatori europei sono grandi appassionati di sci. Anche in passato è stato così. Basti ricordare l’ex nazionale francese David Ginola che, addirittura, all’apice della sua carriera calcistica, si fermò per valutare se passare o meno come professionista nel mondo dello sci e delle discese olimpiche. David Ginola è stato un così grande appassionato delle discipline sciistiche che fu anche assoldato dal comitato olimpico francese (lui che non era uno sciatore professionista) nel tentativo di promuovere la candidatura alle Olimpiadi invernali del 2018 della cittadina di Annecy.
Anche un’altra superstar del calcio in tempi più recenti amava regolarmente recarsi in montagna con la famiglia nei periodi di vacanza. Stimo parlando di David Beckham, l’ex stella di Manchester United, Real Madrid e Milan, che più di una volta è stato paparazzato in compagnia della moglie Victoria sulla neve di Courchevel, una delle stazioni sciistiche più “in” della Francia e d’Europa (frequentata, tra i vari vip, anche dai giovani reali del Regno Unito).
Ironia della sorte, molte delle migliori squadre di calcio del vecchio continente si recano d’estate in montagna, quasi sempre nelle località sciistiche che d’inverno vengono prese d’assalto dagli amanti degli sport sulla neve, per prepararsi al meglio in vista dell’inizio dei vari campionati. Le Alpi sono la meta preferita dei ritiri non solo dei top club di Serie A ma anche delle migliori società della Premier League, della Bundesliga e della Ligue 1.
Il Manchester City di Pep Guardiola, ad esempio, si reca ogni anno sulle Alpi austriache, in particolare a Seefeld, area che ha ospitato in passato anche il Monaco e il Paris Saint-Germain, mentre il Tirolo è da sempre la meta preferita dei ritiri estivi del Bayer Leverkusen, dello Spartak Mosca e dello Shakhtar Donetsk. E le italiane? Se il Napoli da anni sceglie Dimaro in Val di Sole, le montagne austriache negli anni sono state la meta prescelta per la preparazione atletica della Roma, del Bologna e dell’Udinese.

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